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La storia della rivelazione di un uomo solo Edipo il re che lotta invano contro un destino tragico e ineluttabile si intreccia alla rivelazione dell’umanità intera racchiusa nel libro dell’Apocalisse di Giovanni. Perch il vero significato di apocalisse non è catastrofe bensì rivelazione. Ritorna in scena fino al 12 maggio al Teatro Astra Lucilla Giagnoni di casa al TPE per una versione attualizzata del suo Apocalisse. Apocalisse s’ispira all’ultimo libro della Bibbia. Apocalisse non vuol dire come ormai è in uso nel linguaggio comune catastrofe o fine significa rivelazione . Guarda racconta ciò che hai visto sono le indicazioni più frequenti date a Giovanni il testimone narratore. In un mondo di ciechi che credono di vedere e dunque di sapere il mistero si rivela solo a chi dimostri di saper guardare. Cecità e rivelazione fanno immediatamente pensare ad un personaggio totemico nel teatro occidentale: Edipo. Il testo sacro che per i cristiani sigilla la serie dei testi biblici e l’opera teatrale che dà inizio ad ogni forma di indagine sull’uomo sono posti in parallelo per raccontare che la fine dei tempi è in realtà un nuovo inizio una nuova vita per chi impara a vedere. È la storia dell’evoluzione della coscienza: un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso.
dal: 9 mag, 2024 al: 18 mag, 2024Ecco cosa ha scovato il Turinista andando a visitare la Giorgio Risi ossia la più importante agenzia di produzione e post produzione del Piemonte con sede in Lungo Dora Colletta 95. Si tratta di un mini museo del cinema realizzato grazie alla passione del fondatore dell’azienda Giorgio Risi per la settima arte e per il collezionismo in generale allestito lungo il corridoio che mette in collegamento il grande foyer dell’agenzia con gli studi e gli uffici tecnici. E’ qui che il visitatore si può immergere nel fantastico universo delle saghe di 007 di Matrix di Fantozzi di Indiana Jones per concludere con Kill Bill e la Walk of Fame riportante il nome di ognuno dei collaboratori dell’agenzia. E presto toccherà a Harry Potter . Il cinema italiano è nato a Torino alla fine del 1800 e non a Roma. Cinecittà è nata nel 1937 quando Torino aveva già realizzato quasi un centinaio di film. In questa città è nata una vera e propria industria cinematografica con una quindicina di studi e un numero considerevole di addetti ai lavori commenta Risi . Nel 1914 a Torino è stato girato Cabiria di Giovanni Pastrone il primo colossal della storia del cinema mondiale. Cinecittà diede seguito alla storia del cinema solo negli anni successivi. Ecco perch non potevo non fare qualcosa per il cinema. Questo spazio inoltre vuole essere un regalo per i miei collaboratori che devono vedere nell’azienda in cui ogni giorno lavorano anche un luogo di confort relax e perch no divertimento . Frutto della passione e della professionalità di Giorgio Risi tra l’altro laureato in Architettura e del suo staff ogni sezione del percorso è stata realizzata con materiale ricercatissimo assolutamente originale. Si parte così da 007 e quindi dalle locandine e dagli spezzoni dei 23 film che si ripetono ininterrottamente così come le sigle montate dai tecnici dell’azienda in un unico video. In mostra anche la storica pistola di James Bond la Walter PPK ovviamente originale. Non solo video e oggetti di scena per ogni saga è presente anche una parte audio grazie alla quale schiacciando semplicemente un bottone è possibile riascoltare colonne sonore e frasi cult da Mi chiamo Bond James Bond alle freddure del Ragionier Fantozzi. Ricchissima in questo caso la parte di manifesti e locandine originali. L’avventura continua con Matrix con la ricostruzione della grotta di Indiana Jones per concludersi con l’universo in giallo di Kill Bill una sezione dove oltre a manifesti e abiti originali si può ammirare la Katana originale di Hattori Hanzo: Non quella usata nel film specifica Risi ma identica poich realizzata dagli stessi maestri giapponesi a cui si è rivolto Quentin Tarantino .
dal: 8 mag, 2024 al: 8 giu, 2024Sarà la parata dei Bandakadabra a inaugurare il Torino Fringe Festival venerdì 17 maggio. Lungo il Po dal fronte Gianca ai Murazzi al Magazzino sul Po si muove dalle 18.30 la Fringe Opening Parade guidata dai Bandakadabra una potente marching band capace di affrontare qualsiasi linguaggio musicale con una travolgente carica di energia. Nata a Torino vanta una frenetica attività live che l’ha portata ad esibirsi in tutta Europa: dal Paleo Festival a Suoni delle Dolomiti passando per Jazz sous les pommiers il Premio Tenco il Festival della Mente e Musicultura collezionando più di 400 repliche tra rassegne teatrali e musicali festival di strada e dividendo il palco con Vinicio Capossela Arturo Brachetti Malika Ayane Willie Peyote e Samuel cantautore e voce dei Subsonica. Dal 21 maggio al 2 giugno la XII edizione del festival di teatro off e delle arti performative tra i più originali d’Italia mette in scena a Torino 154 repliche di 27 spettacoli tra cui 6 prime assolute e 14 eventi speciali in 16 spazi performativi con 38 compagnie nazionali e internazionali selezionate tra più di 700 artisti candidati.
dal: 7 mag, 2024 al: 7 giu, 2024Al Teatro Concordia di Venaria l’8 maggio arriva Gina Francon la portinaia di Palazzo Chigi che ha visto gli ultimi 30 anni di storia d’Italia passarle accanto. Nata in Veneto e trasferita a Roma con un concorso truccato come dichiara apertamente per essere onesta fino in fondo vive tutte le difficoltà di una immigrata del nord al sud. Un personaggio nato sui social dall’idea dell’attrice che la interpreta Annagaia Marchioro durante il vuoto della prima quarantena che da allora non può più smettere di esistere. In questo spettacolo Gina Francon racconta dal suo angolo della portineria le verità più scomode i segreti più taciuti della politica italiana.
dal: 3 mag, 2024 al: 9 mag, 2024Ultimi posti ancora disponibili per rivivere in anteprima notturna la spettacolare annata che ha consegnato al Napoli il terzo scudetto della sua storia. Il 3 maggio infatti al The Space Cinema Beinasco Parco Dora e al Massaua Cityplex andranno in scena le speciali anteprime del film evento Sarò Con Te in occasione dell’ultimo spettacolo di giornata previsto alle ore 23. Il film uscirà poi il giorno seguente il 4 maggio esattamente a un anno di distanza dalla tanto attesa vittoria del tricolore. Il film di Andrea Bosello mette in scena un racconto più ampio della semplice cronaca sportiva. Ripercorre questa storia dall’interno dello spogliatoio attraverso le testimonianze esclusive dei protagonisti dell’impresa tra cui il capitano Giovanni Di Lorenzo il mister Luciano Spalletti e il Patron Aurelio De Laurentiis e la gente di Napoli che decora le strade e i palazzi di azzurro per sancire ancora una volta il rapporto esclusivo tra la città e la sua squadra.
dal: 2 mag, 2024 al: 5 mag, 2024L’Odissea è un racconto di racconti attraversata da rimandi ad altre storie e miti in una fitta rete che cattura il lettore. Andrea Pennacchi appassionato fin da bambino di quest’opera straordinaria ne restituisce il sapore proponendo una versione a più voci che dà il giusto peso anche alla ricca componente femminile e al ritorno vero e proprio. Lo farà il 30 aprile sul palco del Teatro Colosseo con Una piccola Odissea . Pochi ricordano infatti che gran parte della storia si svolge nell’arco di pochi giorni tra la partenza di Odisseo e il ricongiungimento con moglie figlio e padre. Il resto della storia è raccontata da aèdi dai suoi compagni da Telemaco Penelope e dallo stesso Odisseo. Partendo dalla capanna dei racconti di Eumeo anche Pennacchi compie un viaggio nella sua infanzia e nella sua vocazione di attore. Sono venuto in possesso di una copia dell’Odissea abbastanza presto: quand’ero alle medie mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’Unità del mio quartiere mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine. La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa della Garzanti e mio papà me la regalò. Non c’era differenza per me tra Tolkien e Omero era una grande storia anzi una storia di storie in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento mia madre che aspetta difendendosi dagli invasori i lutti la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla. L’Odissea è stata definita: un racconto di racconti una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori attraversata da rimandi ad altre storie miti in una fitta rete atta a catturare il lettore. Proprio il suo essere costruita mirabilmente per la lettura però la rende difficile da raccontare a teatro ricca com’è spiega Pennacchi.
dal: 29 apr, 2024 al: 2 mag, 2024Non hanno un amico è uno spettacolo teatrale di e con Luca Bizzarri scritto con Ugo Ripamonti ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media che ha riscosso e tutt’ora riscuote un tale successo da rendere il modo di dire Non hanno un amico un intercalare comune e diffusissimo. Lo spettacolo è in programma al Teatro Concordia di Venaria sabato 20 aprile. Esattamente come nel podcast nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di 50mila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese ma con tutte le possibilità di approfondimento e godimento del contesto teatrale al centro di Non hanno un amico c’è la comunicazione politica dei nostri tempi i fenomeni social i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del Novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Con tutta la sagacia della sua satira in un’ora di racconto di noi Bizzarri porta a ridere di noi stessi delle nostre debolezze dei nostri tic. Un’ora di racconto in cui ci si riconosce come in uno specchio che all’inizio pare deformante ma che in realtà a guardarlo bene restituisce quell’immagine che ci si rifiuta di vedere.
dal: 19 apr, 2024 al: 27 apr, 2024Si chiude con la bella commedia Piccoli Crimini Condominiali di Giuseppe della Misericordia la prima stagione del Teatro Serenissimo di Cambiano dopo 11 anni di chiusura. Una stagione strepitosa che ha quasi sempre registrato il sold out grazie all’impegno del direttore artistico Stefano Mascagni di E20inscena. L’appuntamento è per sabato 20 aprile alle ore 21. Sul palco: Ussi Alzati e Barbara Bertato la regia è di Teo Guadalupi. L’improvvisa dipartita di un anziano vicino di casa scatena in due cugine il senso di rivalsa che da sempre covano contro lo Stato contro i vicini e forse anche contro s stesse. Perch non far sparire il corpo dell’uomo e continuare a incassare la sua pensione? Sembra la scelta più giusta da compiere: le due donne decidono così di prendersi con cinica leggerezza quello che pensano di meritare e giacch ci sono cercano anche di ricostruirsi una vita più felice. In fondo basta poco: qualche altro vicino da far sparire e qualche altra pensione da incassare. Giuseppe della Misericordia autore della commedia racconta: In questa commedia viene portato all’esasperazione un sentimento tipicamente italiano: sentirsi fregati dallo Stato. Le due protagoniste hanno l’occasione per una volta di fregare lo Stato e ne approfittano in modo grottesco fino a perdere il controllo e inevitabilmente a diventare vittime di s stesse. D’altronde le due donne non sono quasi mai d’accordo tra di loro e di fronte ad ogni decisione tentano comicamente la via del voto ritrovandosi perennemente con due mani alzate e due voti contrari e inconciliabili . Una commedia diretta da Teo Guadalupi con un ritmo serrato che vi farà morire dal ridere e non solo! La biglietteria del Teatro Serenissimo è aperta sabato 20 aprile a partire dalle ore 15. Info e prenotazioni: E20inscena tel. 3926405385.
dal: 18 apr, 2024 al: 22 apr, 2024Quasi Amici versione teatrale arriva al Teatro Alfieri di Torino dal 19 al 21 aprile interpretato da Massimo Ghini e Paolo Ruffini la regia è di Alberto Ferrari. Si tratta di una storia importante di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate. Anche con il linguaggio delle emozioni più profonde: quello teatrale. Un adattamento per il teatro del soggetto e della sceneggiatura di Quasi amici e affascinante perch permette di dilatare in drammaturgia teatrale quelle emozioni che nascono per il cinema con un altro linguaggio non solo visivo ma anche filmico. Emozioni che devono irrobustirsi pero con parole e simboli precisi sul palcoscenico per poter rimandare tutti noi a un immaginario condiviso con il quale far dialogare il proprio. E partecipare. Ed e straordinario raccontare ancora più nell’intimità delle parole degli scambi delle svolte narrative delle luci dei movimenti che solo una drammaturgia teatrale può cogliere e restituire dando il senso profondo di una grande amicizia in fieri. Osservando poi il percorso che compiono i due protagonisti per crescere ognuno nella rispettiva vita e in quella dell’altro e di come uno diventi assolutamente necessario all’altro per poter proseguire indenne o quasi il proprio cammino su questa terra. Due uomini talmente diversi da costituire una teorizzazione dell’antimateria. Due particelle che potrebbero portare a un’esplosione un annichilimento delle proprie personalità e invece avviene il miracolo. Un uomo che si e privato della carica del cervello che avrebbe potuto essere per lui determinante. Questi due uomini si incontrano per un caso e questo caso farà si che diventino uno per l’altro indissolubili l’uno indispensabile alla vita dell’altro e lenitivo alla ferita fatale che ognuno ha dentro di se . Non lo sanno ma loro possiedono un dono che ognuno può donare all’altro: la leggerezza.
dal: 17 apr, 2024 al: 23 apr, 2024Uno spettacolo intenso un pugno nello stomaco parole musiche e movimenti che lasceranno senza fiato la platea. Prosegue con Old Fools in cartellone al Teatro Gobetti di San Mauro sabato 13 aprile alle ore 21. In scena Marianna de Pinto e Marco Grossi. Le musiche sono di Oliviero Forni le luci di Claudio de Robertis le scene di Riccardo Mastrapasqua i costumi Monica De Giuseppe. Assistente alla regia Laura De Pasquale coreografia Vito Raffanelli. Scritto nel 2018 dall’autore britannico Tristan Bernays racconta di Tom e Viv del loro amore e della vita che hanno condiviso insieme dalla prima scintilla alla luce che si affievolisce fino all’ultimo momento insieme. Ma non necessariamente una storia deve essere raccontata in quest’ordine. L’unicità del testo è nella sua struttura. Una narrazione che senza soluzione di continuità mescola e confonde il tempo può passare dal primo incontro e proiettarsi un istante dopo nella senilità dei protagonisti per poi ritrovarli sposati o al secondo appuntamento o alle prese con la crescita di un figlio o vederli nello sforzo di tenere insieme la loro relazione. Questa asimmetria temporale sembra che abbia qualcosa a che fare con la nostra costante ricerca di significato e ordine nella vita e di come riusciamo a trovarlo solo per brevi istanti ma alla fine ci sfugge e un ordine non c’è. Per Tom e Viv il mondo crolla e il tempo collassa quando si scoprirà che uno dei due soffre di Alzheimer e di fronte ad una malattia così debilitante trovare un significato diventa difficile e ancora di più trovare un ordine. Quest’opera ordinariamente empatica si coniuga con il lavoro del regista Silvio Peroni che da anni porta avanti la ricerca sull’attore e il desiderio di raccontare sul palcoscenico delle vite senza spettacolarizzarle. Note di regia: Quando entro in teatro prima delle prove e le luci sono spente e il palco è vuoto mi siedo e guardo. C’è sempre una strana sensazione di pienezza a volte sembra addirittura che l’aria sia rarefatta e il silenzio più pesante che altrove. Sarà suggestione ma ho l’impressione che ogni teatro abbia la stessa atmosfera. Guardando il palco ancora vuoto mi viene da pensare che sia l’unico luogo al mondo dove tutto può succedere ed è strano pensare che un luogo definito da quattro pareti possa anche essere un luogo infinito. E mentre sono lì ancora seduto comincio a proiettare gli ologrammi della mia fantasia in quel vuoto e allora i personaggi si muovono vanno dalla cucina alla camera si spostano dall’interno all’esterno senza soluzione di continuità. Poi c’è un giorno di questi giorni e credo che succeda ad ogni regista dove cominci a fidarti delle tue capacità e cosa più importante cominci a fidarti del pubblico in quel momento capisci che il tuo atto creativo può essere affidato anche allo spettatore che anche lo spettatore ha il diritto di entrare in teatro e immaginare. Da quel giorno ho scelto di lavorare con gli attori per raccontare delle vite e lasciare quel luogo vuoto. Ho cominciato allora a cercare testi che potessero permettercelo. Old Fools potrebbe essere considerato un manifesto di questo modo di vedere il teatro l’autore Tristan Bernays concentra il suo testo come se fosse una danza sulla vita di Tom e Viv facendo salti temporali passando da un luogo all’altro senza scenografia e senza paura fidandosi dell’immaginazione dello spettatore che del resto viene a teatro anche per creare non solo per assistere .
dal: 10 apr, 2024 al: 14 apr, 2024