E’ l’appuntamento dell’11 gennaio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Debutta nella stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai il giovanissimo violoncellista Ettore Pagano, classe 2003, che propone Concerto-rapsodia di Chačaturjan con il quale si è aggiudicato la vittoria del XVIII Concorso internazionale dedicato al compositore russo di origine armena. La serata, che vede il ritorno sul podio di Michele Mariotti, è in programma giovedì 11 gennaio alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con diretta su Radio3 e trasmissione in live streaming sul portale raicultura.it. Replica venerdì 12 gennaio alle 20. Direttore musicale dell’Opera di Roma dal 2022 e insignito del 36° Premio Abbiati come Miglior direttore d’orchestra, Mariotti è ospite abituale nelle maggiori stagioni liriche e sinfoniche di tutto il mondo, dalla Scala di Milano all’Opéra di Parigi, dalla Bayerische Staatsoper al Gewandhaus di Lipsia, dal Metropolitan Opera House di New York alla Royal Opera House di Londra. È salito sul podio dell’OSN Rai in diverse occasioni, in stagione e in tournée al Festival Verdi di Parma, dove ha interpretato la Messa da Requiem, e al Rossini Opera Festival di Pesaro, dove anche l’estate prossima sarà protagonista con la compagine Rai di una nuova produzione dell’opera Ermione. Mariotti apre il concerto con l’Ouverture-fantasia in si minore Romeo e Giulietta di Pëtr Il’ič Čajkovskij, ispirata all’omonima tragedia di Shakespeare ed eseguita nell’ultima versione del 1880. Segue il Concerto-rapsodia per violoncello e orchestra che Aram Il’ič Chačaturjan scrisse all’inizio degli anni Sessanta per il celebre violoncellista Mstislav Rostropovič, a cui è dedicato. A interpretarlo il violoncellista Ettore Pagano, che a soli vent’anni ha già collezionato vittorie in competizioni internazionali come il Concorso Internazionale Johannes Brahms e la Chačaturjan International Competition.
Chiudono la serata le musiche da Jeu de Cartes, il “balletto in tre mani” commissionato a Igor Stravinskij per dall’American Ballett, che lo rappresentò per la prima volta al Metropolitan di New York nel 1937 con le coreografie di Georges Balanchine.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm