Fino al 12 agosto è in scena l'opera di Leoncavallo nel Cortile di Palazzo Arsenale in via dell’Arsenale 22
Regio Opera Festival, ultimo atto: con l'opera Pagliacci in scena dal 7 al 12 agosto è giunto al termine il calendario estivo di eventi organizzato dal Teatro Regio negli spazi del Cortile di Palazzo Arsenale in via dell’Arsenale 22.
Sabato, martedì e giovedì alle ore 22 il capolavoro di Ruggero Leoncavallo verrà proposto con la messa in scena è di Anna Maria Bruzzese, che riprende la regia di Gabriele Lavia vista al Regio nella Stagione 2016-17. Il maestro Stefano Montanari torna finalmente dal vivo sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro, dopo la brillante conduzione dell’Elisir d’amore in streaming dello scorso maggio. I protagonisti sono: Valeria Sepe (Nedda), Johathan Tetelman (Canio) e Misha Kiria (Tonio).
L'allestimento sceglie un orientamento che mira al cuore della poetica verista, coniugando nella messinscena realtà e naturalismo. L’ambientazione è quella di una periferia italiana del secondo dopoguerra, con forti richiami estetici al Neorealismo cinematografico. Nel Prologo i temi folgoranti dell’opera sono espressi già in maniera molto chiara dal primo personaggio che entra in scena, Tonio, che discretamente entra chiedendo permesso, e timidamente dice due volte: «Si può?»; non entra prepotentemente a dire: «eccomi qua!». Il compositore ci mette sull’avviso che sta per iniziare qualcosa che trascende il mero fatto di cronaca, alla base della vicenda. Questa dichiarazione interessa in quanto trasfigurazione poetica che va messa in scena, con molta cura e attenzione per le parole, per i temi che porta con sé e per gli sviluppi che avverranno nel corso del dramma. «Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto!»… Cosa c’è di più drammatico di una commedia che finisce in tragedia? Una torbida vicenda, tratta da una storia vera, fatta di tradimento, gelosia e passione che si consuma tra le quinte dello spettacolo.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm