Palazzo Madama a Torino ospita la 63esima edizione con 157 immagini realizzate dai finalisti del 2020
“World Press Photo 2020”, la mostra ospitata nella cornice di Palazzo Madama a Torino, sarà prorogata ulteriormente grazie al numeroso afflusso del pubblico, fino al 5 marzo.
L’esposizione, inaugurata il 10 ottobre 2020 e poi chiusa per le restrizioni dettate dalla pandemia, ha riaperto il 3 febbraio 2021, spostando inizialmente la sua chiusura a venerdì 19 febbraio.
La mostra visibile ogni mercoledì e giovedì dalle 11 alle 19 e il venerdì dalle 11 alle 20, è organizzata da “Cime”, organizzazione pugliese, nonché uno dei maggiori partner europei della Fondazione World Press Photo di Amsterdam, e Fondazione Torino Musei.
La 63esima edizione della mostra presenta 157 immagini realizzate dai finalisti dell’edizione 2020.
Tra queste, “Straight Voice” che si è aggiudicata il premio World Press Photo of the Year 2020, firmata dal giapponese Yasuyoshi Chiba dell’agenzia Agence France-Presse. La fotografia ritrae un ragazzo, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari, che in una manifestazione in Sudan recita una poesia di fronte ad altre persone che lo applaudono.
Il francese Romain Laurendeau ha vinto invece il World Press Photo Story of the Year, la categoria dedicata alla migliore sequenza di immagini di rilevanza giornalistica.
Lo scatto premiato dal titolo “Kho, the Genesis of a Revolt” documenta il disagio giovanile in Algeria e la forza ispiratrice delle nuove generazioni nelle proteste del 2019.
Nicolò Filippo Rosso, cuuneese, giunto terzo nella sezione storie della categoria “Contemporary Issues” del più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, vista l’impossibilità quest’anno di organizzare il consueto cartellone di conferenze in presenza abbinate all’esposizione, sarà presente con appuntamenti di approfondimento on line: lunedì 22 febbraio alle ore 18.30 è prevista una conferenza con Alessio Mamo sulla pagina Facebook World Press Photo Torino.
Mamo, fotografo siciliano che risiede a Catania, collabora regolarmente con The Guardian e L’Espresso; nel 2018 aveva già vinto il World Press Photo, secondo premio singolo, categoria People, con la foto di Manal, una giovane irachena ricoverata all'ospedale MSF in Giordania.
Marta Bellingreri è una ricercatrice e giornalista indipendente specializzata in politica e culture contemporanee del Medio Oriente e del Nord Africa, il suo lavoro è apparso in molti media italiani e internazionali come L'Espresso, Il Venerdì, The Guardian, BBC, Al Jazeera, Stern, tra gli altri. È autrice di due libri Lampedusa. I progetti che ha sviluppato in Medio Oriente insieme al fotografo Alessio Mamo sono stati premiati due volte da World Press Photo.
L’accesso alla mostra sarà consentito a un numero contingentato di visitatori, finalizzato a garantire un’adeguata distanza interpersonale.
All’ingresso sarà misurata la temperatura. I visitatori sono pregati di indossare la mascherina per tutta la permanenza in museo e di mantenere la distanza di sicurezza di 2 metri. Sono previsti erogatori di gel disinfettante a disposizione del pubblico.
Viene assicurata la regolare, costante e periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti museali.
Francesca Annicchiarico
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm