Vivi Torino

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Eventi

Mostre Il lusso nel bagagliaio, una mostra al Mauto per Gabriella Crespi

Il lusso nel bagagliaio, una mostra al Mauto per Gabriella Crespi

In occasione del centenario della sua nascita e del Salone del Mobile di Milano 2022


Le occasioni sono due il centenario della sua nascita e il Salone del Mobile milanese. La mostra è una al Museo dell Automobile di Torino fino al 25 settembre: Il lusso nel bagagliaio Gabriella Crespi al volante tra arte e design ideata da Giosuè Boetto Cohen giornalista e curatore di mostre internazionali con il supporto di Elisabetta Crespi figlia e collaboratrice dell’artista. Dall’inizio degli anni Cinquanta al 1987 Gabriella Crespi 1922 2017 ha disegnato oltre duemila oggetti d’arredamento tra arte alto artigianato e stile contemporaneo. È stata la designer del jet set internazionale dell’aristocrazia romana e milanese delle teste coronate dei divi. Presentate negli showroom di Palazzo Cenci e via Montenapoleone riproposte nelle vetrine di Dior Tiffany e Saks le sue opere prodotte in piccole serie ed esemplari unici hanno segnato un’epoca e ancor più la segnano oggi in una dimensione storica. I suoi tavoli metamorfici le sedute le lampade gli oggetti decorativi naturalistici e astratti raggiungono ancora oggi quotazioni d’asta elevatissime in Italia e ancor più all’estero. In occasione del centenario della nascita di Gabriella Crespi l’Archivio Crespi ha donato al MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile di Torino la station wagon Ford che la designer guidava negli anni ’70 e 80 sempre carica di progetti modelli campioni e prototipi da presentare ai suoi amati artigiani. Di qui l’idea di allestire IL LUSSO NEL BAGAGLIAIO una installazione originale nel museo torinese con la vettura al centro e una selezione di opere rappresentativa del lavoro della Crespi. Una ricca galleria fotografica contestualizza la storia presentando il personaggio il suo mondo affascinante e ulteriori opere. La mostra verrà aperta al pubblico il 27 maggio avrà una settimana d’onore durante il Salone del Mobile di Milano e rimarrà aperta fino al 25 settembre 2022.

 dal: 20 mag, 2022 al: 10 nov, 2022
Mostre Al Mauto c'è “Car vision”, un rombo che è tutta un’altra musica

Al Mauto c'è “Car vision”, un rombo che è tutta un’altra musica

Otto vetture, una per ciascuna delle otto decadi che ci separano dalla prima edizione di Eurovision Song Contest


In occasione di EUROVISION. THE SOUND OF BEAUTY Il MAUTO inaugura la mostra Car vision . Un rombo che è tutta un’altra musica dal 6 al 15 maggio. Herbert von Karajan ha dichiarato che il suono di un motore a 12 cilindri Ferrari è una sinfonia che nessun direttore d orchestra è in grado di dirigere Giorgio Moroder ha composto Preludio per accompagnare l’accensione dei motori a propulsori alternativi di FTP Industrial Max Casacci ha realizzato un brano fatto interamente con i suoni della Formula 1 manipolando i rumori dal paddok della Toro Rosso. Il sound dell’automobile da sempre ispira musicisti e compositori perch travolge avvolge comunica ed emoziona come un cuore pulsante. Otto vetture una per ciascuna delle otto decadi che ci separano dalla prima edizione di Eurovision Song Contest che si svolse nel 1956 in Svizzera. Otto visioni differenti del concetto di mobilità. Otto icone ciascuna rappresentativa per motivi diversi del decennio che racconta: dalla Fiat 500N del 1957 la superutilitaria per tutti erede della gloriosa Topolino alla Fiat 500 Elettrica presentata nel 2020 che chiude il cerchio e apre la riflessione sulle istanze green della mobilità futura. Un viaggio nelle forme nei colori nelle mode e ovviamente nei suoni che passa attraverso la Jaguar E Type del 1961 gettonatissima protagonista delle riviste patinate delle località più alla moda e di uno dei fumetti più amati del 900 Diabolik la Lancia Stratos del 1974 risultato finale del lavoro iniziato con la dream car Strato’s Zero la Fiat Panda del 1980 vettura pop per definizione concepita da Giugiaro come un elettrodomestico qualcosa di basico per chi non potesse permettersi di acquistare un’auto con la A maiuscola la Lamborghini Diablo del 1993 erede della Countach nata dalla matita di Marcello Gandini fino alla Ferrari 360 Challenge Stradale del 2003 e la Porsche Boxster del 2012.Car

 dal: 6 mag, 2022 al: 25 ott, 2022
Mostre A Torino debutta World Press Photo Contest, 134 scatti dal mondo alla Gam

A Torino debutta World Press Photo Contest, 134 scatti dal mondo alla Gam

La mostra si è inaugurata oggi 29 aprile e durerà fino al 18 settembre


World Press Photo Contest 2022 il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo arriva a Torino: la mostra con i suoi 134 scatti è allestita dal 29 aprile al 18 settembre negli spazi della Gam Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea. Quest anno i lavori premiati sono stati scelti tra i 64.823 candidati tra fotografie e open format realizzati da 4.066 fotografi provenienti da 130 paesi del mondo: si tratta di lavori firmati per le maggiori testate internazionali come National Geographic BBC CNN Times Le Monde El Pais che si contendono il titolo nelle diverse categorie del concorso di fotogiornalismo. Tutto è iniziato nel 1955 quando un gruppo di fotografi olandesi organizzò il primo concorso internazionale World Press Photo . Da allora l iniziativa ha acquistato slancio fino a diventare il concorso fotografico più prestigioso al mondo e la mostra di fotogiornalismo più visitata: quest’anno sarà allestita in 70 sedi in 30 paesi. Si stima che la mostra sarà visitata da più di tre milioni di persone a livello internazionale. Lo scorso anno nonostante gli effetti e le restrizioni della pandemia World Press Photo Torino è stata la 17esima mostra più visitata in Italia classifica stilata dal Giornale dell Arte aprile 2022 : ciò ha permesso a Palazzo Madama che ospitava l esposizione di essere il primo tra i musei torinesi nella classifica italiana 47 posto grazie a 23696 accessi . La 66 edizione della World Press Photo Exhibition è organizzata a Torino per il sesto anno consecutivo le due ultime edizioni nella Sala del Senato di Palazzo Madama grazie all’impegno di Cime partner della World Press Photo Foundation di Amsterdam e della Fondazione Torino Musei. Le foto vincitrici sono esposte nella sala mostre al primo piano. A Torino siamo giunti alla sesta edizione superando le tante difficoltà di questi ultimi anni dovuti alla pandemia raggiungendo importanti risultati e grande considerazione da parte dei torinesi che hanno premiato lo scorso anno l’esposizione rendendola la mostra più visitata del 2021 a Torino città e la 17esima in Italia dice Vito Cramarossa direttore di Cime Ringraziamo come sempre la Città di Torino e in particolare la Fondazione Torino Musei che quest’anno ci ospita alla Gam ossia in una delle gallerie d’arte moderna e contemporanea più prestigiose d’Italia. La speranza è che la mostra possa appassionare nuovamente Torino e stimolare come sempre i visitatori permettendo loro di conoscere tante storie confrontandosi con quello che accade nel mondo . Dopo il successo delle due precedenti edizioni a Palazzo Madama la GAM ha ritenuto di ospitare questa nuova edizione di World Press Photo afferma Riccardo Passoni Direttore della Gam Il nostro museo ha infatti sempre mantenuto una attenzione specifica verso la fotografia testimoniata nel corso della sua storia oltre che attraverso esposizioni recenti. E soprattutto tramite acquisizioni di artisti fotografi presenti in numero consistente nelle collezioni. Questa mostra ha caratteristiche diverse ma proprio per questo valeva la pena di pensarla entro le nostre mura con l’obiettivo di attrarre anche un pubblico nuovo attento soprattutto ai temi della memoria e della natura come si percepirà in questa edizione.

 dal: 29 apr, 2022 al: 25 ott, 2022
Mostre L'Autoritratto di Leonardo torna in mostra alla Biblioteca Reale

L'Autoritratto di Leonardo torna in mostra alla Biblioteca Reale

L'esposizione avviene in occasione della Pasqua dal 15 al 25 aprile e ci saranno anche gli altri disegni


A tu per tu con Leonardo è il secondo appuntamento di una rinnovata modalità di esposizione dell’importante nucleo di opere di Leonardo da Vinci conservate nella Biblioteca Reale di Torino. Da venerdì 15 a lunedì 25 aprile 2022 dalle 9 alle 19. Biglietteria: 9 18. Visite guidate in gruppi 25 persone ciascuno della durata di un’ora. Prenotazione consigliata. I biglietti possono essere acquistati in biglietteria oppure online su www.coopculture.it. Architetto anatomista pittore visionario: l’incredibile e poliedrico genio di Leonardo da Vinci torna protagonista ai Musei Reali che propongono un’esposizione straordinaria del Codice sul volo degli uccelli e dei 13 disegni tra i quali anche il celebre Autoritratto. La mostra A tu per tu con Leonardo racconta un insieme di opere di eccezionale valore che documenta l’attività del grande maestro del Rinascimento italiano dagli esordi della sua carriera a Firenze fino agli studi milanesi dedicati alle macchine all’anatomia alle proporzioni e alle espressioni del volto umano per arrivare al sogno del volo.

 dal: 13 apr, 2022 al: 25 lug, 2022
Mostre Anche le spillette di Eurovision in mostra per “Turin Loves Music”

Anche le spillette di Eurovision in mostra per “Turin Loves Music”

L'esposizione dall’8 al 10 aprile presso il negozio Biraghi di Piazza San Carlo


Dall’8 al 10 aprile il negozio Biraghi di Piazza San Carlo a Torino espone per la prima volta all’interno dei suoi spazi più di 1.200 spillette da collezione in gergo pins : piccoli oggetti di culto per i numerosi appassionati che hanno scandito la storia celebrando eventi personaggi e aziende. Tra le varie raccolte spicca quella appena realizzata dall azienda Biraghi dal titolo Turin Loves Music che sarà presentata in anteprima ed è rivolta a tutti gli amanti della musica in attesa dell’Eurovision Song Contest che giungerà a Torino a maggio. Turin loves Music si compone di quarantasei spillette divise in tre serie. All interno di ognuna di esse è raffigurata la bandiera di uno dei Paesi partecipanti. Le spillette sono concepite per formare come in un puzzle tre composizioni diverse ciascuna delle quali è ispirata al nome stesso della collezione: la Mole Antonelliana Turin un cuore Loves e una chitarra Music . Per collezionare queste spillette le persone potranno acquistarle direttamente presso il negozio Biraghi sul sito biraghiacasa.it oppure vincerle attraverso dei Gratta e Vinci che saranno consegnati ogni 25 di spesa. Oltre alle spillette che potranno essere vinte singolarmente o in blocco in premio ci sono anche ventidue Vip Pass per assistere agli spettacoli dell’Eurovision che si svolgeranno al Pala Alpitour. Insieme alle spillette verrà consegnato anche un poster ufficiale raffigurante i tre puzzle che i collezionisti potranno completare con le varie spille. Grazie dunque alla passione di due collezionisti come Giovanni Rolle e Tonino Solazzi oltre all’azienda Biraghi stessa appassionati e curiosi potranno riscoprire questo hobby tornato da alcuni anni alla ribalta. Tra le spillette esposte sarà presente anche parte della collezione da Guinness dei Primati di Tonino Solazzi il torinese 52enne appassionato di Ping Pong che in oltre 30 anni ha messo insieme ben 4mila spillette di squadre circoli e campionati di tennis tavolo provenienti da tutti i continenti. Tra queste le più rare sono quelle delle Olimpiadi e in particolare quella di Pechino 2008 che per l’occasione sarà esposta al pubblico. Giovanni Rolle invece presterà per l’occasione una raccolta di pins e distintivi delle varie federate FIDAS Federazione Italiana Donatori Associazione Sangue che ha raccolto fin da bambino assieme ai genitori andando ai raduni nazionali che si tenevano ogni anno in giro per l Italia. Tra queste anche il distintivo smaltato del Piemonte che nel mezzo racchiudeva un piccolo rubino e pins appartenenti ad enti e aziende torinesi come per esempio la spilla del Gruppo trasporti Gtt quella della banca Sanpaolo e dell’azienda di telecomunicazioni Telecom Italia. La collezione della Biraghi messa insieme durante le Olimpiadi farà invece rivivere al pubblico l’atmosfera dei Giochi invernali svolti a Torino nel 2006. Tra le oltre ottocento spillette realizzate sia dal licenziatario ufficiale la Trof srl sia da altri produttori internazionali segnaliamo: la spilla ideata dal noto artista americano Charles Fazzino che in occasione di ogni Olimpiade ne crea una in edizione limitata e numerata la bottiglia puzzle e il camion della Coca Cola oltre ad alcune spille degli sponsor ufficiali dell’evento.

 dal: 6 apr, 2022 al: 25 ago, 2022
Mostre La Nouvelle Vague di Benoit Barbagli per i 300 anni di Palazzo Saluzzo Paesana

La Nouvelle Vague di Benoit Barbagli per i 300 anni di Palazzo Saluzzo Paesana

La mostra monografica dedicata all'artista francese si inaugura giovedì 7 e durerà fino al 21 maggio


Palazzo Saluzzo Paesana nel cuore di Torino in via della Consolata 1 bis compie 300 anni. Per l occasione l’Associazione Culturale BArock ha il piacere di presentare la nuova mostra personale dell’artista francese Benoit Barbagli allestita all interno dell’Appartamento Padronale da giovedì 7 aprile fino a sabato 21 maggio 2022 orari di apertura al pubblico dal mercoledì al sabato dalle 16 alle 19 o su appuntamento con inaugurazione su invito giovedì 7 aprile dalle 18 alle 21. Con questa grande esposizione intitolata NOUVELLE VAGUE le sale storiche abitate dai Marchesi di Saluzzo riaprono simbolicamente le loro porte alla Città di Torino dopo un interruzione durata più di due anni inaugurando la programmazione culturale dedicata alle celebrazioni del trecentenario del Palazzo progettato nel 1715 e inaugurato nel 1722 per volere del Conte Baldassarre Saluzzo di Paesana. L artista Beno t Barbagli nato nel 1988 a Nizza e diplomato alla cole Nationale Sup rieure d Arts di Villa Arson è cresciuto all interno di una famiglia da sempre attiva nel mondo dell’arte che ha stimolato ed appoggiato la sua formazione espressiva fin dagli esordi nel 2011 anno a cui risale la sua prima performance Concert FLUXUS al MoMA di New York insieme al nonno Ben Vautier. Questa è la decima personale dell artista e rappresenta una esaustiva carrellata su gran parte delle tematiche affrontate negli ultimi otto anni. La mostra descrive un inno alla vita e all’amore attraverso il linguaggio magico degli elementi della Natura oltre ad essere un personale manifesto della libertà espressiva dell’arte. La mostra è costituita da 30 opere ed è suddivisa in due sezioni principali in perfetta simbiosi tra loro. La prima sezione raccoglie una serie di tele per la maggior parte di grande formato tra cui quattro trittici e un polittico dipinti a carbone mediante una tecnica che mescola Dripping Action Painting e Land Art utilizzando differenti scenari naturali e selvaggi come atelier e facendo collaborare gli elementi della Natura. La seconda sezione presenta una galleria di opere fotografiche a testimonianza di altrettante performance che raccontano esperienze diverse ma sempre in costante equilibrio tra Amore e Natura. I grandi saloni di rappresentanza dell’Appartamento dei Marchesi di Saluzzo accolgono sulle loro grande pareti il ciclo Ecotopìa grandi tele bianche dipinte con carbone nero attraverso una particolare tecnica capace di racchiudere in s i quattro elementi principali della natura: terra fuoco acqua e aria. Le opere traggono origine e ispirazione dalla scelta del luogo in cui nascono che si manifesta sotto forma di Genius Loci e che è presente in maniera differente in ciascuna opera: dalla foresta di Fontainebleau vicino Parigi già scenario delle prime sperimentazioni en plein air degli Impressionisti agli scogli di Cap Ferrat su fino alla cima di Notre Dame d’Amirat e alle montagne sacre di Anapurna in Nepal. I luoghi scelti ospitano le diverse fasi della realizzazione di tali opere a partire dalla creazione del pigmento utilizzato che è ottenuto polverizzando il carbone frutto della combustione di legnami raccolti negli stessi luoghi come a rievocare antichi rituali pagani. Il pigmento miscelato con un fissante vegetale viene gettato sulle tele e poi dipinto tramite l’intervento degli agenti atmosferici come le onde del mare e il soffio del vento che lo spargono e diffondono creando pattern astratti e affascinanti nella loro unicità. I boudoir e i salottini dell’Appartamento Padronale sono invece occupati dalla sezione fotografica della mostra. I 15 scatti selezionati appartengono a un insieme molto più vasto e tuttora in divenire che evocativamente porta il titolo di 10 ans d’amour e che documenta il profondo aspetto romantico dell’artista così come avrebbero potuto intenderlo i poeti del 18mo secolo ovvero la maniera in cui Beno t evoca costantemente il potere del mondo naturale celebrandone la sua fragile bellezza. Tra i vari ambienti spicca la wunderkammer del Palazzo un tempo sede delle collezioni di oggetti esotici e curiosi del Marchese di Saluzzo dove sono esposti per la prima volta tutti insieme i Saut Amoureux . Questa serie di scatti fotografici realizzati a partire dal 2014 che documentano altrettanti salti nel vuoto evocativi del più celebre Saut dans le Vide di Yves Klein del 1960 che idealmente ricollega l’opera di Beno t alla corrente del Nouveau R alisme. Nell’incantevole Rade de Beaulieu situata in Costa Azzurra l’artista salta verso l incognito protendendo verso il cielo nello spazio di un istante di volta in volta un oggetto diverso: un bouquet di fiori uno strumento musicale una fiaccola ad illuminare il buio della conoscenza il frutto iconico dell Arte da Andy Warhol a Cattelan. Sparse nelle varie sale del percorso espositivo quasi a fare da trait d’union vengono infine presentate alcune sculture realizzate in resina come Geste d’amour che ripropone il gesto simbolico dell’artista di offerta di un mazzo di fiori quasi a dare il benvenuto ai visitatori all’ingresso della mostra e le due Chrysalithe realizzate in collaborazione con l’artista parigina Aim e Fleury forme dalla sensualità organica che rimandano a un soffice universo immaginario di ricchezza e operosità femminile.

 dal: 5 apr, 2022 al: 25 giu, 2022
Mostre Dario Argento ospite a Torino per il vernissage della mostra a lui dedicata

Dario Argento ospite a Torino per il vernissage della mostra a lui dedicata

L'esposizione sarà visitabile alla Mole Antonelliana dal 6 aprile al 16 gennaio 2023


Il Museo Nazionale del Cinema e Solares Fondazione delle Arti presentano la prima grande mostra dedicata a un maestro del cinema: il regista sceneggiatore e produttore Dario Argento Roma 1940 . DARIO ARGENTO THE EXHIBIT è ospitata alla Mole Antonelliana di Torino sede del Museo Nazionale del Cinema ed è curata da Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo in omaggio al genio e all’opera del cineasta visionario maestro del thriller un percorso cronologico attraverso tutta la sua produzione dagli esordi de L’uccello dalle piume di cristallo 1970 al suo ultimo lavoro Occhiali neri 2022 recentemente presentato al Festival del Cinema di Berlino nella sezione Special Gala. La mostra sarà aperta al pubblico da mercoledì 6 aprile 2022 a lunedì 16 gennaio 2023 l inaugurazione avverrà il 5 alla presenza del regista. I pezzi esposti provengono dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema dall Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di Cinematografia e di numerosi collezionisti privati con importanti contributi da parte di professionisti del cinema quali Sergio Stivaletti effettista di molti film di Argento da Phenomena del 1985 in poi Luigi Cozzi stretto collaboratore di Argento fin dagli esordi Franco Bellomo Pupi Oggiano Gabriele Farina e Carlo Rambaldi uno dei più importanti artisti degli effetti speciali a livello mondiale. Per la prima volta un progetto espositivo compone un completo e articolato discorso visivo sull immaginario che il regista romano ha portato sullo schermo nel corso del proprio cinquantennale viaggio nei perturbanti territori dell’incubo.

 dal: 31 mar, 2022 al: 25 dic, 2022
Mostre Il Mauto inaugura “Motus. Preistoria dell’Automobile”, dall'8 aprile

Il Mauto inaugura “Motus. Preistoria dell’Automobile”, dall'8 aprile

Un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta del percorso che ha portato ai primi progetti


Dall 8 aprile al 25 settembre il Mauto inaugura la nuova mostra Motus. Preistoria dell’Automobile che permetterà al visitatore di compiere un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta delle sfide di notevole complessità che segnano il cammino che ha accompagnato l’uomo fino all’invenzione dell’automobile. I momenti più significativi di questa storia avvenuti in Europa Asia e America sottolineano il profilo internazionale di una vicenda caratterizzata da intuizioni avvenute in tempi e luoghi assai distanti tra loro. Presentata per la prima volta al Mauto la mostra include tredici modelli funzionanti realizzati sulla base di studi e ricerche scientifiche e istallazioni multimediali che ne illustreranno il funzionamento creando un percorso di grande rigore scientifico e nello stesso tempo un’esperienza unica e coinvolgente.

 dal: 21 mar, 2022 al: 25 ott, 2022
Mostre “Aida, figlia di due mondi” si mette in mostra al Museo Egizio

“Aida, figlia di due mondi” si mette in mostra al Museo Egizio

E' l'iniziativa dedicata al 150 anni dell'opera, dal 17 marzo al 5 giugno


L’avventura creativa di Aida e il clima culturale e politico in cui nacque l’opera di Giuseppe Verdi. È ciò che si propone di raccontare la mostra Aida figlia di due mondi da oggi 17 marzo 5 giugno 2022 con cui il Museo Egizio celebra il 150mo anniversario del debutto di Aida avvenuto al Cairo il 24 dicembre 1871 e alla Scala di Milano l 8 febbraio 1872 anni in cui il dialogo e lo scambio culturale tra Europa ed Egitto erano intensi. La mostra è curata da Enrico Ferraris egittologo del Museo Egizio e ideatore di un progetto transmediale che travalica i confini dell’Egizio e coinvolge diverse istituzioni culturali in un percorso che spazia tra opera teatro egittologia storia letteratura e cinema frutto di un progetto scientifico firmato a quattro mani dal direttore del Museo Egizio Christian Greco e dal curatore Enrico Ferraris. Main partner dell’esposizione è l’Archivio Storico Ricordi mentre l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e il Teatro Regio di Torino sono i partner scientifici. L’Università degli Studi di Torino insieme al Museo Nazionale del Cinema all’Aiace al Teatro Regio di Torino e al Conservatorio ha curato un palinsesto trimestrale di incontri approfondimenti e rassegne cinematografiche dedicati ad Aida e all’Egitto antico e contemporaneo nell’ambito del progetto UniVerso. Al Circolo dei lettori poi è previsto un Gruppo di lettura dedicato a partire da fine marzo e ad aprile un incontro col giallista Giancarlo De Cataldo che propone una riflessione sul melodramma come teatro di tutti i sentimenti umani. Dallo scenario originale di Aida ai bozzetti di costumi scenografie e gioielli usciti dalla matita dell’egittologo Auguste Mariette artefice del primo museo di antichità Egizie al Cairo fino alle diverse stesure del libretto e degli spartiti di Giuseppe Verdi: la mostra ripercorre la genesi dell’opera attraverso documenti memorabilia reperti lettere e spartiti provenienti da 27 tra archivi e musei di tutta Europa dal Louvre all’Archivio di Stato di Parma. Ricostruzioni filologiche di scene e costumi del debutto di Aida realizzate dal Teatro Regio di Torino ma anche podcast videogame pillole video incontri e rassegne cinematografiche accompagnano il visitatore in un periodo storico che va dagli anni Quaranta agli anni Settanta dell’Ottocento.

 dal: 17 mar, 2022 al: 25 ago, 2022
Mostre Luca Pignatelli e Alessandro Scarabello, il Museo Ettore Fico fa il bis

Luca Pignatelli e Alessandro Scarabello, il Museo Ettore Fico fa il bis

Il gioiello di Barriera di Milano da venerdì 11 marzo torna con due esposizioni importanti


Il MEF Museo Ettore Fico di Torino propone in contemporanea le mostre personali di due artisti italiani appartenenti a differenti generazioni: Luca Pignatelli Milano 1962 e Alessandro Scarabello Roma 1979 . Luca Pignatelli presenta un’importante mostra personale composta da circa cinquanta opere che ripercorrono gli ultimi anni della sua ricerca artistica. Attraverso un’originale riflessione sulla memoria l’immagine il tempo Pignatelli sviluppa una personale visione di un tempo liquido e circolare dando così vita a una sorta di teatro della memoria frutto di un eterogeneo archivio di tematiche personali e collettive di epoche antiche e contemporanee. Installate nelle sale al piano terra del museo si alternano creazioni site specific tele di grandi dimensioni e opere prodotte nell’ultimo decennio in cui predomina l’astrazione sulla figurazione. Questa fase più recente del lavoro di Pignatelli che si potrebbe definire aniconica è fortemente caratterizzata da campiture monocrome e da colori terrosi e sordi su cui però predominano i rossi da quello cinabro ai vermiglioni squillanti. Saranno inoltre presenti le tematiche e gli elementi figurativi iconici che lo hanno reso celebre come teste scultoree imperatori statue di divinità mitologiche appartenenti alla cultura classica della Grecia antica e della Roma imperiale. Ancora una volta Pignatelli sperimenta e interviene su materiali poveri e di recupero: tele di canapa teloni ricuciti e strappati ferri e tappeti divengono supporti di un universo visivo che parte dalla pittura e incontra altri linguaggi e nuove forme. La mostra è curata da Luca Beatrice e realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali. In catalogo è pubblicato un lungo dialogo fra l’artista e il curatore insieme ai testi di Gaspare Luigi Marcone e Sergio Risaliti. Alessandro Scarabello è in assoluto uno dei giovani talenti italiani che può dialogare in modo paritario con le avanguardie internazionali contemporanee ed è stato il vincitore nel 2020 del Premio Ettore e Ines Fico che ogni anno viene attribuito dal Mef durante Artissima a un artista che si sia particolarmente distinto sulla scena internazionale. La mostra Repetition kills curata da Andrea Busto direttore e presidente del Museo Ettore Fico è composta da una ventina di grandi oli su tela che rappresentano e testimoniano come negli ultimi. anni l’artista abbia saputo coniugare alle forme fantasmatiche di ectoplasmi pittorici la storia e la cultura contemporanea. Evocazioni al limite dell’astrazione Scarabello convoglia nelle sue opere un’impressionante quantità di informazioni estetiche che vanno da Balthus a Luc Tuymans da Scipione all’ultimo Tiziano in cui tutto si stratifica in una stesura al confine tra figurazione e astrazione. Catalogo a cura di Andrea Busto testi di Andrea Busto Davide Ferri Damiano Gullì e Hans Op de Beek. La mostra è realizzata in collaborazione con la galleria The Gallery Apart di Roma.

 dal: 9 mar, 2022 al: 25 apr, 2022