L'autore ispanico è protagonista di una retrospettiva al Torino Film Festival con i suoi quattro film
In occasione della personale che il 40 Torino Film Festival dedica a Carlos Vermut, il regista dialogherà con il pubblico e gli accreditati in un incontro moderato da Giulio Sangiorgio.
Uno dei mandati del festival, una delle sue missioni, è anche e soprattutto quello di scoprire un cinema nuovo, nuovi autori, nuove idee. Per questo era importante omaggiare e approfondire l’opera di un cineasta contemporaneo che ci piacesse, un regista possibilmente non conosciuto e studiato in Italia, ma che fosse in grado di mettere in forma, capire e segnare lo spirito del tempo. La scelta è caduta su Carlos Vermut, classe 1980, di Madrid, la cosa migliore accaduta al cinema spagnolo nel secolo in corso (parola di Pedro Almodóvar, che ha paragonato il suo Magical Girl a capolavori di Erice e Zulueta). Primi passi nel fumetto, poi nel cinema di breve metraggio a bassissimo costo, Vermut intreccia umori pulp in intricate trame da soap opera, propone un cinema dalle tematiche estreme con una rigorosa economia di messa in scena (figlia della graphic novel quanto del grande cinema americano), può essere associato, di film in film, a Tarantino quanto a Bergman, a Lang quanto a De La Iglesia, a Cronenberg quanto a Fassbinder, e mentre chiude in geometrie deterministiche e implacabili il destino della sua umanità è in grado di coglierne tutti i paradossi, le radici del passato che asfissiano il presente, i desideri che confliggono con il comune senso della morale, la sofferenza e la necessità dei legami e dei rapporti di potere.
In questa personale proponiamo i quattro lungometraggi dell’autore, da Diamond Flash, culto sotterraneo distribuito principalmente tramite internet, all’ultimo Manticora, il suo capolavoro, passando per il film della consacrazione Magical Girl (Concha de Oro a San Sebastian) e a Chi canterà per te.
Carlos Vermut (Madrid, 1980), dopo aver scritto, diretto e autoprodotto i cortometraggi Michirones (2009) e Maquetas, entrambi del 2009, ha esordito nel lungo nel 2011 con Diamond Flash, anche in questo caso prodotto e distribuito in maniera indipendente. Il film ha vinto il primo premio ai festival di Rizoma e Abycine, ricevendo diversi consensi da parte della critica e diventando una sorta di cult movie. Nel 2014 ha scritto e diretto Magical Girl, con il quale ha vinto il premio per il miglior film e la miglior regia al Festival di San Sebastian, dopo essere stato presentato al Festival di Toronto e prima di ricevere sette candidature ai premi Goya. Con il suo terzo lungo, Chi canterà per te (2018), presentato ancora sia Toronto sia a San Sebastian, ha diretto uno dei film più acclamati del cinema spagnolo di quell’anno. Prima di dedicarsi completamente al cinema ha lavorato per diverso tempo come fumettista, pubblicando fumetti come Psico Soda e Cosmic Dragon. Come sceneggiatore ha scritto il film di Paco Plaza La abuela (2021), presentato al Torino Film Festival.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm