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TORINO Nel Canavesano incastonato nell’anfiteatro morenico di Ivrea pulsa il cuore vitivinicolo dell’Erbaluce di Caluso. Il terroir unico nel suo genere frutto delle glaciazioni di 700.000 anni fa rende pressoch ineguagliabile il substrato in cui viene coltivata questa perla enologica torinese. L’origine di questo vino è antichissima probabilmente la si deve ai Romani che portarono sin qui Alba Lux una vite dai grappoli lucenti e sodi già coltivata nell’Antica Grecia ma è doveroso un breve excursus alla storia mitologica e romantica di questo vino. Un’antica leggenda narra la vicenda della ninfa Albaluce: In un tempo remoto la Dea Alba sulla riva del torrente incontrò Sole. Fu subito amore ma per la loro diversa natura non potevano incontrarsi. La Luna appreso di questo amore impossibile intervenne. Un giorno decise all’alba di non lasciare il Cielo ma di frapporsi fra il Sole e la Terra. Un’eclissi per far si che il Sole potesse raggiungere di nascosto la Terra ed incontrare l’amata Alba. Da quell’incontro nacque una bambina meravigliosa Albaluce con occhi azzurri come il cielo pelle di rugiada e lunghi capelli luminosi come raggi di sole. Gli abitanti della zona iniziarono a omaggiarla sempre più fino a quando i frutti del lago non furono insufficienti. Fu dunque necessario trovare nuova terra da coltivare e per questo si scavò un grande canale per far defluire le acque del lago che tragicamente travolsero tutto seminando morte e distruzione. Albaluce pianse per il dolore. Quelle lacrime trasformano i secchi arbusti in vigorosi ceppi da cui s’alzano lunghi tralci e da essi pendono dolci dorati grappoli di succosa uva bianca: l’Erbaluce . E’ il dono della Dea ai suoi fedeli. Oggi l’Erbaluce viene vinificato da una trentina di Aziende Agricole legate indissolubilmente al territorio. La straordinaria versatilità del vitigno lo rende capace di presentarsi a noi con tre anime uniche e inevitabilmente diverse tra loro talmente diverse che possono accompagnare gradevolmente un intero pasto dall’antipasto al dolce. L’Erbaluce di Caluso DOCG Spumante prodotto esclusivamente con metodo Classico dai sentori futtati e di pane tostato morbido e avvolgente è l’ideale per un brindisi conviviale uno stuzzicante aperitivo o per accompagnare antipasti a base di pesce l’Erbaluce di Caluso DOCG un vino bianco secco estremamente duttile dai sentori agrumati e floreli è ottimo su un primo con crostacei frutti di mare o con dei tomini freschi infine l’Erbaluce di Caluso DOCG Passito morbido e vellutato con note di caramello e frutta scriroppata si sposa magnificamente sui formaggi erborinati e piccola pasticceria secca. Paolo Gay
19 giugno, 2021TORINO Un altro viaggio. Tre regioni tre vini un comune denominatore: il mondo del biodinamico. I suggerimenti del nostro Enoblogger Emanuele Trono. I vini biodinamici La sostenibilità ambientale e la questione ecologica sono alla base del concetto di questa tipologia di vini. La denominazione non è stata ancora riconosciuta in maniera ufficiale. Questo vino viene ottenuto da uve prodotte con il metodo da agricoltura biodinamica che pone attenzione all’influenza degli astri su piante e terreni creando diverse interconnessioni. Le uve e i vigneti vengono curati con prodotti biologici. I produttori guardano in maniera fondamentale le fasi lunari decisive nella potatura e nei processi di produzione del vino. Infine in cantina seppur in piccola parte vengono utilizzati i solfiti. TRE VINI: Piemonte: Cantina Rivetto Nebbiolo Sicilia: Giotto Bini Zibibbo Serragghia Friuli: Josko Gravner Ribolla
12 aprile, 2021TORINO Questa settimana il nostro Enoblogger Emanuele Trono si è concentrato sul variegato mondo dei vini biologici a gentile richiesta di alcuni nostri amici lettori. Vini biologici: Un vino si definisce biologico quando proviene da uve 100 biologiche almeno 3 anni di conversione coltivate senza l utilizzo di agenti chimici di sintesi nei vigneti e senza concimi mentre in cantina la vinificazione deve avvenire con l utilizzo limitato di solfiti e di prodotti enologici certificati biologici. I consigli di Emanuele Trono: Bollicina: Animante Franciacorta Barone Pizzini Bianco: Vermentino Tenuta Moraia Rosso: Montefalco Carapace Tenuta Lunelli
30 marzo, 2021TORINO Il viaggio itinerante nel magnifico mondo dei vini continua. Insieme al nostro Enoblogger Emanuele Trono esploriamo regioni conosciamo posti assaporiamo sapori e odori indelebili che solo il nostro meraviglioso Paese riesce a proporre. Con l’arrivo della Primavera per accompagnare questo momento di freschezza Emanuele Trono ci porta in tre Regioni a conoscere tre vini che caratterizzano i loro territori. Sardegna: il Cannonau La Contralta Toscana: il Vermentino Tenuta Dodici Marche: l’Irrequieto Cignano
22 marzo, 2021Il Brunello di Montalcino Il viaggio del nostro Emanuele Trono prosegue in Toscana. Questa settimana tocca al nobilissimo Brunello di Montalcino. Tre vini tre rossi incredibili selezionati fra oltre 50 assaggi. I consigli del nostro Enoblogger: Giodo 2016 Poggio di Sotto 2016 Biondi Santi 2015 Il Brunello di Montalcino è un vino rosso a denominazione di origine controllata e garantita DOCG che si produce in Toscana nella fattispecie nel Comune di Montalcino in provincia di Siena. Caratteristiche: colore: rosso rubino intenso tendente al granato odore: caratteristico ed intenso con richiamo ad aromi di geranio ciliegia e spezie sapore: asciutto caldo un po tannico robusto armonico persistente. Peculiarità: Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è 12 ogni volta che si vuole specificare la Vigna di provenienza le uve devono assicurare al vino un titolo alcolometrico volumico minimo di 12 50 . Il Brunello di Montalcino deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno 2 anni in contenitori di rovere di qualsiasi dimensione e di almeno 4 mesi in bottiglia e non può essere immesso al consumo prima del 1 gennaio dell anno successivo al termine di 5 anni calcolati considerando l annata della vendemmia.
15 marzo, 2021Romagna Sangiovese Questa settimana il nostro Enoblogger Emanuele Trono ci porta in Emilia Romagna per scoprire il Sangiovese di Romagna dal 2011 la denominazione è stata modificata in Romagna Sangiovese. Caratteristiche: colore: rosso rubino talora con orli violacei. odore: vinoso con profumo delicato che ricorda la viola. sapore: secco armonico talvolta anche un po tannico con retrogusto amarognolo. Il Romagna Sangiovese è un vino denominazione di origine controllata e DOC prodotto con le uve Sangiovese vinificate in purezza o insieme a piccole quantità massimo 15 di uve di altre varietà a bacca rossa della zona. La produzione di questo vino è consentita in 7 comuni della Provincia di Bologna nelle Province di Forlì Cesena Ravenna e Rimini. I tre vini consigliati dal nostro Enoblogger: Terra di Covignano San Valentino Predappio Chiara Condello Le papesse Villa Papiano.
8 marzo, 2021TORINO Questa settimana il viaggio di Emanuele Trono il nostro Enoblogger prosegue nella meravigliosa Sicilia. E in particolare nella zona dell’Etna dove spopola il nerello mascalese detto anche negrello un vitigno nei pressi della città metropolitana di Catania alle pendici dell’Etna. Dal negrello vengono prodotti vini ad elevata gradazione alcolica 13 14 e molto spesso ma non sempre destinati a un lungo invecchiamento. Ecco i tre vini selezionati per voi dal nostro Enoblogger Emanuele Trono: Dea Vulcano 2018 Donnafugata Passorosso 2017 Passopisciaro Chiuse Vidalba 2016 Torre Mora.
1 marzo, 2021TORINO Questa settimana Emanuele Trono il nostro Enoblogger nel suo viaggio virtuale nel mondo dei vini ci porta nelle Langhe per parlarci di un’altra eccellenza del nostro territorio: il Barbaresco vino nobile ed elegante. Alcune caratteristiche: vino Docg include l intero territorio dei comuni di Barbaresco Neive Treiso e la parte della frazione San Rocco già facente parte del comune di Barbaresco ed aggregata al comune di Alba prodotto dalle uve del nebbiolo 26 mesi di affinamento di cui 9 obbligatoriamente in recipienti di legno venduto sul mercato dal 1 gennaio del terzo anno della vendemmia di riferimento. Ad esempio oggi si può degustare un Barbaresco del 2018. I tre consigli: Bruno Rocca Cru Rabajà Comune di Barbaresco Moccagatta Basarin Comune di Neive Cascina del Glicine Marcorino Comune di Neive.
22 febbraio, 2021TORINO Tre Chardonnay per tre esperienze sensoriali di altissimo livello e profilo. Il nostro Enoblogger non finisce mai di stupire con i suoi consigli un viaggio affascinante appassionante e divertente da Nord a Sud.
15 febbraio, 2021Ciao a tutti sono Emanuele Trono in arte Enoblogger sui social media dove tra le varie piattaforme conto più di 100K followers seguirò per voi tutta la rubrica legata al mondo del vino. Ho 28 anni sono Laureato in Business and Management all’università degli studi di Torino ho frequentato i corsi di sommelier Ais ed ho completato un Master in Italian Wine Culture presso l’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ho iniziato a lavorare al progetto Enoblogger nel novembre 2016 ho deciso di aprire il profilo perch volevo condividere con le persone la mia passione facendogli vedere le bottiglie che degusto le cantine che visito i viaggi che faccio e i ristoranti in cui vado. Sono un ragazzo curioso amo imparare cose nuove e mettermi alla prova costantemente. Come mi vedete sui social sono non ho filtri non ho paura di farmi conoscere per quello che sono amo il vino se raccontato in chiave semplice e divertente senza scendere nei troppi tecnicismi che lo rendono troppo serioso. Attualmente tutto è cresciuto e sono diventato a tutti gli effetti un imprenditore digitale ho aperto Enodigital la prima agenzia di social media marketing specializzata per il mondo del vino con la quale seguiamo le cantine nel loro percorso di digitalizzazione. Amo poter lavorare nel mondo del vino che è la mia più grande passione perch non si smette mai di imparare e si conoscono persone uniche. Il vino unisce e non c’è cosa più bella.
8 febbraio, 2021