Le opere faranno parte di una mostra ospitata in una sezione dedicata della decima edizione di Flashback Art Fair
L'arte per tutti, per strada: martedì 11 ottobre, alle ore 18.00 in piazza Bottesini, inaugura il settimo, e penultimo, appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr.
Ed è proprio l’opera “Last Supper” (L’ultima cena, 2003) del curatore della rassegna Jòn Gnarr a essere esposta in piazza Bottesini in quest’inizio autunno. La fotografia ritrae 13 pupazzi, ispirati agli Action Man, serie televisiva a cartoni animati degli anni Novanta, seduti attorno ad un tavolo in posizioni che richiamano l’iconografia classica de “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci. La fotografia deriva da una mostra intitolata INRI che l’artista ha tenuto in Islanda nel 2003, in omaggio alle stazioni della Via Crucis che si vedono nelle chiese cattoliche. Gnarr aveva allestito le immagini relative alle varie stazioni con figure di Action Man e con strutture in legno e, infine, le aveva fotografate.
Sono un cattolico non praticante – commenta Gnarr. A volte dico alle persone che sono un cattolico in recupero o un cristiano in recupero. Anche se non credo, ho un grande rispetto per il cristianesimo e per la sua influenza sulla storia, la filosofia e la civiltà occidentale. “Non esistono pasti gratis” (tutto ha un costo) è un gioco di parole che uso spesso ispirandomi all’acronimo TANSTAAFL, dell'espressione inglese “There ain't no such thing as a free lunch”. A mio avviso, questo è assolutamente il caso del cristianesimo. La frase suggerisce che le cose che sembrano gratuite hanno sempre un costo nascosto o implicito per qualcuno, anche se non direttamente per l'individuo che riceve il “pasto gratis”. Penso al battesimo, un gesto importante ma molto semplice e che ci costa poca fatica, ma qualcuno per quel gesto ha pagato… Ed ecco che “L'Ultima Cena” diventa probabilmente la cena più costosa della storia del mondo. Tutto ha un costo, il principio è lo stesso della termodinamica, qualsiasi esistenza, ogni vivente cede una parte di se stesso e si consuma, tutto ha un costo, niente in quanto esseri viventi ci è dato gratuitamente.
Dopo essere state esposte come manifesti, uno al mese, sulla cimasa 50530 di piazza Bottesini in Barriera di Milano, le opere degli artisti di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto faranno parte di una mostra ospitata in una sezione dedicata della decima edizione di Flashback Art Fair. Durante la fiera, Jón Gnarr presenterà il suo libro Gnarr: How I Became the Mayor of a Large City in Iceland and Changed the World. Attore, scrittore e drammaturgo, autodefinitosi anarco-surrealista, Gnarr nel 2009 ha sentito la necessità di mettersi a disposizione degli altri creando un nuovo partito politico, Besti flokkurinn (in italiano Il Partito Migliore) nel quale ha coinvolto tantissimi artisti islandesi nella convinzione che solo l’arte possa, in determinate occasioni, fornire un reale spunto per il cambiamento.
Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto si chiuderà il 25 ottobre con un’opera di Alessandro Bulgini. Il progetto artistico ha portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40 artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6x3 metri (Cimasa 50530) in piazza Bottesini.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm