L’esposizione del grande scultore torinese si inaugura il 14 ottobre. E presto in città arriva il rapper
Il coraggio di “ricopiare” Michelangelo, di interpretare il Canova, di tatuare e rivedere la scultura classica con un tocco di genialità che guarda al passato riflettendo sul presente. Sono le sculture giganti di Fabio Viale, l’artista torinese classe 1975, che con le sue opere ha già conquistato il mondo (da New York a Berlino), dal 14 ottobre al 9 gennaio 2021, protagonista di una grande mostra allestita negli spazi dei Musei Reali dal titolo “In between” e curata da Filippo Masino e Roberto Mastroianni. Sia nella parte esterna, e quindi gratuita, sia nelle diverse sale in cui dominano statue decisamente a tema. Come, in primis, l’opera inedita Lorica, piazzata in Armeria Reale e dedicata Fedez. Si tratta, infatti, di un’armatura all’antica in marmo rosa, perfettamente indossabile, realizzata sulla base di una scansione tridimensionale ad alta risoluzione del corpo del noto rapper che si è prestato a un gioco sul tema dell’eroizzazione del personaggio pubblico. E c’è di più, molto presto, uno di questi giorni, Fedez approderà a Torino per misurare la sua originale armatura. Proseguendo nel percorso, Fabio Viale tiene a fare una presentazione speciale della sua Amore e Psiche. un’opera inedita che domina il Salone delle Guardie Svizzere e replica il capolavoro neoclassico del Canova, stravolgendone la lettura attraverso la tatuatura del corpo femminile con i motivi nuziali delle spose mediorientali, suggerendoci una quanto mai attuale riflessione sulla condizione della donna nel contesto geopolitico attuale intorno ai temi di conquista, sofferenza e salvezza.
“Amore e Psiche è una scultura a cui avevo iniziato a lavorare diversi mesi fa, per la quale avevo immaginato dei meravigliosi tatuaggi giapponesi – racconta l’artista Fabio Viale -. Ma alla luce dei recenti fatti in Afghanistan, ho sentito che il mio progetto doveva cambiare radicalmente per provare invece a gettare un ponte culturale tra Occidente e Medioriente, dando voce alle donne non solo di quel paese ma di tante parti del mondo. Dal mio punto di vista quest’opera rappresenta una grande novità, perché mi consente attraverso la scultura di aprire una finestra su aspetti della nostra attualità.”
Nella Cappella della Sindone, Souvenir Pietà (Cristo) del 2006 dialoga potentemente con una delle più importanti e misteriose icone del Cristianesimo.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm