Eventi
Quattro film per provare a capire un popolo e il suo presente: è l obiettivo della rassegna Sguardi del cinema egiziano contemporaneo realizzata in occasione della mostra Aida figlia di due mondi con cui il Museo Egizio di Torino celebra i 150 anni del capolavoro di Verdi dall’Università di Torino nell’ambito del cartellone di eventi culturali di UniVerso Osservatorio permanente sulla contemporaneità e da AIACE Torino dall’8 al 29 aprile. Curata da Giuseppe Gariazzo la selezione presenta in quattro appuntamenti settimanali il venerdì al Cinema Romano alle ore 21 altrettanti film di recente produzione realizzati in Egitto tra il 2016 e il 2021. Giovani registi e autori affermati lungometraggi di finzione e documentari si alternano nei titoli proposti in una pluralità di prospettive che raccontano la società egiziana di oggi nelle sue diverse dimensioni pubbliche e private: dalle lotte per i diritti e per il rinnovamento politico iniziate nel 2011 con le manifestazioni di piazza Tahrir alla repressione e alla persecuzione del dissenso messe in atto dal regime fino alle storie più intime e familiari di cui sono protagonisti donne e uomini raccontati nella loro quotidianità. Forte di una storia ultrasecolare iniziata agli albori della settima arte la produzione egiziana continua ad affermare la sua centralità nel panorama cinematografico del mondo arabo e la sua rilevanza internazionale anche attraverso le opere degli autori di nuova generazione a cui la rassegna dedica ampio spazio. Il primo appuntamento è infatti con un lungometraggio d’esordio As I Want documentario inedito in Italia sulla ribellione delle donne egiziane dopo le violenze subìte in piazza Tahrir nel 2013 che sarà presentato al pubblico dalla regista Samaher Alqadi. Alla serata interverranno la prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio il curatore della mostra Aida figlia di due mondi Enrico Ferraris e il curatore della rassegna Giuseppe Gariazzo. A seguire due opere seconde: Clash di Mohamed Diab interamente girato in un furgone di polizia dove dopo gli scontri seguiti alla destituzione del presidente Morsi nel 2013 si ritrovano esponenti di diverse fazioni e Souad della regista Ayten Amin racconto di formazione inedito in Italia in cui le contraddizioni della società egiziana si palesano nella dicotomia tra educazione conservatrice e ossessione giovanile per i social media. Ad opere di sorprendente qualità dirette da cineasti e cineaste agli inizi delle loro carriere la rassegna affianca un altro titolo inedito in Italia la commedia sociale Brooks Meadows and Lovely Faces l’opera più recente di Yousry Nasrallah assistente storico di Youssef Chahine e figura imprescindibile del cinema egiziano degli ultimi trent’anni che con la sua filmografia costituisce un ponte ideale tra la Hollywood sul Nilo di ieri e di oggi. Ingressi: biglietto intero 8 ridotto 6 per soci AIACE e visitatori della mostra Aida figlia di due mondi in possesso del biglietto.
dal: 4 apr, 2022 al: 9 set, 2022Le Sorelle Marinetti al Teatro Superga di Nichelino sabato 2 aprile con Topolini mici e pinguini innamorati lo spettacolo che racconta in modo leggero ma ricco di aneddoti e informazioni il repertorio della canzonetta sincopata degli anni Trenta e Quaranta con un’attenzione particolare al filone animalista a tutti quei brani cioè firmati dalle migliori penne della musica del tempo che avevano per protagonisti gli animali. Una simpatica lezione di storia del costume arricchita da una selezione di divertenti canzoni interpretate dalle Sorelle Marinetti Turbina Scintilla ed Elica al secolo Nicola Olivieri Marco Lugli e Matteo Minerva che si ispirano al Trio Lescano e che negli ultimi dieci anni hanno fatto dello swing una missione di vita.
dal: 1 mar, 2022 al: 25 mag, 2022Un evento speciale da non sottovalutare: fino ad ottobre una volta al mese il sabato mattina la Fondazione Ordine Mauriziano con Leggere il giardino apre eccezionalmente al pubblico i cancelli del grande parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Muniti di caschetto di protezione i visitatori potranno visitare i giardini di Stupinigi dal cortile d’onore al padiglione centrale al giardino di levante alla scoperta delle evoluzioni del parco interno alla Palazzina. Attraverso mappe e documenti storici le passeggiate ripercorreranno le fasi e gli stili del giardino dal gusto alla francese del Settecento all’evoluzione del gusto romantico fino ad arrivare al giardino Novecentesco risalente al periodo delle villeggiature della regina Margherita. Il giardino della Palazzina di Caccia di Stupinigi venne progettato sul modello francese nel 1740 da Michel B nard direttore dei Reali Giardini che riuscì ad elaborare il pensiero juvarriano di spazio aulico dinamicamente collegato con l’ambiente venatorio circostante. Nell’Ottocento si adeguò al nuovo gusto romantico di parco paesaggistico senza però perdere l’originario assetto geometrico. Furono creati percorsi con andamento sinuoso un laghetto con isola dotata di belvedere un ponte in legno e fu realizzata persino una serra nella parte orientale. Le prossime visite sono in programma il 21 maggio 18 giugno 17 settembre 8 ottobre. IL PARCO STORICO La Palazzina di Caccia di Stupinigi con il suo parco rappresenta un sistema integrato tra l’attività venatoria e il loisir della corte. Occupa una superficie di circa 10 ettari lungo l’asse longitudinale che attraversa Stupinigi in direzione nord sud: arrivando da Torino si trovano i grandi prati semicircolari che introducono ai parterres fino al cortile d’onore con una serie di viali trasversali a collegare le scuderie e i diversi appartamenti reali. Nella concezione progettuale dell’architetto messinese Filippo Juvarra l’area verde era strettamente connessa alle linee straordinariamente innovative per il tempo della Palazzina di Caccia. Il progetto juvarriano prevede infatti che l’asse proveniente da Torino attraversando il salone centrale si prolunghi nella rotta di caccia centrale o reale passando per gli ampi parterre posti a sud e oggi recuperati delimitati a levante e ponente da filari di carpini per giungere quindi al parco più interno di impianto circolare separato dal territorio circostante da un muro di cinta. Nel 1740 iniziarono i lavori per terminare verso la fine del secolo sotto la direzione dell’Architetto Reale Tommaso Prunotto e portati avanti da Ludovico Bo e dal Direttore dei Reali Giardini Michel B nard che seppero elaborare e mantenere l’idea originaria juvarriana di simmetria e prospettiva. L’impianto del giardino costruito sull’asse rettore longitudinale che attraversa il territorio è diviso in due settori: uno rettangolare a parterres à l’anglaise delimitato lateralmente da due cabine di verzura o Apartaments verts che compenetrano nel secondo settore circolare suddiviso in 16 viali radiali e tournants alberati a delimitare i parterres en broderie con baricentro il gran rondò reale. Uno degli elementi architettonici verdi che caratterizzava il giardino formale settecentesco era rappresentato proprio dagli Apartaments verts o gallerie di verzura: due gallerie verdi perfettamente simmetriche e parallele all’asse principale a inquadrare il cannocchiale prospettico dei parterres centrali verso il gran rondò. Realizzate nel periodo 1741 1749 erano costituite da 5 filari paralleli di carpini collegati tra loro da arcate in ferro e legno in modo da creare un pergolato. Longitudinalmente ai filari le piante erano unite tra loro con carpini addomesticati a spalliera su treillage di legno a formare delle pareti verdi che a loro volta erano intercalate con piante di bosso a spalliera in modo da ricreare finestre arcate e pinnacoli di fronte ai parterres. Il giardino durante l’occupazione napoleonica subì una prima trasformazione: vennero eliminati i sostegni in ferro e legno delle gallerie verdi come anche i vasi di fiori e alcuni parterres furono trasformati in bosquet con la messa a dimora di alberi anche di alto fusto. Reimpiantati nel tempo oggi rimangono comunque ancora visibili i filari di carpini. Nell’Ottocento intorno alla metà del secolo il giardino venne rimaneggiato per adeguarsi al nuovo gusto inglese e sotto la direzione di architetti e paesaggisti del tempo come Melano Roda e Scalarandis si introducono nuovi elementi paesaggistici come il laghetto con l’isolotto la capanna dell’eremitaggio un labirinto di bossi e il casino cinese il giardino di fiori nell’area di levante che ospitava il luogo di ricreazione dell’elefante Fritz. IL CALENDARIO Le visite guidate Leggere il giardino sono in programma esclusivamente nei giorni segnalati alle ore 10.30. Durata: 2 ore circa. Sabato 2 aprile ore 10.30 Sabato 21 maggio ore 10.30 Sabato 18 giugno ore 10.30 Sabato 17 settembre ore 10.30 Sabato 8 ottobre ore 10.30 INFO Palazzina di Caccia di Stupinigi piazza Principe Amedeo 7 Stupinigi Nichelino TO www.ordinemauriziano.it Prenotazione obbligatoria entro venerdì e fino ad esaurimento dei posti disponibili al numero: 011 6200634
dal: 30 mar, 2022 al: 8 ago, 2022Continua la storia d amore che ha più di 60 anni tra Torino Spettacoli e la piccola lirica . Il 2 e 3 aprile Si rinnova infatti la tradizione operettistica che trova al Teatro Alfieri di Torino il palcoscenico ideale per un pubblico di attenti conoscitori e di neofiti. Ecco i due preziosi appuntamenti previsti per l amato Festival dell Operetta: sabato 2 aprile ore 15.30 e 20.45 è in scena AL CAVALLINO BIANCO e domenica 3 aprile ore 15.30 è in scena LA VEDOVA ALLEGRA entrambe a cura della Compagnia d Operette Elena D Angelo. La musica di Al cavallino bianco è di Ralph Benatzky e Robert Stolz su libretto di H. Muller E. Charll e R. Gilbert la regia e la coreografia sono di Serge Manguette l Orchestra della Compagnia Elena D’Angelo è guidata dal direttore Marcella Tessarin l allestimento e il cast è di Grandi Spettacoli. Elena D angelo con Matteo Mazzoli Paolo Cauteruccio Stefano Menegale Serge Manguette Giada Bardelli Carlo Randazzo Paola Scapolan e Stefano Ferrara con il corpo di ballo composto da Martina Ronca Giorgia Cadamosti Giada Cervini Miryam Ronagh e Lorenzo Voltolina sono gli straordinari interpreti di Al cavallino bianco. Nel Paese di San Wolfango nel Salzkammergut la bella ostessa Gioseffa proprietaria dell hotel Al Cavallino bianco accoglie come tutte le estati i suoi ospiti. Equivoci scompigli lavorativi e amorosi caratterizzeranno la stagione estiva del Cavallino Bianco finchè l arrivo dell’Arciduca durante la stagione della caccia farà tornare la calma e la serenità. La vedova allegra è un operetta in tre atti di Viktor L on e Leo Stein le musiche sono di Franz Leh r la regia è a firma di Elena D Angelo. Le coreografie di Martina Ronca e la direzione artistica di Gianni Versino impreziosiscono l operetta mentre l Orchestra diretta da Marcella Tessarin e il Balletto della compagnia Elena D Angelo ci fanno vivere atmosfere da sogno. L allestimento e il cast è di Grandi Spettacoli Elena D Angelo con Matteo Mazzoli Paolo Cauteruccio Mattia Pelosi Merita Dileo Gianni Versino Carlo Randazzo Paola Scapolan Maresa Pagura Lorenzo Valtolina e il corpo di ballo composto da Martina Ronca Giorgia Cadamosti Giada Cervini Miryam Ronagh e Michele Maddaloni sono gli eccezionali interpreti de La vedova allegra. Le finanze del Pontevedro sono in grave pericolo. Solo Anna ricca vedova del banchiere Glawari sposando un pontevedrino in seconde nozze potrebbe risanare le casse dello stato. Il barone Zeta ambasciatore pontevedrino a Parigi approfitta della festa organizzata in ambasciata per far incontrare Anna e Danilo: forse l’antica fiamma potrebbe riaccendersi. La Compagnia fondata nel 2014 è composta da 11 cantanti attori 6 ballerini e 10 orchestrali.
dal: 22 mar, 2022 al: 8 ago, 2022E stato uno dei comici più amati della tv e del cinema italiani negli anni 80 poi anche regista di cinema e teatro. Negli ultimi anni da un lato il piccolo schermo gli ha ridato visibilità con la serie dei delitti del Bar Lume ma Alessandro Benvenuti non ha mai rinunciato a calcare i palchi di tutto il Paese. Anche a Torino dove è in programma un nuovo atteso appuntamento con lui vero beniamino del cartellone di Grande Prosa in scena al Teatro Erba di Torino sabato 26 e domenica 27 marzo con lo spettacolo che ha scritto diretto e interpretato Panico ma Rosa dal Diario del tempo sospeso. Costumi a cura di Carlotta Benvenuti elaborazioni sonore di Vanni Cassori e luci di Marco Messeri. È una produzione Arca Azzurra. 59 giorni di lockdown. 59 pagine di diario che raccontano l’isolamento obbligatorio di un autore attore che privato del suo naturale habitat il palcoscenico decide di uscire dalla sua proverbiale ritrosia e raccontarsi per la prima volta pubblicamente e con disarmante sincerità come persona. Sogni e bisogni ricordi e crudeltà fantasie e humor. Un viaggio nella mente di un comico che nel cercare un nuovo senso della vita per non impazzire reinventa il passato di chierichetto stabilisce inediti e proficui rapporti con tortore passerotti merli cornacchie piccioni e gabbiani. Mescola sogni e aneddoti. Progetta linguaggi comico barocchi. Decide di rinascere a nuova vita digerendo passato e fantasmi che lo hanno abitato con la spudoratezza che solo gli adulti stufi di essere tali possono vantare. E attraverso questa comica forza eversiva sperare di tornare bambino anzi bambinaccio prima di tacere per sempre nel naturale finale di partita che pazientemente attende in un punto imprecisato tutti gli esseri umani. Insomma drammaturgicamente parlando Panico ma Rosa è di genere Po Ca Co: Poetico Catastrofico Comico. Dettaglio date e orari repliche Panico ma rosa: sabato 26 marzo ore 21 domenica 27 marzo ore 16 Prezzi biglietti Panico ma rosa: posto unico 22.50 1.50 ridotto under 26 e over 60 16.50 1.50 rid. speciale abbonati conv gruppi 15 1
dal: 21 mar, 2022 al: 6 giu, 2022Quarant anni di vita per uno spettacolo dal vivo sono un traguardo da festeggiare. E infatti... Approda da giovedì 24 a domenica 27 marzo al Teatro Alfieri il musical Forza Venite Gente uno spettacolo mitico proposto in un nuovo allestimento di alto livello per celebrare il 40 anniversario della storia di San Francesco Patrono d’Italia. Fedele all’originale per trama e contenuti per sviluppo drammaturgico e partiture musicali ma profondamente rinnovato nella tecnologia e nella qualità dell’allestimento. Scritto da Mario e Piero Castellacci con la collaborazione di Renato Biagioli e Pietro Palumbo Forza Venite gente è una produzione Soni per la regia di Ariele Vincenti. Le musiche sono di Michele Paulicelli Giampaolo Belardinelli Giancarlo de Matteis collaborazione alle musiche di Achille Oliva Aldo Tamborrelli Carlo Giancamilli. Durante la preparazione di uno spettacolo teatrale tutti indistintamente Artisti Autori e Maestranze sognano un trionfo indimenticabile che li collochi di diritto nell’Olimpo riservato ai Grandi Successi. Di sicuro però nessuno oserebbe mai immaginare un’affermazione da Guinness dei Primati. Ma a volte i sogni come nella migliore tradizione cinematografica statunitense diventano realtà. E così nel lontano 9 ottobre 1981 esattamente 40 anni fa al Teatro Unione di Viterbo debuttò una Commedia Musicale che nel giro di pochi anni sarebbe diventata un vero e proprio spettacolo culto dell’intero panorama nazionale arrivando a varcarne gli stessi confini geografici per essere tradotta in otto lingue e rappresentata in Paesi come Brasile Messico Polonia Ucraina Albania e Bielorussia. Stiamo parlando proprio dell’italianissimo FORZA VENITE GENTE. 3.500 repliche oltre 2 milioni e 500 mila spettatori soltanto a Roma in Piazza San Giovanni il 16 agosto del 2000 in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù lo spettacolo raccolse 250.000 presenze e a Padova nello Stadio Appiani insieme a Papa Giovanni Paolo ll assistettero alla Rappresentazione oltre 30 000 spettatori. Il cd delle musiche originali ha venduto negli anni centinaia di migliaia di copie in Italia e all’estero. Si decisamente numeri da capogiro per uno spettacolo musicale tutto orgogliosamente italiano. Fedele all’originale per trama e contenuti per sviluppo drammaturgico e partiture musicali ma profondamente rinnovato nella tecnologia e nella qualità dell’allestimento. Tanto da riportare la Commedia Musicale alle atmosfere di un vero e proprio musical di immagine nord europea rimanendo però profondamente ancorata alla maestosità di una figura quella di San Francesco che nel mondo è icona della cultura apostolica ed emblema della spiritualità cattolica. La trama incentrata sulla figura del Patrono d’Italia racconta i valori e le emozioni della quotidianità ma dedica interessanti momenti e intense riflessioni sul rapporto tra padri figli spesso contaminato da aspettative diverse e da valori distanti che alimentano sofferenti dicotomie nella ricerca disperata di un reciproco amore. In questo particolare caso un Commerciante grezzo e banalmente materialista non può comprendere le mete superiori e trascendenti del Figlio. E per molti versi è anche umanamente comprensibile: San Francesco è considerato una figura rivoluzionaria nella Chiesa Cristiana: Papa Pio XII lo definirà il il più italiano dei santi e più santo degli italiani una statura troppo alta forse per una personalità modesta come quella di suo padre Pietro Bernardone. Lo spettacolo offre quindi due diversi piani di lettura: da una parte la rappresentazione di una verità documentata la descrizione di un contesto all’interno del quale si muove la figura di San Francesco d’Assisi dall’altra il rapporto fra padri e figli che non ha bisogno di riferimenti storici perch fa parte della storia dell’umanità di tutte le generazioni e di tutte le epoche. 20 fra Attori Cantanti e Ballerini ci accompagneranno in questo viaggio musicale che racconta una delle figure più importanti della Cristianità. Un viaggio per alcuni aspetti mistico e spirituale per altri di elegante intrattenimento e di travolgente simpatia. Prezzi dei Biglietti Forza venite gente platea I settore 40 1 50 ridotto gruppi e abb 30 1 50 platea II settore 35 1 50 rid gruppi e abb 28 1 50 platea III settore e galleria 30 1 50 ridotto gruppi e abb 20 1 50 Forza Venite Gente in famiglia 2 adulti 2 und14 valido tutte le repliche III sett. platea e gall. 80 Gli under 14 hanno inoltre diritto al biglietto ridotto per tutte le repliche di Forza venite gente
dal: 18 mar, 2022 al: 6 giu, 2022Dopo il successo in tv nei panni di Doc Luca Argentero torna in palcoscenico al Teatro Colosseo per tre sold out sabato 19 e domenica pomeriggio e sera 20 marzo nello spettacolo E questa la vita che sognavo da bambino? . Uno spettacolo diretto da Edoardo Leo per raccontare le storie di tre grandi personaggi che hanno fatto sognare ridere commuovere e tifare intere generazioni. Raccontati dal punto di vista umano e sociale con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto. Luca Argentero porta in scena le vite di Luisin Malabrocca Walter Bonatti e Alberto Tomba: tre uomini tre sportivi che con le loro imprese hanno inciso profondamente nella società italiana. Tre storie completamente diverse l’una dall’altra tre personaggi accomunati da una sola caratteristica essere diventati ognuno a modo proprio degli eroi. Testi: Gianni Corsi Edoardo Leo Luca Argentero musiche: Davide Cavuti
dal: 17 mar, 2022 al: 18 lug, 2022Uno spettacolo mozzafiato un musical con la emme maiuscola che vede tornare lo splendido cast della Gypsy Musical Academy ai fasti della finalissima di Italia s Got Talent quando ancora in sostanza sul palco si potevano esibire decine di artisti in contemporanea. E così per la ripresa degli spettacoli dal vivo lunedì 21 marzo presso il Teatro Alfieri di piazza Solferino la Gypsy porterà in scena più di 80 artisti tra cantanti ballerini acrobati musicisti e... guest Star per lo spettacolo The Greatest Showman dal noto film con Hugh Jackman interpretato per Torino da Sergio Moses. La serata organizzata dal Eneselle Spettacoli sarà a favore della Federazione Malattie Rare Infantili. uesto grande Show rappresenta la storia di Taylor Barnum il fondatore del Ringling Bros. e Barnum Bailey Circus. Protagonista Sergio Moses con a fianco i gypsies che nel 2019 si aggiudicarono il Golden Buzzer di Claudio Bisio diventando i finalisti di Italia s Go t Talent accompagnati dai musicisti della Lizard Torino e agili acrobati aerei e circensi di TeatrAzionE. Sergio Moses da più di 10 anni esercita la professione di tecnico vocale con l’innovativo sistema S.V.F. Set Vocal Free gestendo personalmente gli allenamenti e portando le sue consulenze in giro per l’Italia attraverso Stage di Canto denominati Total Body il corpo a servizio della voce. [email protected] www.gypsymusical.com.
dal: 16 mar, 2022 al: 25 apr, 2022Abba il musical approda domenica 20 maggio alle ore 19 presso la splendida location della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Il musical è un genere che per sua indole tende a inglobare qualunque fenomeno musicale colto o popolare che sia che possa servire a rinnovare il repertorio e allargare la vendita di biglietti. Era inevitabile che gli ABBA entrassero nella galassia del musical per l’infallibilità delle loro melodie la varietà negli arrangiamenti l’ambivalenza delle atmosfere in bilico tra edonismo da discoteca e cupezza alla Ingmar Bergman. Anche la loro semplice liturgia che alterna solista e duetti femminili a cori misti si apre a molteplici possibilità teatrali. Nei primi anni ’80 appena divorziati da Agnetha e Frida sia musicalmente e sia matrimonialmente Benny e Bj rn hanno subito scritto Chess o meglio varie incarnazioni di Chess dato il libretto mai definitivo insieme a Tim Rice reduce da Jesus Christ Superstar ed Evita. Visto il successo sembrava sarebbe stato il primo di una lunga serie di nuove partiture teatrali e invece la coppia ha scritto solo un altro musical in svedese: Kristina. Il loro vecchio catalogo però ha generato il juke box musical più popolare al mondo Mamma Mia che si è sdoppiato anche in due film dal cast stellare e dal box office miliardario. ABBA Musical celebra in acustico proprio il catalogo degli ABBA. Cast: Voci: Andrea Ascari Gaia Bellunato Angelica Furlato Davide Gasparrini Elisa Mattioli Silvia Testoni Matteo Giambiasi Pianoforte: Giuseppe Guerrera
dal: 16 mar, 2022 al: 25 apr, 2022Martedì 22 marzo 2022 alle 19.30 debutta al Teatro Gobetti di Torino in prima nazionale GHIACCIO Frozen di Bryony Lavery con la regia di Filippo Dini. Gli interpreti sono lo stesso Dini nel ruolo di Ralph Mariangela Granelli Nancy Lucia Mascino Agnetha . Il testo è tradotto da Monica Capuani e Massimiliano Farau. Le scene sono di Maria Spazzi i costumi di Katarina Vukcevic le luci di Pasquale Mari le musiche di Aleph Viola. Aiuto regia Carlo Orlando. Lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale in accordo con Arcadia Ricono Ltd per gentile concessione di United Agents LLP sarà replicato al Gobetti fino al 10 aprile per la Stagione in Abbonamento del TST. La serata riservata alla Critica è fissata giovedì 24 marzo alle ore 19.30. Tre vite conducono un’esistenza avvolta nel freddo ghiaccio della conservazione della determinazione a sopravvivere. Si può solo tentare di vivere ma nel ghiaccio nell’immutabilità del tutto nella consacrazione di un vuoto Filippo Dini Filippo Dini dirige Ghiaccio titolo originale Frozen 1998 della drammaturga britannica Bryony Lavery. Un thriller psicologico che si annoda intorno alle vite di un serial killer condannato la madre di una delle sue vittime e una psichiatra. Ognuno di loro propone una propria versione dei fatti offrendo un ritratto di se stesso e del proprio animo lacerato ma lentamente la storia si ricompone e i fili del dolore che ne è scaturito ritrovano un ordine e una consistenza diversa arrivando quasi a sciogliersi nell idea di un possibile perdono.
dal: 16 mar, 2022 al: 25 apr, 2022