Vivi Torino

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Eventi

Mostre “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” in arrivo a Torino

“Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” in arrivo a Torino

La mostra sarà inaugurata al Mastio della Cittadella il prossimo 27 febbraio


Si svolgerà giovedì 27 febbraio alle ore 11 al Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito Italiano Mastio della Cittadella a Torino la conferenza stampa di presentazione della mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure . La rassegna dedicata all’artista francese Paul Gauguin aprirà al pubblico il 1 marzo e resterà aperta sino al 29 giugno. L’esposizione prodotta da Navigare srl da una iniziativa di Ministero della Difesa Difesa Servizi S.p.A e che gode del patrocinio della Regione Piemonte e di Città di Torino è curata dal piemontese Vincenzo Sanfo. Collezioni private italiane francesi e belghe oltre a quanto proveniente da musei italiani e francesi per un totale di circa 160 opere compongono l’omaggio dedicato all’artista transalpino che con questa mostra torna a Torino dopo molti anni di assenza. Spiccano tra le opere esposte le 23 preziose xilografie del Diario di Noa Noa 1893 94 scritto dall’artista durante il suo primo soggiorno nella Polinesia francese mentre disegni litografie e due opere attribuite a Gauguin: l’olio su tela Femme de Tahiti 1891 e l’acquerello Paysage Tahitien completano l’esposizione. Quarantacinque opere tra disegni incisioni e dipinti realizzate da 13 nomi illustri dell’arte francese dell 800 tra le quali spiccano quelle di van Gogh Millet e Bernard arricchiscono la mostra.

 dal: 17 feb, 2025 al: 23 mar, 2025
Mostre San Valentino fa rima con fotografia: ecco le mostre su Henri Cartier-Bresson e Riccardo Moncalvo

San Valentino fa rima con fotografia: ecco le mostre su Henri Cartier-Bresson e Riccardo Moncalvo

Camera inaugura la sua doppia esposizione proprio il 14 febbraio. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati


Dopo le mostre dedicate a due grandi maestri della fotografia italiana e internazionale come Tina Modotti e Mimmo Jodice dal 14 febbraio 2025 con Henri Cartier Bresson e l’Italia e Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932 1990 Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino inaugura il programma espositivo del 2025. A cura di Cl ment Ch roux e Walter Guadagnini e accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore Henri Cartier Bresson e l’Italia è una mostra scandita cronologicamente dai viaggi di Cartier Bresson attraverso la penisola da Nord a Sud dall’effervescenza e profondità che il paesaggio soprattutto umano del nostro Paese è stato in grado di trasmettere al fotografo definito l’occhio del secolo e dalla ricchezza delle testimonianze editoriali capaci di raccontare tra giornali riviste e libri le tappe del rapporto tra il Maestro e l’Italia. Realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier Bresson di Parigi l’esposizione si focalizza sui momenti cruciali della carriera del fotografo a partire dagli anni Trenta: è proprio nel corso di questo primo viaggio che l’ancora giovanissimo artista acquisisce nuove consapevolezze sulla sua carriera e definisce la cifra stilistica che lo renderà riconoscibile in tutto il mondo. Sempre dal 14 febbraio 2025 la Project Room di Camera ospita l’esposizione Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932 1990. L’importante fotografo torinese Torino 1915 2008 inizia ad approcciarsi al mezzo fotografico ad appena 13 anni seguendo le orme del padre titolare dell’atelier di Fotografia Artistica e Industriale e diventa molto presto socio della Società Fotografica Subalpina. Negli anni tra le due guerre le fotografie di Moncalvo iniziano ad apparire su importanti riviste di settore e il fotografo diventa uno dei primi in Italia a produrre stampe professionali a colori. La mostra di CAMERA raccoglie 60 stampe vintage provenienti dall’Archivio Riccardo Moncalvo e da collezioni private in bianco e nero e a colori che ripercorrono quasi 60 anni di storia.

 dal: 13 feb, 2025 al: 23 mar, 2025
Mostre Al Mauto c’è la mostra “C/ART. L’arte di giocare con l’automobile” di Robert Kuśmirowski

Al Mauto c’è la mostra “C/ART. L’arte di giocare con l’automobile” di Robert Kuśmirowski

Il visitatore di corso Unità d’Italia è accolto in un ambiente volutamente eccentrico e disordinato


Il Museo Nazionale dell’Automobile presenta in Project Room fino al 18 maggio la mostra C ART. L’arte di giocare con l’automobile . L’esposizione realizzata da Robert Ku mirowski e curata da Guido Costa e Davide Lorenzone consiste in una installazione ambientale nella quale l’artista polacco esponendo automobili giocattolo e vetturette provenienti da diverse collezioni e musei italiani crea un dialogo inedito tra arte e memoria storica automobilistica. L’opera risultato di un intenso lavoro di co progettazione e collaborazione tra Ku mirowski i collezionisti e lo staff museale è una carta bianca concessa all’artista che è intervenuto nello spazio creando una ricostruzione immaginaria dello spirito del collezionista di automodelli. Il suo è quasi un lavoro da archeologo capace di ridare vita ad oggetti morti ricomponendoli in contesti ad essi alieni ricreandoli. La materia prima sulla quale opera è povera poverissima ma carica di vita e di storia: storia del lavoro della sapienza artigiana della tecnologia e della scienza della creatività popolare e del collezionismo Guido Costa curatore . Il visitatore è accolto in un ambiente volutamente eccentrico e disordinato: un eccesso di modelli incompleti strumenti consunti e macchinari quasi dimenticati. Vecchie reti metalliche sostituiscono le tradizionali scaffalature evocando l’atmosfera di una officina caotica di un bizzarro collezionista. Il percorso si sviluppa gradualmente verso l’idea di esposizione perfetta. Gli oggetti trovano ordine senso e celebrano il passaggio dall’infanzia a una forma di collezionismo maturo e consapevole. In questa trasformazione si è immersi in una riflessione sulla memoria e sul significato dell’automobile come oggetto di culto. Da un accumulo appassionato e compulsivo tipico dell’età infantile a una sistematizzazione ordinata dei pezzi collezionati: la mostra esplora l’evoluzione del collezionista e del valore affettivo degli esemplari di cui va alla ricerca con dedizione.

 dal: 3 feb, 2025 al: 18 mag, 2025
Mostre Exposed Torino Foto Festival torna in città dal 16 aprile al 2 giugno 2025

Exposed Torino Foto Festival torna in città dal 16 aprile al 2 giugno 2025

Il programma: 12 mostre, 16 artisti da tutto il mondo e 7 sedi protagoniste


Prime anticipazioni sulla seconda edizione di Exposed Torino Foto Festival dal 16 aprile al 2 giugno 2025. Dodici mostre tra personali e collettive 16 artisti provenienti da 12 paesi Italia Germania Regno Unito Svizzera Stati Uniti Taiwan Hong Kong Bolivia Repubblica Democratica del Congo Zimbabwe Sud Africa e Palestina 7 prestigiose sedi espositive Accademia Albertina di Belle Arti Archivio di Stato Camera Centro Italiano per la fotografia Gallerie d’Italia Torino GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea OGR Torino e Palazzo Carignano : questi in sintesi i numeri di Exposed Torino Foto Festival che presenta una panoramica internazionale delle ultime tendenze della fotografia contemporanea. Beneath the Surface è il tema della seconda edizione del Festival organizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino sotto la guida dei direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale e promosso da Città di Torino Regione Piemonte Camera di commercio di Torino Intesa Sanpaolo Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. L internazionalità è il cuore pulsante di Exposed Foto Festival Torino un tratto che si riflette sia nella selezione degli artisti coinvolti provenienti da contesti e culture diverse sia nelle tematiche affrontate che esplorano questioni globali. In questo senso EXPOSED non è solo un festival ma anche un motore di nuove idee un luogo in cui far incontrare visioni artistiche e riflessioni critiche che trascendono i confini geografici per affrontare le sfide del nostro tempo con uno sguardo creativo e inclusivo hanno dichiarato i direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale.

 dal: 3 feb, 2025 al: 3 giu, 2025
Mostre La grande arte di Emilio Vedova al Forte di Bard: “Questa è pittura”

La grande arte di Emilio Vedova al Forte di Bard: “Questa è pittura”

L’evento, a cura di Gabriella Belli, in programma dal 30 novembre al 2 giugno


La potenza del gesto e del segno della pittura di Emilio Vedova Venezia 1919 2006 sono al centro della mostra Questa è pittura allestita al Forte di Bard dal 30 novembre 2024 al 2 giugno 2025. Il progetto curato da Gabriella Belli vuole presentare l’opera di Vedova nella sua valenza pittorica sfuggendo da ogni tentazione di lettura dettagliatamente storica o socio politica per indirizzare lo sguardo verso l’eccellenza della sua pittura che sempre stupisce per la folgorazione del colore e la vitalità della sua materia espressione tra le più alte dell’Informale europeo. Emilio Vedova è stato uno degli artisti d’avanguardia più influenti del 900. Libero dissidente curioso e ribelle ha tradotto nelle sue opere il suo impegno civile. Un intreccio per certi aspetti indissolubile che restituisce il profilo di un artista di altissimo talento e nello stesso tempo di una rara capacità d’essere dentro il farsi della storia. La mostra presenta 31 grandi dipinti e 22 opere su carta dell’artista in un progetto promosso da Associazione Forte di Bard in collaborazione con 24 Ore Cultura e Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.

 dal: 18 nov, 2024 al: 3 giu, 2025
Mostre Buon compleanno “Ghostbusters”, l’omaggio del Museo Nazionale del Cinema

Buon compleanno “Ghostbusters”, l’omaggio del Museo Nazionale del Cinema

Sabato 16 novembre gli iconici acchiappafantasmi accoglieranno il pubblico della Mole


Sabato 16 novembre 2024 in occasione del 40 anniversario dall’uscita del film cult Ghostbusters il Museo Nazionale del Cinema propone un’esperienza unica e immersiva dedicata al celebre film. Dalle ore 15 alle 18 30 gli iconici acchiappafantasmi accoglieranno il pubblico del museo all’interno della mostra Movie Icons offrendo un percorso interattivo in cui grandi e piccoli potranno rivivere le scene più famose del film. Con la collaborazione dell’Associazione MATI Marvel Avengers Team Italia i visitatori potranno mettere alla prova le proprie capacità psichiche e percettive armandosi di strumenti tipici dei Ghostbusters dalla ghost trap allo zaino protonico per esplorare le sale del museo alla ricerca di spiriti e fantasmi. L’attività è inclusa nel biglietto aperta a tutte le età senza necessità di prenotazione.

 dal: 15 nov, 2024 al: 11 dic, 2024
Mostre Giorgio De Chirico torna al Museo Accorsi Ometto dall’8 novembre

Giorgio De Chirico torna al Museo Accorsi Ometto dall’8 novembre

Sono oltre 70 le opere esposte tra cui una cinquantina di dipinti e disegni su carta


Dopo la mostra PARIGI ERA VIVA. DE CHIRICO SAVINIO E LES ITALIENS DE PARIS 1928 1933 Giorgio de Chirico torna a essere protagonista di una esposizione presso il Museo Accorsi Ometto di Torino dall’8 novembre al 2 marzo. L’occasione nasce dal centenario del Surrealismo 1924 2024 segnato nell’ottobre del 1924 dalla pubblicazione del Manifeste du surr alisme del critico francese Andr Breton. Prendendo in esame uno specifico arco temporale che va dal 1921 al 1928 la mostra curata da Victoria Noel Johnson è la prima a porre l’attenzione sugli eventi intorno al 1924 anno cruciale per la fondazione del movimento francese del quale il pittore italiano è considerato dallo stesso Breton il precursore. L’esposizione intende quindi evidenziare l’importanza del ruolo del pittore italiano nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo nonch analizzare il suo complicato rapporto con Andr Breton il fondatore del movimento con il poeta francese Paul luard e sua moglie Gala che poi sposò Salvador Dalì . Sono oltre 70 le opere esposte tra cui una cinquantina di dipinti e disegni su carta di Giorgio de Chirico affiancate a una ventina di ritratti degli artisti poeti e scrittori surrealisti fotografati da Man Ray e Lee Miller tutte provenienti da collezioni private o da importanti musei ed istituzioni come la GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma il MART Museo d’Arte Moderna di Rovereto e Trento di Trento l’Unicredit Art Collection di Milano la Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano la Casa Museo Rodolfo Siviero di Firenze il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese di Roma l’Istituto Matteucci di Viareggio la Bibliotheca Hertziana Istituto Max Planck di Roma il Mus e d’art et d’histoire Paul luard Saint Denis e il Lee Miller Archives dell’East Sussex UK. Grazie al prestigioso prestito della Bibliothèque litt raire Jacques Doucet di Parigi verrà inoltre esposto per la prima volta il carteggio de Chirico Breton 1921 1925 inclusa la lettera del 1924 finora poco conosciuta in cui l’artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un’opera del periodo metafisico quella de Le muse inquietanti del 1918.

 dal: 8 nov, 2024 al: 8 gen, 2025
Mostre “Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura” al Castello di Rivoli

“Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura” al Castello di Rivoli

La mostra è ideata e pensata appositamente per lo spazio della Manica Lunga


Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta Mutual Aid Arte in collaborazione con la natura il grande progetto espositivo dedicato alla visione multispecie a cura di Francesco Manacorda e Marianna Vecellio che apre al pubblico da giovedì 31 ottobre 2024 a domenica 23 marzo 2025. La mostra ideata appositamente per lo spazio della Manica Lunga esplora il concetto di mutuo appoggio approfondendo la collaborazione creativa tra esseri umani e natura in un’inedita riflessione restituita al pubblico attraverso le esperienze di oltre venti artisti e i loro collaboratori non umani che hanno affrontato il tema dagli anni Sessanta a oggi: Maria Thereza Alves Michel Blazy Bianca Bondi Guillaume Bouisset Andrea Caretto Raffaella Spagna Castor fiber Agnes Denes Hubert Duprat Echinoidea Fraxinus Henrik H kansson Halobacterium Heliconius doris Helix pomatia Tamara Henderson Hypolimnas bolina Aki Inomata Renato Leotta Lumbricus terrestris Nicholas Mangan Yiannis Maniatakos Myscelia cyaniris Nour Mobarak Morpho Menelaus Nephila senegalensis Nerium oleander Precious Okoyomon Plankton Giuseppe Penone Tom s Saraceno Robert Smithson Vivian Suter Trametes versicolor Trichoptera Natsuko Uchino e altri. Il titolo della mostra trae origine dalle tesi del filosofo russo P tr Kropotkin 1842 1921 sintetizzate nel suo saggio Il mutuo appoggio. Un fattore dell’evoluzione. In opposizione alle teorie del contemporaneo Charles Darwin che vedeva nella competizione l’innesco fondamentale all’evoluzione Kropotkin ipotizza che in uno scenario instabile e con risorse limitate la migliore opzione di sopravvivenza sia la collaborazione tra specie. Il mutuo appoggio tra i diversi elementi in gioco diviene quindi il fattore chiave dell’evoluzione e il cuore pulsante della mostra che si sviluppa negli spazi del Castello di Rivoli dove ogni opera presentata è completata o co realizzata grazie al contributo di elementi o agenti non umani.

 dal: 31 ott, 2024 al: 23 mar, 2024
Mostre Ecco il ritratto dei “tennisti” Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia

Ecco il ritratto dei “tennisti” Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia

L’esposizione alle Palazzina di Caccia di Stupinigi dal 9 al 17 novembre in occasione delle Atp


Dopo l’esposizione alla mostra Le d fis du corps all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per Passion Olimpiques 2024 torna il ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia nel percorso museale della Palazzina di Caccia di Stupinigi dal 9 al 17 novembre in occasione delle ATP Finals di Torino. L’opera è uno dei rari casi che documenta l’importanza del gioco nella formazione dei piccoli principi. Il gioco della pallacorda jeu de paume in Francia antenato del tennis viene adottato presso le corti europee nei primi passi della formazione dei piccoli principi. L’esercizio corporale è infatti ritenuto fondamentale per la costruzione del valore militare e le attività atletiche tra cui i giochi con la palla che si affiancano ai tradizionali apprendimenti dell’arte equestre e del maneggio delle armi. L uso della palla ha un doppio valore pedagogico: è esercizio fisico per la sanità del corpo unito alla prontezza della mente destrezza ed è anche svago lecito sotto il profilo morale perch insegna ad elaborare strategie e a rispettare le regole. Il dipinto ritrae due dei figli del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia: Francesco Giacinto nato nel 1632 e morto nel 1638 e il fratello minore Carlo Emanuele nato nel 1634. I due bambini posano accanto a un seggiolone rosso e mostrano i loro passatempi preferiti: il più grande una pallina e racchetta da pallacorda che si può considerare l’antenata del tennis e il più giovane un uccellino legato con una cordicella. La racchetta cordata non è solo un giocattolo ma è uno strumento da impiegare per l apprendimento di gesti che gioveranno al coordinamento dei movimenti e alla destrezza del tiro. Il dipinto non fa parte del percorso museale ma viene eccezionalmente esposto dal 9 al 17 novembre in occasione delle ATP Finals. L’esposizione precedente oltre a quella di Parigi risale al 2022 per la mostra Tenez! Tennis dedicata al gioco e alle sue rappresentazioni dal Medioevo alla contemporaneità curata da Alessandra Castellani Torta dell’Accademia di Sant’Uberto.

 dal: 31 ott, 2024 al: 19 nov, 2024
Mostre Gallerie d’Italia presenta Oltretempo: omaggio ai cento anni dei gioielli Damiani

Gallerie d’Italia presenta Oltretempo: omaggio ai cento anni dei gioielli Damiani

L’installazione è stata realizzata dai giovani designer dello IED Torino


Nella preziosa cornice delle Gallerie d Italia di Torino IED Torino presenta Oltretempo un esplorazione innovativa del mondo Damiani attraverso lo sguardo dei giovani designer laureati in Design del Gioiello e Accessori. Un omaggio alla Maison di alta gioielleria nell’anno del suo centenario nota nel mondo per le sue raffinate creazioni Made in Italy un occasione per celebrare la tradizione e guardare al futuro da una prospettiva diversa. Otto progetti di tesi danno vita ad una installazione dove i gioielli re interpretano in chiave contemporanea i valori e l eccellenza artigianale del brand. Ogni creazione è un esplorazione senza limiti di forme materiali e significati nata dalla contaminazione tra l audacia creativa delle giovani generazioni e l heritage della storica azienda valenzana. Il risultato è una capsule in cui l essenza di Damiani rivive e si amplifica invitando a immaginare il gioiello come un opera in continua evoluzione capace di catturare lo spirito del tempo e trascenderlo. La collaborazione tra IED Torino e Damiani ha previsto un anno di intenso lavoro congiunto dove gli studenti guidati dalla coordinatrice Daniela Bulgarelli insieme al relatore di tesi e designer Samuele Armellin hanno potuto esplorare e approfondire l identità stilistica e produttiva dell’azienda ma anche le potenzialità e le sfide del settore nel prossimo decennio con l’obiettivo di rispondere a una domanda: come si evolverà domani il Gioiello Damiani? Dall’incontro è nata una sinergia perfetta tra formazione accademica e impresa per scrivere insieme una nuova pagina nella ricerca dello stile: un terreno di sperimentazione frutto di un impegno condiviso per preservare valorizzare e rinnovare quel distintivo marchio del Made in Italy di cui la Maison è ambasciatrice nel mondo. Siamo molto felici di aver preso parte a questa collaborazione con IED Torino. In questi cento anni tre generazioni della nostra famiglia si sono succedute con un unico obiettivo nel cuore: custodire proteggere e tramandare un patrimonio inestimabile di esperienze e savoir faire. Un’eredità e una tradizione che vogliamo proiettare al futuro in quest’ottica il dialogo e il confronto con le nuove generazioni è fondamentale. Ormai da diversi anni investiamo anche in modo diretto nella formazione dei nuovi talenti attraverso la Damiani Academy che è nata con lo scopo di fornire gratuitamente una formazione sul campo a tutti coloro che hanno la passione per il gioiello commenta Giorgio Grassi Damiani Vicepresidente del Gruppo Damiani. Lavorare con Damiani è stata un opportunità eccezionale per i nostri studenti dichiara Paola Zini Direttrice di IED Torino . Confrontare le loro idee innovative con la maestria artigianale di una Maison che rappresenta l’eccellenza è un esperienza formativa di grande valore che non solo arricchisce il loro percorso accademico ma li proietta nel mondo del lavoro con competenze altamente specializzate e una rete di contatti di prim ordine. L’altissimo tasso di inserimento professionale a un anno dalla laurea testimonia l’efficacia di un modello didattico che vede nell’integrazione di contenuti ed esperienza sul campo la via per preparare i nostri studenti a diventare i protagonisti del futuro del gioiello . In classe e in laboratorio la teoria si è confrontata con la pratica e la creatività con l artigianalità per arrivare alla prototipazione di 18 gioielli: ogni proposta si è distinta per la sua capacità di reinventare in modo originale e creativo i valori e la filosofia del marchio offrendo al contempo soluzioni capaci di incontrare le esigenze e i desideri dei consumatori. Damianissima e Belle poque sono alcune delle iconiche collezioni di Damiani da cui gli studenti hanno preso ispirazione per restituirne una propria interpretazione arricchita di riferimenti all’arte all’architettura ed esperienze personali.

 dal: 30 ott, 2024 al: 30 dic, 2024