Vivi Torino

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Eventi

Mostre Il Colosseo riapre il suo foyer e la sala per Street art in Blu3

Il Colosseo riapre il suo foyer e la sala per Street art in Blu3

In attesa della prossima stagione di spettacoli e concerti, dal 2 giugno al 26 settembre la mostra contemporanea


Dopo sedici mesi di chiusura il Teatro Colosseo riapre le sue porte in attesa di poter annunciare la prossima stagione di spettacoli e concerti grazie alla passione di Claudia e Andrea Spoto e alla collaborazione con il collettivo di collezionisti Xora. Dal 2 giugno con l’inaugurazione fino al 26 settembre gli spazi del Teatro Colosseo torneranno a ospitare come nel 2019 una grande mostra dedicata alla street art. Street art in Blu3 è una grande esposizione dedicata alla più contemporanea trasversale e contaminata fra le arti. Quasi 150 opere di 36 artisti esposte negli spazi eterodossi del teatro che accoglie l’arte nei corridoi sul palcoscenico nel foyer in un vero e proprio allestimento fra luci e musica in un percorso di assonanze e rimandi fra esterno e interno luci e ombre passato e presente. Originali print serigrafie copertine di LP che hanno fatto la storia della musica e dell’arte insegne stradali e persino una banconota: opere diverse e diversi materiali per raccontare un mondo fatto di rimandi influenze percorsi di senso. Claudia Spoto direttrice dichiara: Teatro aperto teatro di tutte le forme d’arte. L’esperienza della prima edizione della mostra sulla street art ha lasciato un segno profondo nel modo in cui vediamo il nostro teatro. La chiusura forzata di questi mesi ha reso ancora più necessaria e urgente la trasformazione del Colosseo in uno spazio a disposizione delle esperienze artistiche più diverse. La passione per la street art ci ha portato a immaginare la nostra sala come spazio espositivo: con STREET ART IN BLU3 vogliamo ritrovare quella magia con nuove opere e nuovi allestimenti Francesca Annicchiarico

 dal: 27 mag, 2021 al: 27 set, 2021
Mostre Ermanno Tedeschi presenterà “TOROROT. Visioni oniriche sulla figura architettonica”

Ermanno Tedeschi presenterà “TOROROT. Visioni oniriche sulla figura architettonica”

La mostra vuole essere un omaggio al toro, simbolo della città di Torino e un omaggio al sognatore e poeta Gioacchino Alvente


Al Teatro Paesana di via Bligny 2 a Torino giovedì 27 maggio dalle ore 18 alle ore 21 Ermanno Tedeschi curatore e critico d’arte presenterà la mostra TOROROT. Visioni oniriche sulla figura architettonica di Gioacchino Alvente. Ermanno Tedeschi racconta: La mostra nasce come omaggio alla figura di Gioacchino Alvente noto architetto e raffinato disegnatore. Il suo sogno e il suo massimo desiderio sono sempre stati quelli di unire la figura dell’artista a quella dell architetto. Gioacchino è un sognatore un poeta con una visione speciale e molto aperta dotato di una straordinaria sensibilità che lo porta a esaminare ogni cosa con attenzione e curiosità e aggiunge Gioacchino Alvente ha intrapreso un suo personalissimo tributo alla città di Torino dove ha deciso di studiare e trascorrere la propria vita e ha iniziato a rappresentare tori in mille modi citando artisti come Picasso e Modigliani o presentando una sua personalissima visione onirica. Spesso anche questi tori si nascondono tra elementi architettonici come per esempio scale che non si sa dove vadano a finire ma che creano un equilibrio perfetto della composizione con un gioco unico di colori . In questa mostra le sue tematiche tori e architettura si inseriscono perfettamente nelle due sale espositive dove i disegni incorniciati e dialoganti tra di loro raccontano la loro storia e la loro genesi perch ogni schizzo rappresenta il ricordo di un progetto sia che sia stato realizzato sia che sia rimasto solo un sogno. La mostra sarà visibile su prenotazione fino al 20 giugno dal martedì al sabato dalle 16 alle 20. Francesca Annicchiarico

 dal: 26 mag, 2021 al: 21 giu, 2021
Mostre “Binidittu” di Nicola Lo Calzo in mostra a Camera, Centro Italiano per la Fotografia

“Binidittu” di Nicola Lo Calzo in mostra a Camera, Centro Italiano per la Fotografia

La prima esposizione del ciclo “Passengers. Racconti dal mondo nuovo” focalizzata su artisti appartenenti alla “Generazione Y”


Camera il Centro Italiano per la Fotografia annuncia la prossima mostra in Project Room di Nicola Lo Calzo Binidittu dal 27 maggio al 18 luglio. Il progetto inedito dell’artista Nicola Lo Calzo che attraverso il racconto della storia e dell’eredità culturale di San Benedetto il Moro prende in esame i rapporti fra la storia del colonialismo e l’identità culturale contemporanea. San Benedetto detto Binidittu non solo è stato eletto a protettore sia degli afro discendenti in America Latina sia dei Palermitani ma è diventato anche icona di riscatto ed emancipazione a livello mondiale. La mostra curata da Giangavino Pazzola si articola in un percorso espositivo suddiviso in quattro capitoli e attraverso una trentina di immagini di medio e grande formato ripercorre le tappe principali della biografia di Binidittu. Le fotografie di Lo Calzo vengono accompagnate da un’installazione che include materiali e documentazione di archivio relativa al processo di costruzione del progetto. Gli orari di apertura saranno dalle 11 alle 19.30 orario nel quale ci sarà l’incontro con gli artisti Nicola Lo Calzo Igiaba Scego Giangavino Pazzola. L’esposizione inaugura il ciclo di mostre Passengers. Racconti dal mondo nuovo un progetto ideato da Camera con lo scopo di realizzare una ricognizione pluriennale focalizzata su artisti appartenenti alla cosiddetta Generazione Y i cosiddetti millennials nati fra i primi anni Ottanta e metà anni Novanta. Francesca Annicchiarico

 dal: 26 mag, 2021 al: 20 lug, 2021
Mostre Allestimenti, scenografie e intrattenimenti al Castello di Pralormo fino a fine ottobre

Allestimenti, scenografie e intrattenimenti al Castello di Pralormo fino a fine ottobre

Tutte le domeniche dalle 10 alle 18 sarà possibile visitare anche la serra e il parco con graditi omaggi


Il Castello di Pralormo riapre tutte le domeniche dalle 10 alle 18 fino alla fine di ottobre e ospita allestimenti e scenografie particolari per grandi e piccini. La visita all’interno del Castello è guidata e si propone di illustrare ai visitatori alcuni dei principali ambienti mostrando loro come si svolgeva la vita delle persone che vi lavoravano e vi abitavano nel periodo tra la metà del XIX e l’inizio del XX secolo. Il parco mostra diversi allestimenti tra i quali: Gli alberi raccontano in cui si possono leggere riflessioni e pensieri sui nostri amici alberi L’angolo dei Gairdinieri con cesti di svariate forme e dimensioni e gli attrezzi per la cura dell’orto e del giardino. La passeggiata si snoda alla scoperta del laghetto delle rane del rosmarino gigante di piante di limoni e sinuosi sentieri da cui si godono straordinari scorci sulle catene montuose circostanti con un panorama mozzafiato dal Monviso al Monte Rosa. Nell’antica serra francese regna indisturbata Madamigella Orchidea’’ e da maggio ospita l’esposizione di una serie di acquerelli dell’artista e scrittrice cinese Kwong Kuen Shan tratti dal suo libro ’Il gatto e l’orchidea’’. Inoltre a tutti i visitatori verranno regalati dei bulbi di tulipano fino a esaurimento scorte. Francesca Annicchiarico

 dal: 25 mag, 2021 al: 30 ott, 2021
Mostre Le “Finestre sull’altrove”, Matteo Pericoli racconta il dramma dei rifugiati

Le “Finestre sull’altrove”, Matteo Pericoli racconta il dramma dei rifugiati

La mostra organizzata da Amnesty International si inaugura il 26 maggio alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo


Finestre sull’altrove. 60 vedute per 60 rifugiati è il tutolo della mostra che si inaugura il 26 maggio alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nell’area bookshop e che rappresenta il frutto di un un progetto di Art For Amnesty a sostegno di Amnesty International Italia in occasione del 60esimo anniversario dalla fondazione di Amnesty International. Un’occasione per amalgamare drammi sociali con l’arte attraverso lo sguardo sempre attento e avanti della Sandretto La mostra raccoglie i 60 disegni originali che l’architetto e disegnatore Matteo Pericoli ha realizzato partendo dalla fotografia di una delle finestre delle attuali abitazioni di rifugiati e rifugiate in varie parti del mondo. Ciascuna finestra è accompagnata da un testo scritto dal rifugiato: un modo per raccontare quello che lui o lei vede oggi guardando fuori e ripensando alle viste e alle finestre che si è lasciato alle spalle. Le pareti dell area bookshop diventeranno quelle di una stanza ideale un luogo unico nel quale condividere e immedesimarsi negli sguardi di chi vede il nostro mondo con occhi colmi di storie. Nell’accogliere questo progetto la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo abbraccia l’idea della finestra come metafora universale di contatto e condivisione e si impegna a comunicare con chiarezza e forza questo messaggio fatto di immagini e parole. Per farlo una parte dei disegni sarà reso fruibile durante la mostra anche grazie a tavole tattili e al Qrcode che ne contiene l’audiodescrizione. Finestre sull’altrove. 60 vedute per 60 rifugiati è anche un libro edito dalla casa editrice Il Saggiatore e un cofanetto a tiratura limitata prodotto dal Gruppo Lavazza con disegni firmati dall’autore. Il 26 maggio alle 18.30 si potrà assistere in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo alla presentazione del progetto con gli interventi di Matteo Pericoli Bill Shipsey Fondatore di Art for Amnesty ed Emanuele Russo Presidente di Amnesty International Italia. Amnesty International Italia ha abbracciato con entusiasmo e riconoscenza questo progetto che racchiude in una rappresentazione artistica e narrativa i fatti e le storie dei rifugiati e delle rifugiate al centro delle nostre azioni. Queste Finestre restituiscono dignità alle persone che sono dietro a ogni numero che diffondiamo. Lo fanno utilizzando la bellezza delle parole e delle immagini Emanuele Russo Presidente Amnesty International Italia .

 dal: 25 mag, 2021 al: 1 set, 2021
Mostre Al Museo Nazionale del Cinema di Torino la prima sala cinematografica italiana permanente completamente dedicata al VR

Al Museo Nazionale del Cinema di Torino la prima sala cinematografica italiana permanente completamente dedicata al VR

La nuova area con la realtà virtuale in collaborazione con Rai Cinema, dal 19 maggio, accoglierà fino a 200 visitatori al giorno


L’apertura del Museo del Cinema il 19 maggio porterà un’importante novità: CineVR la nuova area dedicata alla realtà virtuale realizzata in collaborazione con Rai Cinema con l’obiettivo di rafforzare la divulgazione della cultura digitale l’innovazione e le nuove tecnologie legate al cinema. Enzo Ghigo presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino sottolinea: In un mondo in continuo cambiamento velocizzato in maniera esponenziale della pandemia il cinema non ha subito una battuta d’arresto le produzioni si sono intensificate andando a sperimentare nuove tecniche e percorsi non battuti. Il Museo Nazionale del Cinema deve essere al passo con i tempi intraprendendo un percorso che lo vedrà approcciare nuovi linguaggi. Il nostro è un museo che si rinnova e innova grazie alla tecnologia VR che diventa parte integrante dell’allestimento proponendo contenuti per tutte le età . CineVR è la prima sala cinematografica italiana permanente completamente dedicata al VR con una programmazione giornaliera continuativa di otto ore che propone film ideati e concepiti con questa tecnica. Una sala che accoglierà fino a 200 visitatori al giorno e che permetterà la visione gratuita inclusa nel prezzo di accesso al Museo di esperienze audiovisive immersive lineari e interattive grazie a 6 visori di ultima generazione in particolare i modelli Pico G2 4k e in un secondo tempo Oculus Quest 2 e HTC Vive. Ogni mese verranno presentate nuove proiezioni collettive con visori VR sulle 40 chaise longue dell’Aula del Tempio sarà possibile assistere solo ed esclusivamente su prenotazione alla preview dei film che dal giorno dopo saranno caricati sui visori delle due salette. Per la programmazione si consiglia di far riferimento al sito del museo www.museocinema.it Francesca Annicchiarico

 dal: 18 mag, 2021 al: 18 ott, 2021
Mostre

"Peter Lindbergh: Untold Stories”, l’arte come normalità sociale a Paratissima

La mostra sarà visibile dal 13 maggio al 13 agosto, per omaggiare il maestro fotografo in collaborazione con il Kunstpalast di Düsseldorf e la Peter Lindbergh Foundation di Parigi


L’arte contribuisce a ricreare e ad arricchire una normalità sociale questo è il segnale importante della riapertura in questo caso di Paratissima. La mostra Peter Lindbergh: Untold Stories visibile dal 13 maggio al 13 agosto 2021in via Verdi 5 a Torino è un autoritratto e un omaggio al maestro fotografo perchè è un progetto voluto e curato da lui in prima persona e che debutta e apre purtroppo non in sua presenza è anche il frutto di una grande collaborazione con il Kunstpalast di D sseldorf e la Peter Lindbergh Foundation di Parigi e inaugura un ciclo di mostre internazionali che porteranno a Torino con Paratissima grandi figure dell’arte che hanno sempre saputo mescolare ambiti e linguaggi artistici. Benjamin Lindbergh Presidente Peter Lindbergh Foundation Parigi commenta così la mostra: Sono davvero emozionato è la prima volta dopo l’esposizione al Kunstpalast di D sseldorf nel febbraio 2020. Come figlio e come direttore del suo studio ho avuto la fortuna di assistere al processo creativo e curatoriale di questa mostra. Peter ha lavorato giorno e notte gli ultimi due anni della sua vita sulla selezione delle immagini e su come assemblarle in nuove narrazioni. E’ stato affascinante vederlo fare e disfare senza sosta. Peter è presente in ogni aspetto di questa mostra. Per la mostra Peter Lindbergh: Untold Stories Paratissima ha scelto di sostenere un partner storico con cui sono state realizzate già altre lodevoli iniziative. Si tratta della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Laura Milani Presidente di Paratissima sottolinea: Aprire la nuova era di Paratissima con questa mostra equivale a una dichiarazione di impegno per il futuro. Un impegno che sposa la qualità artistica in tutte le sue forme e che porterà a Torino e nelle città in cui Paratissima opererà grandi protagonisti del nostro tempo a sostegno degli artisti emergenti del talento. Scegliere la mostra di Peter la sua mostra curatoriale in tutto e per tutto è stato naturale: un incontro un progetto sospeso e grandi sogni. Abbiamo lavorato perch il risultato fosse degno della grandezza di questo straordinario artista del nostro tempo. Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile. Il 18 maggio ci sarà l’inaugurazione di Paratissima bloccata da più di un anno per la pandemia e inoltre si darà il via al progetto più1europerlaricerca tramite il quale tutte le grandi mostre sosterranno la ricerca attraverso il contributo di 1 euro per ogni biglietto acquistato. Francesca Annicchiarico

 dal: 13 mag, 2021 al: 13 ago, 2021
Mostre Le “Peonie in fiore” tornano a colorare i Vivai della Commande

Le “Peonie in fiore” tornano a colorare i Vivai della Commande

Lo spettacolo di fiori si potrà ammirare il 15 e il 16 maggio dalle 10 alle 19 nella proprietà Salvi Del Pero


Peonie in fiore dopo la sospensione dello scorso anno a causa del Covid 19 torna il 15 e il 16 maggio dalle ore 10 alle ore 19 nella tenuta i Vivai della Commande in frazione Tuninetti di Carmagnola di proprietà della famiglia Salvi Del Pero. Si potranno ammirare i mille differenti colori di un fiore di indiscutibile bellezza e dalla fragranza aromatica 3.600 piante tra peonie erbacee arbustive ed intersezionali nel pieno della loro sontuosa ed elegante fioritura. Dieci varietà della collezione presente ai Vivai delle Commande premiata nel 2019 alle Tre giorni per il Giardino del Castello di Masino differenti gradazioni di rosso vigorosissime e relativamente precoci alcune profumatissime ottime da recidere e tenere in vaso. Gabriella Lodovico e Carlo Salvi Del Pero con il loro sapiente e tenace lavoro hanno reso questa tenuta fra le più specializzate in Italia. Dagli inizi degli Anni 90 si sono impegnati nella continua ricerca di nuove varietà e ne hanno introdotte per primi alcune in Italia. Gli ingressi saranno contingentati. Francesca Annicchiarico

 dal: 10 mag, 2021 al: 18 mag, 2021
Mostre Le Giornate FAI di Primavera arrivano alla 29ª edizione con speciali aperture anche a Torino

Le Giornate FAI di Primavera arrivano alla 29ª edizione con speciali aperture anche a Torino

Quattro luoghi artistici alla riscoperta della nostra bella città, in programma sabato 15 e domenica 16 maggio 2021


Rispetto per la natura per l’arte per la storia e le tradizioni d’Italia coraggio orgoglio e generosità le parole in cui è racchiuso lo spirito della 29 edizione delle Giornate FAI di Primavera in programma sabato 15 e domenica 16 maggio 2021 in 19 Regioni Italiane 300 città e 600 luoghi. La grande manifestazione di piazza dal 1993 il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte storia e natura torna a coinvolgere gli italiani anche quest’anno dopo l’ultimo periodo di lockdown per riscoprire le bellezze che ci circondano. A Torino si potrà visitare in anteprima l’Appartamento di Carlo Felice di Savoia a Palazzo Chiablese in Piazza San Giovanni 2 rinnovato da Benedetto Alfieri e decorato da pittori stuccatori ed ebanisti attivi a corte. Anche Palazzo Frichignono in via San Dalmazzo 7 sarà aperto dalle ore 10 alle ore 18 per gli iscritti FAI. Situato nell’isolato di Sant’Alessio l’edificio affaccia il suo prospetto seicentesco su via San Dalmazzo. Ettore Bonifacio Frichignono avvocato di Sua Altezza lo acquista nel 1670 e tra il 1680 e il 1692 lo amplia e abbellisce. Tra i luoghi di Torino troviamo anche il Campus ONU in Viale Maestri del Lavoro 10 la visita di grande interesse architettonico artistico e storico metterà in evidenza anche l’aspetto naturalistico grazie a un percorso botanico nel parco. Infine i cortili di Palazzo Scaglia di Verrua in via Stampatori 4 l unico palazzo rinascimentale di Torino non rimaneggiato in epoca successiva. Francesca Annicchiarico

 dal: 6 mag, 2021 al: 17 mag, 2021
Mostre World Press Photo Exhibition 2021 in anteprima italiana a Palazzo Madama

World Press Photo Exhibition 2021 in anteprima italiana a Palazzo Madama

L’esposizione con le immagini più belle del 2021 dedicate al fotogiornalismo in mostra dal 7 maggio al 22 agosto


World Press Photo Exhibition 2021 il concorso di fotogiornalismo più importante del mondo in anteprima italiana proprio a Torino a Palazzo Madama dove rimarrà con le sue strepitose immagini dal 7 maggio al 22 agosto. In esposizione oltre alle foto vincitrici i 159 scatti dei fotografi finalisti della 64esima edizione. Quest anno Cime porta a Torino l anteprima nazionale della World Press Photo Exhibition 2021 e lo fa grazie alla partnership con la Fondazione Torino Musei in una delle cornici più belle d Europa: la sala del Senato di Palazzo Madama dichiara Vito Cramarossa presidente di Cime Questa solida collaborazione che si rinnova per il secondo anno ed è nata in uno dei periodi più difficili della nostra storia è la cartina di tornasole dell impegno e del senso di responsabilità che organizzazioni come queste hanno nel proporre al territorio una mostra che faccia riflettere e stimoli il senso critico. La World Press Photo Exhibition 2021 infatti è un’istantanea della storia dell anno appena trascorso in grado di far viaggiare il visitatore attraverso 159 finestre sul mondo che mettono a nudo le fragilità e le grandiosità del nostro pianeta e dei suoi esseri viventi . Negli ultimi anni Palazzo Madama ha messo al centro della propria programmazione la fotografia una delle più potenti forme espressive per raccontare il mondo afferma Elisabetta Rattalino Segretario Generale Fondazione Torino Musei A partire dall’esposizione dedicata al tema della lettura di Steve McCurry del 2019 per passare all’edizione 2020 del World Press Photo. Per la Fondazione Torino Musei è un vero piacere dopo il successo della precedente edizione poter ospitare per la riapertura al pubblico di Palazzo Madama la prima edizione nazionale del World Press Photo 2021 . Vincitore del World Press Photo of the Year 2021 è stato l’abbraccio tra Rosa Luzia Lunardi 85 anni e l infermiera Adriana Silva da Costa Souza nella casa di cura Viva Bem a San Paolo del Brasile. L’immagine è stata realizzata il 5 agosto 2020 dal fotografo danese Mads Nissen: immortala la tenda dell’abbraccio . Come in molte altre parti del mondo anche in Brasile dove il presidente brasiliano Jair Bolsonaro aveva ignorato ogni avvertimento sulla gravità della pandemia e il pericolo rappresentato dal virus le case di cura hanno chiuso le porte ai visitatori impedendo a milioni di brasiliani di fare visita ai loro parenti anziani. Gli operatori delle case di cura hanno ricevuto l’ordine di ridurre al minimo il contatto fisico con i più vulnerabili. Al Viva Bem una semplice invenzione la tenda dell abbraccio ha permesso alle persone di abbracciarsi di nuovo. Il Brasile ha poi chiuso il 2020 con uno dei peggiori conteggi a livello mondiale: 7 7 milioni di casi riportati e 195.000 di morti per il modo in cui è stato affrontato il virus. Protagonisti dell’esposizione anche tre italiani. Il secondo riconoscimento più prestigioso del concorso il World Press Photo Story of the Year 2021 è andato per la prima volta a un italiano Antonio Faccilongo di Roma con un servizio per Getty Reportage dal titolo Habibi amore mio . Circa 4.200 palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane alcuni dei quali con condanne da 20 anni o più: se le visite coniugali sono negate e il contatto fisico è vietato fin dai primi anni 2000 i detenuti palestinesi che desiderano avere figli contrabbandano il loro sperma fuori dalla prigione nascondendolo per esempio nei regali agli altri figli. Habibi racconta proprio il coraggio e la perseveranza di queste persone sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complicati della storia moderna. Primo premio nella sezione Stories Spot News per Lorenzo Tugnoli di Ravenna dell’agenzia Contrasto che ha raccontato l esplosione causata da più di 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio ad alta densità che ha scosso Beirut in Libano il 4 agosto 2020: lo scoppio ha danneggiato o distrutto circa 6.000 edifici uccidendo almeno 190 persone ferendone altre 6.000 e lasciandone sfollate almeno 300.000. Gabriele Galimberti toscano originario della Val di Chiana con un reportage realizzato per National Geographic ha vinto il primo premio in Stories Portraits. Racconta per immagini un dato: secondo lo Small Arms Survey la metà di tutte le armi da fuoco possedute da privati cittadini nel mondo per scopi non militari si trova negli Stati Uniti. Il numero di armi da fuoco è superiore alla popolazione del Paese: 393 milioni di armi contro i 328 milioni di persone. La mostra è organizzata da CIME organizzazione pugliese nonch uno dei maggiori partner europei della Fondazione World Press Photo di Amsterdam e Fondazione Torino Musei.

 dal: 6 mag, 2021 al: 22 ago, 2021