Appuntamento al Teatro Erba, il meraviglioso testo vinse il Pulitzer nel 1956
Dopo il grande successo della Locandiera nell’edizione Torino Spettacoli, arriva al Teatro Erba di Torino, dal 2 al 4 febbraio, un altro atteso appuntamento di prosa: “Il diario di Anne Frank”, prodotto da Teatro Belli e Società per attori. E’ un’opportunità preziosa quella di veder rappresentato questo dramma teatrale, tratto da Il Diario di Anne Frank e Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1956, perché da tempo mancava in Italia. Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio dalle principali istituzioni ebraiche: UCEI – Unione della Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo della Shoah, Centro Ebraico Italiano “G. E. V. Pitigliani”, l'Associazione Progetto Memoria, l'Associazione Figli della Shoah e il MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. L’adattamento teatrale è di Frances Goodrich e Albert Hackett (traduzione Alessandra Serra e Paolo Collo). La regia è di Carlo Emilio Lerici.
Ecco il cast completo, in ordine di apparizione: Roberto Attias, Greta Bonetti, Angelica Accarino, Francesca Bianco, Francesca Buttarazzi, Vinicio Argirò, Tonino Tosto, Susy Sergiacomo, Germano Rubbi e Roberto Baldassari. Le scene sono firmate da Vito Giuseppe Zito e i costumi da Annalisa Di Piero (sartoria Farani). I brani tradizionali ebraici sono cantati da Eleonora Tosto.
Come ha scritto Liliana Segre, in una lettera indirizzata alla Compagnia in occasione del nuovo allestimento: “Tempi come i nostri purtroppo hanno ancora bisogno di eroi. Fantasmi e incubi del passato infatti non sono mai definitivamente debellati e anzi rischiano di riproporsi in forme nuove e insidiose”. Fra le messe in scena storiche di questo testo, l’edizione del 1957 della Compagnia dei Giovani, con Anna Maria Guarnieri e Romolo Valli, e quella di Giulio Bosetti nel 1977, con Nada.
La vicenda inizia con Otto Frank, unico sopravvissuto, che ritrova nella soffitta il Diario tenuto da sua figlia Anne. Mentre inizia a leggere, come evocate dalle pagine del Diario, riprendono vita le vicende della famiglia Frank nella Amsterdam occupata dai nazisti. E’ il 1942: la famiglia Frank è ebrea, e i tedeschi danno la caccia agli ebrei di casa in casa. Prima del tragico finale, Anne vivrà due anni nel rifugio segreto, vedendo il cielo solo la notte, da una piccola finestra, con la compagnia della sua famiglia, della famiglia Van Daan e del dottor Dussel. Con una scenografia che si sviluppa su due livelli e quattro ambienti, lo spettacolo è strutturato come un lungo piano sequenza, in cui i dieci attori ci raccontano, in una coralità scenica e narrativa, la loro quotidianità, in un sottile confine ed equilibrio tra tragedia e leggerezza.
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm