Il Festival - itinerante e a cadenza annuale - per il 2021 ha scelto come sede Torino
Alla sesta edizione, arriva a Torino: il “Festival dell'Outsider Art e Arte Irregolare”, itinerante e a cadenza annuale, sarà in città dal 30 settembre al 2 ottobre con l'obiettivo di scoprire l’arte e la bellezza nascosta, per far conoscere al vasto pubblico opere di autori e autrici che esprimono la loro sensibilità in modo originale, senza filtri concettuali, senza interessi per la fama o per il mercato.
Questa edizione si svolge in diverse location di Torino e con alcuni eventi in streaming proponendo mostre, visite guidate, spettacoli, performance artistiche e teatrali, proiezioni, talk ed altre iniziative volte a far scoprire produzioni artistiche realizzate da autori e autrici operanti fuori dal sistema dell'arte ufficiale, ma ormai riconosciuti a livello internazionale o musealizzati - come Bonaria Manca, Gilda Domenica o Patrizio Decembrino - e persone in situazioni di fragilità che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali.
Il Festival metterà in luce produzioni indipendenti, forme d'arte originali sviluppate in atelier protetti, pratiche di educazione emozionale e di arte terapia, con un focus specifico al contrasto della violenza di genere proposto e sviluppato nell’ambito del progetto europeo Deep Acts con varie iniziative e con “Centosettantaperottanta | What comes first?”, progetto di ricerca artistica di Sara Conforti, preview della XIII Florence Biennale in programma dal 23 al 31 Ottobre 2021.
Sabato 2 ottobre è in programma un convegno nazionale di informazione e riflessione sull’Outsider Art a cura di Eva di Stefano, Giorgio Bedoni e Daniela Rosi, in collaborazione con Edoardo Di Mauro e Roberto Mastroianni.
Tra gli interventi: Maurizio Cilli con “Liberiamo il Nuovo Mondo. Indagine su Francesco Toris”; la presentazione della video installazione “Patrizio” di Massimo Ricciardo vincitrice di Cantica21, MAECI e MIBACT a cura di Domenico Amoroso; il lancio di “Brutt’incontri”, mostra virtuale a cura dell'Accademia di Belle Arti di Brera e del Sistema Museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Torino, in collaborazione con la Casa dell'Art Brut di Casteggio (Pavia).
Nella serata conclusiva del Festival, il 2 ottobre, la Mole Antonelliana sarà illuminata come una bandiera di luce per sostenere simbolicamente i mondi in ombra dell'Outsider Art.
Il Festival per il 2021 ha scelto come sede Torino per gli esempi di welfare culturale, per la singolare storia cittadina - che ben interpreta un misterioso rapporto tra razionale e irrazionale, tra dimensione fisica e spirituale - e per le collezioni pubbliche di Art Brut, Outsider Art e Arte Irregolare dell'Università degli Studi di Torino, dell'Ex Ospedale Psichiatrico di Collegno e della Città di Torino. Una rarità nel panorama italiano.
L’intenso cartellone si dipana dal 30 settembre al 2 ottobre 2021, con mostre ed eventi in programma tra il 25 settembre e il 14 ottobre, in presenza a Palazzo Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti, InGenio Arte Contemporanea, Galleria Gliacrobati e DRIM/ Contemporary art ground.
Alcuni eventi si svolgeranno online in www.facebook.com/gliacrobati
Le mostre, intrecciando diverse prospettive, propongono un'articolata visione su l'intensa bellezza espressa da mondi fragili e in ombra distinguendo fra: la produzione indipendente, insolita e irriducibile dell'Outsider Art e dell'Arte Irregolare; le forme d'arte personali e originali sviluppate negli atelier protetti; le pratiche di educazione emozionale e di arte terapia, con un focus specifico al contrasto della violenza di genere.
Il pubblico potrà accostarsi a immaginari insoliti, alle rappresentazioni di un sentito, visionario e appassionato dialogo con santi, defunti, intelligenze intergalattiche, alieni e altre entità immaginarie e reali non ben identificabili.
Il convegno sarà un importante spazio di informazione e riflessione, con la guida di esperti, sui temi dell'Art Brut, Outsider Art e dell’Arte Medianica. Spettacoli, performance artistiche e teatrali, trasmissioni e talk articoleranno l'intenso programma che precede e va oltre le tre giornate del Festival in diverse sedi: Palazzo Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti, InGenio Arte Contemporanea, Galleria Gliacrobati e DRIM/ Contemporary art ground
Un fil rouge intorno al tema della ferita e della riparazione collega le diverse mostre del Festival con “DEEP ACTS - Developing Emotional Education Pathways and Art Centered Therapy Services against gender violence”, un progetto finanziato dal programma europeo “Rights, Equality and Citizenship”, curato da una partnership transnazionale composta da Fermata d’Autobus (Torino, Italia), Cooperativa RUMBOS (Siviglia, Spagna), Nuovo Comitato Il Nobel per i Disabili (Gubbio, Italia), Compagnia Teatrale ASTA (Covilhã, Portogallo) e Associazione Nuovi Linguaggi (Loreto, Italia). L'obiettivo del progetto è quello di offrire metodi innovativi e strumenti di lavoro specifici, che prevedono l'uso dell'arteterapia e dell'educazione emozionale, ai professionisti e alle organizzazioni che operano nella prevenzione della violenza di genere. www.deepacts.eu
Il Festival viene organizzato nell'ambito della Rassegna Singolare e Plurale di Città di Torino e Opera Barolo, a cura di Artenne e Forme in bilico.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm