Lo spettacolo in scena al Teatro Erba, l'attore ha dovuto anche imparare il piemontese
Piero Nuti, 93 anni e non sentirli in nome dell'amore per il teatro. Al punto che, genovese fino all'osso, si è messo anche a studiare il piemontese pur di portare sul palcoscenico la sua ultima sfida, ossia, “Don Felice Cavagna”, cavallo di battaglia di Erminio Macario in questi giorni in scena al Teatro Erba di corso Moncalieri per la rassegna Finestre sul Po di Alfredo Testoni, Giorgio Molino, Angelo Ciciriello, per la regia di Simone Moretto. Ma cosa significa per Nuti andare in scena con oltre 90 primavere alle spalle? “Direi che sono allenato - scherza - il teatro è la mia vita sono abituato a ripetere i testi, non potrei non stare sul palcoscenico". E ancora: “Con la discrezione che lo distingue - spiega, invece, Mesturino -, ecco Piero calarsi nel dolce e arguto personaggio di Don Cavagna, per entrare nel quale si è perfino impegnato a imparare il piemontese, ricamando le sue battute di parlate, proverbi ed espressioni che faranno la gioia di quei piemontesi doc che ci chiedono regolarmente proposte dialettali".
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm