Sabato 30 gennaio su Raiuno in onda il docufilm “Questo è un uomo”, girato la scorsa estate sotto la Mole
Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria ricordando ciò che avvenne nel 1945, ossia, la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz che diede fine alle persecuzioni contri gli ebrei. Ciò che avvenne in quegli anni terribili è riportato nelle parole di Primo Levi, testimonianze vive e che rimarranno eterne attraverso le pagine di “Se questo è un uomo". Allo scrittore torinese, morto suicida l'11 aprile del 1987, è stato dedicato praticamente tutto il mese di gennaio attraverso gli incontri online del Circolo dei lettori e, soprattutto, la messa in onda sabato 30 gennaio su Raiuno del docufilm “Questo è un uomo”, girato la scorsa estate sotto la Mole. Primo Levi rivive come una star alla quale, però, la vita ha riservato un destino beffardo, tremendo e portatore di dolori incurabili. Tanto da toccare da vicino, ancora oggi, i sentimenti di quanti conoscono la sua storia. Il Turinista ha visto in questi ultimi giorni aggirarsi sempre più numerosi i visitatori sotto la sua casa di corso Re Umberto 75, la stessa in cui Levi si suicidò gettandosi nella tromba delle scale. La verità è lì, racchiusa in quell'angolo meta di curiosi, spesso giovani, assetati di sapere e amanti della storia. Di una storia che si speri non si ripeta mai più.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm