Nonostante orari e giornate di apertura diverse dal solito, l’arte non si ferma
Riparte pian piano la vita, da mercoledì 3 febbraio, riapre la Fondazione Torino Musei con Palazzo Madama, Mao e Gam, con orari completamente diversi dal solito: mercoledì e giovedì dalle ore 11 alle ore 19. Venerdì dalle ore 11 alle ore 20.
Sabato, domenica e lunedì rimarrà chiuso. Le visite saranno completamente in sicurezza, con ingressi contingentati, e percorsi che consentano il distanziamento.
Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte oltre all’allestimento in Corte Medievale di “Stasi frenetica” che riunisce circa 30 opere individuate con le gallerie delle edizioni 2020, 2019 e 2018 “New Entries” di Artissima, sarà possibile tornare a visitare la più importante mostra internazionale di fotogiornalismo al mondo: “World press Photo Exhibition 2020” prorogata fino al 14 marzo 2021.
Il 5 febbraio inaugurerà in Sala Atelier “Ritratti d'oro e d'argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia”, organizzata in partnership con il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta e in collaborazione con la Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici Piemonte e Valle d’Aosta, iniziativa condivisa con i musei facenti parte della rete internazionale Art Médiéval dans les Alpes.
Alla Gambettò Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, oltre alle collezioni permanenti del ‘900 sarà visibile la nuova mostra in wunderkamme “Photo action per Torino 2020”, una chiamata alle arti ideata dai fotografi Guido Harari e Paolo Ranzani per sostenere insieme il progetto di un “Fondo Straordinario Covid-19” creato dall’Associazione U.G.I. ONLUS e dalla Città della Salute e della Scienza di Torino. Anche alla GAM il pubblico potrà visitare “Stasi Frenetica” al piano terra e nella sala mostre al piano -1, con un allestimento di sorprendente polifonia visiva che comprende cento opere delle gallerie delle sezioni Main Section e Monologue/Dialogue di Artissima. Prosegue inoltre in Videoteca la personale dedicata ad Alighiero Boetti. A partire dal 18 febbraio la Sala didattica ospiterà inoltre una nuova mostra realizzata in collaborazione con Luci d’Artista dedicata a Luigi Nervo.
Al Mao Museo d’Arte Orientale riaprirà con la grande esposizione “China goes Urban. La nuova epoca della città” , a cura del Politecnico di Torino e Prospekt Photographers con la Tsinghua University di Pechino, che propone al pubblico una prospettiva nuova e ampia mettendo in relazione la cultura della Cina tradizionale con le imponenti trasformazioni delle città cinesi contemporanee. Saranno inoltre visibili le quattro opere di street art realizzate durante le settimane di chiusura nell’ambito del progetto “Mao meets Urban Art” e la rotazione di paraventi e spade “In punta di pennello, in punta di lama” nella galleria dedicata al Giappone.
Francesca Annicchiarico
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm