Eventi
La Galleria Franco Noero ha il piacere di presentare dall’11 aprile all’11 maggio la quinta personale di Robert Mapplethorpe a Torino negli spazi di via Mottalciata e in collaborazione con The Robert Mapplethorpe Foundation. La mostra torinese coincide con una grande retrospettiva dedicata all’artista in corso dal prossimo 10 aprile fino al 6 gennaio 2026 presso Le Stanze della Fotografia di Venezia e a cura di Denis Curti. Poco oltre il centinaio le fotografie scelte sono del tutto inedite mai presentate nelle mostre precedenti in galleria. Nella stanza principale sono esposte immagini scattate negli anni ’80 un periodo in cui Mapplethorpe si misura e sperimenta in particolare le possibilità date dal lavoro in studio usando fondali neri creando immagini che restituiscono il fascino e il sapore del cinema degli anni ’30 ancora in bianco e nero ma corredato di sonoro restituendoci quel conturbante incantesimo fatto di attesa sorpresa sogno e mistero che si prova nel buio della sala cinematografica. I soggetti che siano umani o inanimati sono colti nell’espressiva fissità di un momento un minuscolo frammento di tempo che resta eternamente impresso su un fondo nero e quasi privo di luce e tramite la macchina fotografica rende quell’attimo unico e irripetibile. L’oscurità del fondo è piena di teatralità memore se possibile del barocco caravaggesco in cui l’apparizione di un’immagine si risolve in una liturgia inaspettatamente immota ferma nel tempo che desta stupore e pathos. Sono immagini sospese nel limbo di un eterno presente conscio però dell’esistenza costante di un inizio e di una fine. I soggetti variano da personaggi che sono stati suoi compagni di strada testimoni e attori come lui di un’epoca in cui la curiosità il rischio nell’esporsi personalmente e nello spingersi al di là dei limiti del conformismo e della convenzionalità era di rigore ai suoi amati fiori e alle torsioni del corpo che ne rivelano la sua massa fluida la potenza espressiva dei suoi muscoli tesi. Corpi lucidi patinati e scolpiti come marmo condividono la stessa ieraticità nelle pose dei ritratti di Patti Smith Lucinda Childs Laurie Anderson Jennifer Jakobson o Lisa Lyon ad esempio.
dal: 10 apr, 2025 al: 24 giu, 2025A dieci anni dalla scomparsa la Fondazione Accorsi Ometto rende omaggio attraverso una vasta retrospettiva a Carol Rama Torino 1918 2015 la grande artista torinese di fama internazionale premiata con il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2003. La mostra curata da Francesco Poli e Luca Motto presenta un’accurata selezione di un centinaio di opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private che documentano le principali tappe della ricerca dell’artista dagli anni Trenta ai primi anni Duemila. 8 le sezioni: si comincia dagli acquerelli della fine degli anni Trenta caratterizzati da una singolare libertà espressiva e da un’esplicita carica erotica. A questi si affianca la produzione espressionista degli anni Quaranta per proseguire con le ricerche di inizio anni Cinquanta che si avvicinano all’astrattismo di matrice concreta e che confluiscono nell’Informale. Segue la nota serie dei Bricolages prodotta dalla metà degli anni Sessanta con il collage di occhi di bambola siringhe pietre tappi in gomma e molto altro. Vi sono poi i lavori della fine degli anni Sessanta composti da smalti vernici nebulizzate e inserzioni di oggetti che rimandano alla condizione umana in piena Guerra Fredda. Si continua con le così dette Gomme degli anni Settanta dove l’artista propone quadri rinnovati con superfici monocrome bianche o nere su cui sono disposte porzioni di camere d’aria. Segue il ritorno a una rinnovata figurazione tipica degli anni Ottanta e Novanta con mondi popolati da figure umane angeli animali geometrie prospettive fantastiche. Si conclude infine con la produzione più recente realizzata tra gli anni Novanta e i primi Duemila in particolare quella legata alla vicenda del cosiddetto morbo della mucca pazza su cui l’artista costruisce una nuova serie di opere dal forte impatto.
dal: 7 apr, 2025 al: 14 lug, 2025Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino ospita dal 7 marzo al 29 giugno 2025 la mostra fotografica Professional Dreamers The photographer’s eye the psychologist’s gaze . Fotografi indipendenti che si dividono tra Parigi e Torino Tiziana e Gianni Baldizzone hanno esposto in Europa Giappone e Stati Uniti e da trent’anni si concentrano su progetti fotografici pluriennali di ricerca e approfondimento sulla condizione umana. Professional Dreamers progetto in progress approda al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano dopo quattro anni di ricerche e lavoro sul campo in collaborazione con Remigia Spagnolo psicologa autrice e docente a contratto che si è concentrata nel corso della sua carriera sul tema del sogno professionale. Siamo lieti di ospitare al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano la mostra fotografica Professional Dreamers’ un progetto che parla di coraggio trasformazione e autodeterminazione femminile. Il nostro Museo che narra nelle sue sale le storie di chi ha realizzato il sogno di unità e indipendenza del paese trova in questa esposizione un importante occasione per proseguire e attualizzare la riflessione sul valore dell’impegno personale. Le fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone accompagnate dai testi di Remigia Spagnolo rappresentano una testimonianza viva di come il sogno inteso come ricerca interiore e affermazione della propria identità possa essere motore di cambiamento e di evoluzione. In un momento in cui il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro continua a essere oggetto di dibattito e trasformazione questa mostra assume un valore particolarmente significativo hanno dichiarato la presidente del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano Luisa Papotti e il direttore Alessandro Bollo. Per quattro anni abbiamo lavorato insieme in una stretta commistione delle nostre rispettive discipline e in una continua interazione tra i nostri linguaggi e le nostre rispettive visioni. Da questa collaborazione è nata l’impostazione della mostra. Abbiamo scelto una narrazione non tradizionale: nel concetto che unisce fotografia e psicologia nei contenuti che affrontano il tema della valorizzazione del ruolo e dei talenti femminili entrando nella sfera intima delle aspirazioni interiori e nella forma che esplora il tema del sogno attraverso un binomio inedito: l’Occhio del fotografo e lo Sguardo dello psicologo. Il dialogo tra fotografia e psicologia è riproposto anche nell’allestimento del percorso espositivo in cui i due linguaggi fotografico e psicologico si sviluppano in parallelo su piani diversi proponendo un doppio punto di vista sul sogno professionale delle protagoniste della mostra hanno spiegato i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa Remigia Spagnolo.
dal: 6 mar, 2025 al: 1 lug, 2025Superati gli 81.000 visitatori per la mostra Berthe Morisot. Pittrice impressionista che prosegue con successo alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino fino a domenica 9 marzo. In occasione degli ultimi giorni di apertura giovedì 6 marzo e domenica 9 marzo la mostra resterà aperta fino alle ore 21:00 chiusura biglietteria ore 20:00 per consentire al pubblico di scoprire la storia e i capolavori di Berthe Morisot unica donna tra i fondatori del movimento impressionista. Inoltre per offrire un esperienza di visita ancora più coinvolgente giovedì 6 marzo sono previsti tre momenti musicali gratuiti in mostra alle ore 18:00 19:00 e 20:00 a cura del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino Classe di Arpa della prof.sa Patrizia Radici e di Musica da camera della Prof.sa Francesca Gosio. Michele Ruggieri Silvia Cavallotto violini Irene Dosio viola Chiara Boido violoncello Elisa Giordano flauto Dorian Zolfaroli clarinetto Francesco Cassone Emanuele Raviol e Leonardo Zaccarelli arpe Gabriele Manfredi chitarra Musica di Cesar Franck Alexandre Tanzman Maurice Ravel .
dal: 5 mar, 2025 al: 10 mar, 2025Attraverso l’esposizione di 270 cartoline illustrate la Palazzina di Caccia di Stupinigi racconta la storia italiana ed europea ripercorrendo le vicende umane politiche militari e dinastiche del periodo 1900 1915. Le immagini di Vittorio Emanuele III stampate sulle cartoline postali del Regno d’Italia raccontano i primi incontri con il presidente della Repubblica Francese Loubet Edoardo VII d’Inghilterra lo Zar di Russia Nicola II la guerra italo turca l’iconografia sabauda classica del tempo con le raffigurazioni del Re d’Italia nei suoi molteplici impegni istituzionali dalla propaganda postale austro tedesca che accomuna le immagini degli imperatori Francesco Giuseppe e Guglielmo II al profilo di Vittorio Emanuele III fino ad arrivare alla satira che colpirà il monarca sabaudo tra il 1914 ed i primi mesi del 1915 quando rifiutò di entrare in guerra accanto alle potenze della Triplice Alleanza alleate mai amate dallo stesso ed in seguito responsabili del primo grande conflitto mondiale della storia. La mostra I Savoia in cartolina dal 1900 al 1915 sarà esposta nel Corridoio di Levante della Palazzina di Caccia di Stupinigi dal 4 marzo al 6 aprile 2025.
dal: 3 mar, 2025 al: 7 apr, 2025Superati i 77.000 visitatori per la mostra Berthe Morisot. Pittrice impressionista che prosegue con successo alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino fino a domenica 9 marzo. In occasione degli ultimi giorni di apertura giovedì 6 marzo e appunto domenica 9 marzo la mostra resterà aperta fino alle ore 21 chiusura biglietteria ore 20:00 per consentire al pubblico di scoprire la storia e i capolavori di Berthe Morisot unica donna tra i fondatori del movimento impressionista. Inoltre per offrire un esperienza di visita ancora più coinvolgente giovedì 6 marzo sono previsti tre momenti musicali gratuiti in mostra alle ore 18:00 19:00 e 20:00 a cura del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino Classe di Arpa della Prof.ssa Patrizia Radici e di Musica da camera della Prof.ssa Francesca Gosio. Michele Ruggieri Silvia Cavallotto violini Irene Dosio viola Chiara Boido violoncello Elisa Giordano flauto Dorian Zolfaroli clarinetto Francesco Cassone Emanuele Raviol e Leonardo Zaccarelli arpe Gabriele Manfredi chitarra Musica di Cesar Franck Alexandre Tanzman Maurice Ravel . L’esposizione è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei GAM Torino e 24 ORE Cultura Gruppo 24 ORE a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin con il sostegno eccezionale del Mus e Marmottan Monet di Parigi istituzione che vanta la più grande raccolta di opere di Berthe Morisot da cui provengono importanti dipinti e realizzata grazie allo sponsor BPER Banca. La mostra illustra il legame di Morisot con la poetica del movimento e fa emergere il suo personalissimo timbro nel cogliere la labilità dell’attimo a simbolo della fragilità dell’esistenza capace di rappresentare con grazia gli elementi della natura e della realtà.
dal: 24 feb, 2025 al: 10 mar, 2025Si svolgerà giovedì 27 febbraio alle ore 11 al Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito Italiano Mastio della Cittadella a Torino la conferenza stampa di presentazione della mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure . La rassegna dedicata all’artista francese Paul Gauguin aprirà al pubblico il 1 marzo e resterà aperta sino al 29 giugno. L’esposizione prodotta da Navigare srl da una iniziativa di Ministero della Difesa Difesa Servizi S.p.A e che gode del patrocinio della Regione Piemonte e di Città di Torino è curata dal piemontese Vincenzo Sanfo. Collezioni private italiane francesi e belghe oltre a quanto proveniente da musei italiani e francesi per un totale di circa 160 opere compongono l’omaggio dedicato all’artista transalpino che con questa mostra torna a Torino dopo molti anni di assenza. Spiccano tra le opere esposte le 23 preziose xilografie del Diario di Noa Noa 1893 94 scritto dall’artista durante il suo primo soggiorno nella Polinesia francese mentre disegni litografie e due opere attribuite a Gauguin: l’olio su tela Femme de Tahiti 1891 e l’acquerello Paysage Tahitien completano l’esposizione. Quarantacinque opere tra disegni incisioni e dipinti realizzate da 13 nomi illustri dell’arte francese dell 800 tra le quali spiccano quelle di van Gogh Millet e Bernard arricchiscono la mostra.
dal: 17 feb, 2025 al: 23 mar, 2025Dopo le mostre dedicate a due grandi maestri della fotografia italiana e internazionale come Tina Modotti e Mimmo Jodice dal 14 febbraio 2025 con Henri Cartier Bresson e l’Italia e Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932 1990 Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino inaugura il programma espositivo del 2025. A cura di Cl ment Ch roux e Walter Guadagnini e accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore Henri Cartier Bresson e l’Italia è una mostra scandita cronologicamente dai viaggi di Cartier Bresson attraverso la penisola da Nord a Sud dall’effervescenza e profondità che il paesaggio soprattutto umano del nostro Paese è stato in grado di trasmettere al fotografo definito l’occhio del secolo e dalla ricchezza delle testimonianze editoriali capaci di raccontare tra giornali riviste e libri le tappe del rapporto tra il Maestro e l’Italia. Realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier Bresson di Parigi l’esposizione si focalizza sui momenti cruciali della carriera del fotografo a partire dagli anni Trenta: è proprio nel corso di questo primo viaggio che l’ancora giovanissimo artista acquisisce nuove consapevolezze sulla sua carriera e definisce la cifra stilistica che lo renderà riconoscibile in tutto il mondo. Sempre dal 14 febbraio 2025 la Project Room di Camera ospita l’esposizione Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932 1990. L’importante fotografo torinese Torino 1915 2008 inizia ad approcciarsi al mezzo fotografico ad appena 13 anni seguendo le orme del padre titolare dell’atelier di Fotografia Artistica e Industriale e diventa molto presto socio della Società Fotografica Subalpina. Negli anni tra le due guerre le fotografie di Moncalvo iniziano ad apparire su importanti riviste di settore e il fotografo diventa uno dei primi in Italia a produrre stampe professionali a colori. La mostra di CAMERA raccoglie 60 stampe vintage provenienti dall’Archivio Riccardo Moncalvo e da collezioni private in bianco e nero e a colori che ripercorrono quasi 60 anni di storia.
dal: 13 feb, 2025 al: 23 mar, 2025Il Museo Nazionale dell’Automobile presenta in Project Room fino al 18 maggio la mostra C ART. L’arte di giocare con l’automobile . L’esposizione realizzata da Robert Ku mirowski e curata da Guido Costa e Davide Lorenzone consiste in una installazione ambientale nella quale l’artista polacco esponendo automobili giocattolo e vetturette provenienti da diverse collezioni e musei italiani crea un dialogo inedito tra arte e memoria storica automobilistica. L’opera risultato di un intenso lavoro di co progettazione e collaborazione tra Ku mirowski i collezionisti e lo staff museale è una carta bianca concessa all’artista che è intervenuto nello spazio creando una ricostruzione immaginaria dello spirito del collezionista di automodelli. Il suo è quasi un lavoro da archeologo capace di ridare vita ad oggetti morti ricomponendoli in contesti ad essi alieni ricreandoli. La materia prima sulla quale opera è povera poverissima ma carica di vita e di storia: storia del lavoro della sapienza artigiana della tecnologia e della scienza della creatività popolare e del collezionismo Guido Costa curatore . Il visitatore è accolto in un ambiente volutamente eccentrico e disordinato: un eccesso di modelli incompleti strumenti consunti e macchinari quasi dimenticati. Vecchie reti metalliche sostituiscono le tradizionali scaffalature evocando l’atmosfera di una officina caotica di un bizzarro collezionista. Il percorso si sviluppa gradualmente verso l’idea di esposizione perfetta. Gli oggetti trovano ordine senso e celebrano il passaggio dall’infanzia a una forma di collezionismo maturo e consapevole. In questa trasformazione si è immersi in una riflessione sulla memoria e sul significato dell’automobile come oggetto di culto. Da un accumulo appassionato e compulsivo tipico dell’età infantile a una sistematizzazione ordinata dei pezzi collezionati: la mostra esplora l’evoluzione del collezionista e del valore affettivo degli esemplari di cui va alla ricerca con dedizione.
dal: 3 feb, 2025 al: 18 mag, 2025Prime anticipazioni sulla seconda edizione di Exposed Torino Foto Festival dal 16 aprile al 2 giugno 2025. Dodici mostre tra personali e collettive 16 artisti provenienti da 12 paesi Italia Germania Regno Unito Svizzera Stati Uniti Taiwan Hong Kong Bolivia Repubblica Democratica del Congo Zimbabwe Sud Africa e Palestina 7 prestigiose sedi espositive Accademia Albertina di Belle Arti Archivio di Stato Camera Centro Italiano per la fotografia Gallerie d’Italia Torino GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea OGR Torino e Palazzo Carignano : questi in sintesi i numeri di Exposed Torino Foto Festival che presenta una panoramica internazionale delle ultime tendenze della fotografia contemporanea. Beneath the Surface è il tema della seconda edizione del Festival organizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino sotto la guida dei direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale e promosso da Città di Torino Regione Piemonte Camera di commercio di Torino Intesa Sanpaolo Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. L internazionalità è il cuore pulsante di Exposed Foto Festival Torino un tratto che si riflette sia nella selezione degli artisti coinvolti provenienti da contesti e culture diverse sia nelle tematiche affrontate che esplorano questioni globali. In questo senso EXPOSED non è solo un festival ma anche un motore di nuove idee un luogo in cui far incontrare visioni artistiche e riflessioni critiche che trascendono i confini geografici per affrontare le sfide del nostro tempo con uno sguardo creativo e inclusivo hanno dichiarato i direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale.
dal: 3 feb, 2025 al: 3 giu, 2025