Appuntamento per questa sera dalle 19 quando ad aprire le danze sarà il torinese Luca Morino
L’ex Mau Mau, il torinese Luca Morino, con Christian Longhitano alle percussioni e Paolo Parpaglione al sax, aprirà questa sera dalle 19 l’ultimo appuntamento del Flowers Festival all’interno del Parco della Certosa di Collegno. A seguire, l’atteso live acustico di Manu Chau, lo “zingaro” della musica. Una delle personalità più libere e anticonformiste, un’icona musicale e culturale, cittadino del mondo che ispira più generazioni, arriva a Collegno per la terza tappa italiana del tour “El Chapulín Solo – Manu Chao Acústico”. L’artista franco-spagnolo salirà sul palco in versione acustica, accompagnato da Luciano Falico alla chitarra e Mauro Mancebo alle percussioni con la straordinaria partecipazione del trombettista italiano Luigi Napolitano, conosciuto nell’ambiente come Giotto.José Manuel Arturo Tomás Chao Ortega – ormai conosciuto come Manu Chao – nasce a Parigi da padre galiziano e madre basca in fuga dalla dittatura di Franco. Trascorre la sua infanzia respirando arte, libertà e diritti umani.
Con i Mano Negra inizia a lasciare il segno nel mondo della musica: canta in francese, inglese e spagnolo, fonde culture e stili differenti che spaziano dal reggae al rock, dal rap alla musica iberica. Il successo mondiale arriva nel 1998 con il debutto solista, “Clandestino”, di cui i diritti umani, la fuga e l’impegno civile e sociale sono colonne portanti, mentre le sonorità sono dominate da ritmi sudamericani e africani.Un programma di produzioni inedite e, in qualche caso, esclusive, per diciotto giornate di spettacolo dal vivo, ritrovano casa nello spazio del Cortile della Lavanderia a Vapore di quello che è stato il più celebre manicomio italiano, definito nei suoi perimetri da edifici di grande valore architettonico come la Lavanderia stessa, trasformata in Casa Europea della Danza e oggi unico centro di residenza in Piemonte, l’ex Stireria attualmente in via di recupero e il Padiglione 14, detto dei “furiosi”, lo spazio più simbolico di quel luogo. Infine, il Flowers ha raccolto il testimone di utilizzo della cultura come strumento privilegiato per restituire quegli spazi alla collettività, in grado di ospitare normalmente fino a 5000 spettatori, trasformato per questa edizione in arena all’aperto con posto a sedere assegnato, in una situazione di assoluta sicurezza sanitaria nel rispetto dei protocolli anti covid19.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm