Dal 19 febbraio fino a fine marzo, la mostra dedicata alla fondatrice, un insieme di immagini visibili sulla cancellata e un documentario a lei dedicato visibile su Vimeo
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, ricorda, a trent’anni dalla sua morte, il 20 febbraio, Maria Adriana Prolo, la sua fondatrice, donna appassionata, tenace, competente, visionaria e anticonformista; rispettata a livello internazionale, fece di tutto per rendere reale il sogno di un museo dedicato alla Settima Arte.
L’omaggio dedicato “Maria Adriana Prolo: un museo, la sua fondatrice” con una selezione di immagini che la ritraggono dagli anni Venti alla fine degli anni Ottanta, ospitate dal 19 febbraio a fine marzo 2021 sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana.
Enzo Ghigo, presidente del museo sottolinea: "È un affettuoso omaggio che dedichiamo alla fondatrice del museo, rendendo merito al grande lascito culturale che ha tramandato, non solo in termini di collezioni, senza il quale l’attuale Museo del Cinema alla Mole Antonelliana non sarebbe esistito”.
Scatti privati, provenienti anche dall’archivio di famiglia, accompagnate da alcune delle fotografie esposte in occasione della mostra dedicata alla prima sede del Museo del Cinema a Palazzo Chiablese, curata da Lorenzo Ventavoli, per arrivare alle immagini realizzate da Elena Bosio sul set del documentario “Occhi che videro” di Daniele Segre, pellicola di cui Maria Adriana Prolo e il suo museo furono assoluti protagonisti. Il documentario, sarà disponibile online sul canale Vimeo del Museo per tutta la durata dell’omaggio. Sarà possibile accedere al film anche inquadrando il QR code posto sul pannello introduttivo della mostra.
“È il primo di una serie di eventi che vedranno protagonista una straordinaria figura del Novecento, pioniera del collezionismo e della storiografia cinematografica ma anche donna dal carattere forte e dallo spirito anticonformista, con una determinazione e una passione da esempio per intere generazioni di studenti e appassionati” racconta Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema.
Altrettanto importante ricordare la collaborazione che ebbe con Gianna Chiapello, sua storica assistente e tutt’ora collaboratrice del museo, che porterà a termine la revisione della parte iconografica del volume, commissionatale direttamente dalla Prolo e mai portata a termine.
Francesca Annicchiarico
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm