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In mostra “Scenografie coloniali. FIAT 633NM di Eleonora Roaro”

Al Museo diffuso della resistenza di Torino dal 30 settembre al 20 novembre

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  • dal: 22 settembre, 2022 al: 12 febbraio, 2023

In mostra “Scenografie coloniali. FIAT 633NM di Eleonora Roaro”
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In mostra “Scenografie coloniali. FIAT 633NM di Eleonora Roaro”

Al Museo diffuso della resistenza di Torino dal 30 settembre al 20 novembre

Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino, all'interno del progetto integrato “il colonialismo e noi” con il contributo del Polo del ‘900 ospita negli spazi di Palazzo San Celso la mostra temporanea dal titolo “Scenografie coloniali. FIAT 633NM di Eleonora Roaro” in collaborazione con Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, Unione Culturale “Franco Antonicelli”, con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte Comitato Resistenza e Costituzione, con il patrocinio della Città di Torino. La mostra resterà aperta al pubblico dal 30 settembre fino al 20 novembre.

“Scenografie coloniali. FIAT 633NM di Eleonora Roaro” è la nuova mostra realizzata dal Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino, a cura di Enrico Manera, Roberto Mastroianni, Chiara Miranda e mette in scena una riflessione sull’esperienza storica del colonialismo italiano in Africa Orientale Italiana (AOI), proponendo un percorso che unisce approfondimento storiografico, antropologico, culturale e didattico in relazione all’installazione audio-video di Eleonora Roaro, dal titolo FIAT 633NM (CAMeC, collezione Nuove acquisizioni).

La mostra si pone come un esercizio di decolonizzazione del nostro sguardo e immaginario e della propaganda razzista e colonialista attraverso la problematizzazione e decostruzione della figura del colonizzatore maschio, bianco ed europeo, indagando i meccanismi immaginari della costruzione del paesaggio coloniale e dell’invenzione immaginaria dell’Africa fatta attraverso la propaganda fascista dell’epoca. Lo sguardo e l’immaginario coloniale vengono messi in discussione a partire da un’opera d’arte che interagisce con una ricostruzione storico teorica, frutto del lavoro di ricerca del Museo Diffuso e degli enti partner del Polo del ‘900.

La video installazione dal titolo “FIAT 633NM”, realizzata a partire dall’archivio familiare dell’artista, costituito da circa 360 fotografie del 1937-38, mira ad analizzare criticamente e a decostruire il ruolo delle imprese coloniali d’epoca nell’Africa Orientale Italiana (AOI, attualmente Etiopia, Eritrea e Somalia), spesso cancellate dalla memoria collettiva o nostalgicamente falsificate, si focalizza su 52 immagini relative ai camion FIAT fotografati ossessivamente in più occasioni. Nella retorica coloniale fascista le infrastrutture erano uno strumento di propaganda che poneva enfasi su aspetti di modernità e progresso, gli autocarri FIAT divennero così emblema della retorica coloniale. Le immagini dei camion sono in dialogo con cartoline panoramiche degli anni ’30 del deserto etiope, che alludono all’idea coloniale di terra incontaminata da conquistare, assemblate tra loro per creare un paesaggio immaginario, sonorizzato da Emiliano Bagnato con tape loops di Washint (tradizionale flauto etiope in legno). La traccia audio in primo piano invece è una manipolazione della “Seconda Fantasia Ascari Eritrei” degli anni ’30 (dall’Archivio della Discoteca di Stato - Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, Roma) in cui i soldati eritrei dell’Africa Italiana Orientale, su una melodia tribale e ipnotica, ripetono “Viva l’Italia!”, “Mussolini!”, “Viva il Re!”.

“Cantica21” mira a promuovere la ricerca e la pratica sulle arti visive contemporanee, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’operato di artisti italiani favorendone, in particolare, il rilancio nei sistemi culturali e sui mercati internazionali, attraverso la produzione di nuove opere d’arte e l’organizzazione di una grande mostra diffusa veicolata dalle sedi della rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura.
Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino è aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00. Per informazioni: tel. 011/01120780, [email protected]

Comments :
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    Lorenzo Peterson
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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