Cultura

Una serata all’insegna della creatività femminile da Camera giovedì 5 maggio

Documentario e nuova mostra in piazza Carlina per il Centro Italiano per la Fotografia

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  • dal: 4 maggio, 2022 al: 9 settembre, 2022

Una serata all’insegna della creatività femminile da Camera giovedì 5 maggio
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Una serata all’insegna della creatività femminile da Camera giovedì 5 maggio

Documentario e nuova mostra in piazza Carlina per il Centro Italiano per la Fotografia

Doppio evento giovedì 5 maggio da CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia propone, due appuntamenti dedicati alla creatività artistica femminile di ieri e di oggi: da una parte, nella sede storica, l’incontro e proiezione del documentario Le donne del Bauhaus (ore 18.30, Gymnasium di CAMERA) e dal'altra l’inaugurazione della mostra Three works di Marina Caneve (dalle 18.00 alle 21.00, in piazza Carlina da Maradeiboschi e VANNI).

Il ruolo delle donne del Bauhaus e il loro importante contributo nello sviluppo del potenziale innovativo del design di inizi Novecento: di questo argomento tratta il documentario “The women of Bauhaus” di Susanne Radelhof (Germania, 2019, 45’) che CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, in collaborazione con l’Università di Torino nell’ambito del progetto UniVerso - Un osservatorio permanente sulla contemporaneità e Aiace Torino, proietta nel suo Gymnasium giovedì 5 maggio alle ore 18.30, in occasione della mostra Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art New York.
Partecipano e intervengono alla proiezione la Professoressa Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino e il Professore Giuseppe Di Giuda, Vice-Rettore per la digitalizzazione, programmazione, sviluppo e valorizzazione del patrimonio edilizio dell’Università di Torino insieme a Walter Guadagnini, direttore di CAMERA. Per l’incontro, che ha un costo di 3 Euro, è necessario prenotarsi sul sito di CAMERA (www.camera.to).

Poi CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia rinnova il rapporto con il territorio, dopo la fortunata collaborazione con cinque spazi d’arte indipendenti di Torino attraverso il progetto “Futures moves to the city”, lanciando un nuovo progetto per la promozione della giovane fotografia italiana. “Futures” moves to piazza Carlina è un ciclo di mostre personali dedicato all’opera dei talenti selezionati, nel 2020, dall’istituzione torinese nell’ambito del programma europeo Futures Photography. Le mostre verranno ospitate, da maggio ad ottobre 2022, negli showroom in piazza Carlina di Maradeiboschi e VANNI, per l’occasione partner e sostenitori del progetto di CAMERA curato da Giangavino Pazzola.
La prima mostra in programma, Three works, è quella dell’artista Marina Caneve (Belluno, 1988), che inaugura giovedì 5 maggio 2022, dalle 18.00 alle 21.00, in simultanea da Maradeiboschi e da VANNI, e rimarrà visitabile tutti i giorni sino a metà giugno.
Nei mesi successivi verranno poi ospitate, sempre negli stessi spazi e a cadenza regolare, le mostre di Camilla Ferrari (Milano, 1992), Camillo Pasquarelli (Roma, 1988), Giovanna Petrocchi (Roma, 1988) e Marco Schiavone (Torino, 1990), esperienze nell’ambito delle quali verranno sviluppati anche dei progetti speciali legati ai percorsi di innovazione e ai valori che ispirano l’attività delle due aziende torinesi.
A partire da tre serie di lavori realizzati sino ad oggi dall’artista, Are They Rocks or Clouds? (2018 - 2019), Entre Chien et Loup (2020) e A fior di terra (2021), il percorso espositivo sottolinea la prospettiva ecologica sulla quale Caneve incardina le storie raccontate nella sua produzione artistica. Attraverso questo filtro, infatti, l’artista cerca di investigare fenomeni quali il rapporto che intratteniamo con le catastrofi ambientali, la costruzione della memoria dei luoghi e la coesistenza tra risorse naturali ed esseri umani. Attraverso fotografie di archivio, testi e immagini realizzate ex novo, infatti, in Are They Rocks or Clouds? indaga la storia del dissesto idrogeologico nelle montagne dolomitiche per esplorare il rapporto tra uomo, architettura e paesaggio. Con Entre Chien et Loup, progetto commissionato dal Museo Nazionale della Montagna di Torino nel 2020, Caneve si muove tra immagini rinvenute nell’archivio del museo e nel paesaggio circostante, per costruire una rete di relazioni – reali e fittizie – che costruiscono un luogo immaginario. Con A fior di terra (2021), invece, ha coinvolto la popolazione di Lusiana Conco, piccolo paese situato sull’Altipiano di Asiago, in un’auto etnografia sul tema dell’estrazione e della lavorazione del marmo, tradizionale risorsa primaria per l’economia locale. Con una messa in discussione della funzione documentaria della fotografia, Caneve, esplora diversi argomenti e costruisce conoscenza, con un interesse specifico per la vulnerabilità ambientale, sociale e culturale.

Comments :
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    Lorenzo Peterson
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      17th August, 2019 at 01:25 pm
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