Si inizia il 24 gennaio con “Il Barbiere di Siviglia”, anteprima il 18 novembre di Riccardo Muti con il “Don Giovanni"
Il 2023 è un anno particolarmente significativo per il Teatro Regio poiché il 10 aprile ricorre il cinquantesimo anniversario della sua ricostruzione e i 283 anni dalla sua fondazione. Sarà occasione di festa e di celebrazione per il Teatro e la Città.
La Stagione d’Opera inizia a gennaio e si chiude a giugno – per poter poi riprendere, dalla Stagione successiva, la cadenza classica autunno/estate – e può contare su un palcoscenico completamente rinnovato, tra i più tecnologici d’Europa, grazie agli importanti lavori sulla meccanica di scena appena conclusi. Si tratta di un cartellone operistico straordinariamente concentrato, che affonda le radici nella tradizione italiana e guarda alle migliori produzioni europee, un ponte tra la storia passata e quella futura del Regio, un ponte tra Torino e l’Europa. In scena: un nuovo allestimento de La figlia del reggimento, due spettacoli per la prima volta a Torino, Il barbiere di Siviglia e Il flauto magico, che provengono da Paesi dall’importante tradizione lirica come la Francia e la Germania; e due produzioni emblematiche dell’immenso repertorio del Regio quali Aida e Madama Butterfly. La stagione si aprirà il 24 gennaio con Il Barbiere di Siviglia, cui seguiranno l'Aida, Il Flauto Magico e Madama Butterfly. L’8 e 9 gennaio ci sarà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, opera simbolo del repertorio italiano, dà l’avvio alla Stagione de I Concerti dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio e della Filarmonica TRT. Ma, in attesa del 2023, è già caccia al biglietto per il Don Giovanni, diretto da Chiara Muti per la direzione del Coro e dell'Orchestra del Regio di Riccardo Muti, in programma dal 18 al 26 novembre.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm