Viaggio nel magico mondo del cinema realizzato in Lungo Dora Colletta dal noto pubblicitario
Ecco cosa ha scovato il Turinista andando a visitare la Giorgio Risi, ossia la più importante agenzia di produzione e post produzione del Piemonte con sede in Lungo Dora Colletta, 95. Si tratta di un mini museo del cinema realizzato grazie alla passione del fondatore dell’azienda, Giorgio Risi, per la settima arte e per il collezionismo in generale, allestito lungo il corridoio che mette in collegamento il grande foyer dell’agenzia con gli studi e gli uffici tecnici. E’ qui che il visitatore si può immergere nel fantastico universo delle saghe di “007”, di “Matrix”, di “Fantozzi, di “Indiana Jones” per concludere con “Kill Bill” e la Walk of Fame” riportante il nome di ognuno dei collaboratori dell’agenzia. E presto toccherà a “Harry Potter”. “Il cinema italiano è nato a Torino alla fine del 1800 e non a Roma. Cinecittà è nata nel 1937 quando Torino aveva già realizzato quasi un centinaio di film. In questa città è nata una vera e propria industria cinematografica con una quindicina di studi e un numero considerevole di addetti ai lavori – commenta Risi -. Nel 1914 a Torino è stato girato Cabiria di Giovanni Pastrone, il primo colossal della storia del cinema mondiale. Cinecittà diede seguito alla storia del cinema solo negli anni successivi. Ecco perché non potevo non fare qualcosa per il cinema. Questo spazio, inoltre, vuole essere un regalo per i miei collaboratori che devono vedere nell’azienda in cui ogni giorno lavorano anche un luogo di confort, relax e, perché no, divertimento”. Frutto della passione e della professionalità di Giorgio Risi (tra l’altro laureato in Architettura) e del suo staff, ogni sezione del percorso è stata realizzata con materiale ricercatissimo, assolutamente originale. Si parte così da “007” e quindi dalle locandine e dagli spezzoni dei 23 film che si ripetono ininterrottamente, così come le sigle montate dai tecnici dell’azienda in un unico video. In mostra anche la storica pistola di James Bond, la Walter PPK, ovviamente originale. Non solo video e oggetti di scena, per ogni saga è presente anche una parte audio grazie alla quale, schiacciando semplicemente un bottone, è possibile riascoltare colonne sonore e frasi cult da “Mi chiamo Bond, James Bond” alle freddure del Ragionier Fantozzi. Ricchissima, in questo caso la parte di manifesti e locandine originali. L’avventura continua con “Matrix”, con la ricostruzione della grotta di “Indiana Jones” per concludersi con l’universo in giallo di “Kill Bill”, una sezione dove, oltre a manifesti e abiti originali, si può ammirare la Katana originale di Hattori Hanzo: “Non quella usata nel film – specifica Risi – ma identica poiché realizzata dagli stessi maestri giapponesi a cui si è rivolto Quentin Tarantino”.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm