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Lo storico Caffè Baratti Milano unisce la sua secolare esperienza con quella dell’alta ristorazione di Piero e Ugo Alciati per dare vita a una collaborazione storica nel panorama italiano. A partire da oggi 12 gennaio 2023 i fratelli Alciati proprietari del ristorante Da Guido nella celebre tenuta Fontanafredda a Serralunga d’Alba e pilastri della ristorazione di alta qualità cureranno il menù e la selezione dei vini del Caffè. La sinergia tra il Caffè diretto da Renzo Papa e Ugo e Piero Alciati riflette la grande storia del Piemonte che avvicina le due realtà: infatti la tenuta di Fontanafredda era la casa di caccia di Vittorio Emanuele II sotto il cui regno venne costruita la Galleria dell’Industria Subalpina residenza della Baratti Milano dal 1874. Ugo Alciati tra gli chef più famosi al mondo darà il suo prestigioso contributo alla cucina. Senza discostarsi in maniera radicale dalla carta del ristorante del Baratti lo chef riproporrà gli ingredienti tipici della tradizione piemontese. Il menù verrà modificato ogni mese e ci saranno molte sorprese durante tutto l’anno. Il progetto prevede anche una collaborazione per quanto riguarda la pasticceria il vero e proprio prestigio del Caffè Baratti Milano grazie al rapporto tra Ugo Alciati e il direttore Renzo Papa che per quarant’anni si è occupato delle creazioni in cioccolato in Baratti Milano. Piero Alciati enologo e responsabile di sala alla tenuta di Serralunga d’Alba proporrà al cliente del Caffè una raffinata selezione di vini. Al banco dei liquori oltre agli storici marchi e i drink intramontabili verranno proposte molte novità firmate da Walter Gosso pluripremiato bartender italiano che sorprenderà i clienti con una lista di cocktail ricercati. Il Caffè sarà aperto per le colazioni a cui seguiranno il pranzo dalle ore 12.30 e l aperitivo. Inoltre la sala al piano superiore sarà prenotabile per eventi esclusivi e pranzi di lavoro.
11 gennaio, 2023Dal 4 al 6 marzo 2023 la città di Torino diventa una grande cantina che accoglie produttori delle nostre terre. Si tratta del Salone del Vino di Torino interamente dedicato alle cantine piemontesi. Un vero e proprio omaggio alla nostra terra e all’attività vitivinicola della nostra regione tra storia e innovazione. Da martedì 28 febbraio fino alla conclusione del Salone inoltre più di 100 eventi diffusi per un calendario OFF in cui oltre ai produttori diventano protagonisti i grandi ristoranti le piole e le enoteche artisti e scrittori tra masterclass cene degustazioni e spettacoli. Una nuova manifestazione rivolta al pubblico e agli addetti professionali che entra nel calendario dei grandi eventi della città. La Città di Torino da sempre si contraddistingue per la capacità di accogliere e innovare dichiarano Mimmo Carretta Assessore Sport Grandi eventi Turismo della Città di Torino e Paolo Chiavarino Assessore Commercio e Mercati della Città di Torino L’idea di portare un nuovo Salone del vino di Torino che ospiti le eccellenze le sperimentazioni la storia e il futuro delle nostre terre ha da subito convinto l’amministrazione per la valenza turistica e culturale che la viticultura può regalare ai cittadini e per la ricaduta che può portare sugli operatori del settore. Torino è la città in cui poter degustare tutte le nostre terre . Patrizio Anisio Direttore del Salone del vino di Torino sottolinea: Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio meraviglioso dove attraverso il vino le eccellenze le tradizioni e l’innovazione trovano cura e passione. Il salone del vino di Torino nasce per contribuire a questo racconto. Grazie ai produttori e alle tante realtà che lavorano per far conoscere la nostra regione e le sue unicità porteremo in città tutti i sapori delle nostre terre .
28 dicembre, 2022A Torino riapre il Caffè San Carlo un evento che colorerà l omonima piazza con il suo bar più prestigioso ed elegante. L operazione avviene grazie a Gallerie d Italia di Intesa Sanpaolo che si è presa cura della ristrutturazione e del rilancio ad opera dell agenzia lamatilde. Il Caffè è guidato dalla premiata ditta dagli chef Costardi Bros i fratelli piemontesi i quali entro gennaio inaugureranno al suo interno un ristorante gourmet lo Scatto. In linea con lo spirito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e con l identità del nuovo museo di Piazza San Carlo viene spiegato in una nota lo storico locale richiamerà le forti radici territoriali con una costante ricerca di originalità sperimentazione ed esplorazione di nuovi linguaggi ispirandosi ai contenuti del museo reinterpretati dai due chef . Il locale aperto sette giorni su sette dalle 8.00 alle 22.00 avrà 120 coperti grazie all apertura del dehors nella stagione primaverile.
20 dicembre, 2022Nicola Batavia papà dello storico Birichin di via Monti firma il menu natalizio per la prestigiosa azienda The Est e Lauder Companies a Milano. Ma la cosa interessante per i clienti è che tutti potranno avere un pranzo o una cena di Natale simile alla prestigiosa casa di alta profumeria grazie al XMAS 22 ideato dallo chef che può essere ordinato per casa o regalato come un idea regalo prestigiosa. La box contiene gli ingredienti per due persone per preparare il nostro risotto XMAS 22 attraverso il video guida e la ricetta dello Chef Batavia. Risotto al gorgonzola zabaione salato alla fava di cacao e confettura di clementine. La box contiene: Bottiglia di Dogliani Superiore di Bevione Davide Olio EVO selezione Batavia 500ml Confettura di clementine selezione Batavia Box fave di cacao @domorichoc Confezione latta @risoacquerello o 250 gr . Tutte le info. 335.393819
13 dicembre, 2022Il 24 novembre a Torino in Via Bertola 27a apre Respeat un punto d’incontro innovativo dove si incrociano gusto piacere e consumo responsabile grazie a cui l’esperienza di assaggio si traduce in un gesto d’amore verso l’ambiente. Il format è un’inedita versione di caffetteria e ristorazione rapida di qualità in chiave educativa ed ecosostenibile con l’auspicio di salvare il pianeta un boccone alla volta . Il progetto intende ispirare informare e sensibilizzare le persone sulle scelte quotidiane relative alle risorse utilizzate producendo solo rifiuti compostabili azzerando l uso della plastica e riducendo quello dell’acqua. Tito Ippolito agronomo ideatore del concept sostiene che sia nella semplicità che possiamo ritrovare la serenità di guardare al futuro : durante le sue esperienze in ambito umanitario tra Africa e Centro America ha aiutato le comunità rurali a ottenere il massimo dalla loro terra con le poche risorse disponibili. E’ così che si è rafforzato in lui il concetto di ricetta povera che valorizza al massimo gli ingredienti da cui prende origine. I bocconi che promettono questa rivoluzione salutare e succulenta sono curati dalla nota chef e consulente per l’avvio di attività ristorative Imma Ferraro responsabile della proposta culinaria di Respeat. La sua ricerca di materie prime in osservanza della stagionalità degli ingredienti e dei tempi della natura si concentra sulla dieta mediterranea mescolando rievocazioni della tradizione piemontese con i classici della pasticceria del sud Italia. La scelta gastronomica si adatta ad ogni momento della giornata e fa sì che anche attraverso un gustoso boccone veloce in una location accogliente e rassicurante il consumatore possa trasformarsi in un soggetto attivo nella protezione ambientale. Il format intende accompagnare i clienti in un piacevole viaggio gastronomico dal caffè del mattino passando per il brunch o il pranzo all’aperitivo serale completato da asporto delivery e catering nel contesto di un progetto di ristorazione educativa ecosostenibile come ama definirlo il suo ideatore. L’ecosostenibilità per Respeat è declinata in tanti modi diversi: produrre soltanto rifiuticompostabili puntare ad azzerare l’uso di plastica ridurre l’uso di acqua promuovere eventi di sensibilizzazione sul tema dell’ecosostenibilità e compensare la CO2 prodotta.
23 novembre, 2022Venerdì 2 dicembre a partire dalle ore 19 Green Pea si veste a festa per il suo terzo compleanno. Per l’occasione i migliori produttori di bollicine italiane e francesi ti aspettano per farti degustare i loro vini insieme a un accompagnamento gastronomico studiato apposta per l’occasione. Il prezzo del biglietto che prevede la degustazione di 10 calici di bolle a scelta tra tutti i produttori presenti è di: 25 00 acquistando il biglietto online fino a esaurimento posti 30 00 acquistando il biglietto in loco fino a esaurimento posti Dal 2019 la Notte delle Bolle è l’evento che porta in degustazione a Torino il meglio delle bollicine italiane e straniere. Perch a Torino? Forse non tutti lo sanno ma la prima spumantizzazione d’Italia avvenne proprio in Piemonte. Intorno alla fine del 1700 la Real Casa di Savoia incaricò i fratelli Cinzano di recarsi in Francia per carpire i segreti della produzione dello Champagne ed emularli nei vigneti delle zone di Santo Stefano Belbo e Santa Vittoria d’Alba. Quindi quando c’è stato da scegliere il luogo dove realizzare un evento interamente dedicato alle bollicine la scelta non poteva che ricadere su Torino. Sabato 3 dicembre a partire dalle ore 19 sarà Green Pea il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto a ospitare la quinta edizione de La Notte delle Bolle.
22 novembre, 2022TORINO Altissimo gradimento. E’ stato un successo. Il gruppo Camst azienda leader nella ristorazione e nella Facility Service in collaborazione con il Casaro Nero società specializzata nel live cooking della mozzarella hanno lasciato tutti a bocca aperta: tennisti addetti ai lavori ed ospiti della Player Lounge presso il Pala Alpitour di Torino sede della Atp Finals. Qualità vasta scelta eccellenze piemontesi e nazionali come il gelato di Marchetti la birra Baladin il sushi di Marchisio. L’offerta gastronomica griffata da Camst con la supervisione della Fit è stata eccellente apprezzatissima da tutti sia per la varietà dei prodotti che per la qualità della materia prima magistralmente assemblata e trasformata. Nulla è stato lasciato al caso come si evince dal video . Dettagli che hanno fatto la differente: la mise en place elegante il servizio impeccabile. E poi la presenza di Biagio Floro il Casaro Nero che con i suoi live cooking ha lasciato tutti a bocca aperta servendo la burrata rivisitata al tartufo e al pistacchio oltre a sushirella l’ultima fortunata invenzione ossia il sushi con la mozzarella. Insomma di tutto un po’. Tanto quanto basta per aver lasciato il segno. Tutto rigorosamente griffato Camst un nome una garanzia. Video realizzato dagli studenti dell’Istituto Fellini di Torino con cui il portale www.turinista.com ha siglato una convenzione per un progetto di alternanza scuola lavoro
20 novembre, 2022Le Atp Finals e il cibo. Mangiare bene dove e come. La nostra Ginevra una delle studentesse dell’istituto Fellini con cui il Turinista ha attivato il progetto di alternanza scuola lavoro inviata speciale per le vie del centro del capoluogo piemontese ha intervistato alcune persone chiedendo loro il gradimento di alcuni ristoranti e pizzerie.
18 novembre, 2022Per chi adora il tartufo per chi non l’ha mai assaggiato ma ne è curioso ecco l’occasione perfetta per avvicinarsi al re dell’autunno: una cena a cura della chef Laura Greco nell’ambiente informale di Giù da Guido. Per festeggiare il suo primo anno Giù da Guido il bistrot torinese di Ugo Alciati chef 1 stella Michelin per GuidoRistorante a Serralunga d’Alba propone delle serate speciali a tema tartufo ma rivisitato in versione pop. Pop è prima di tutto il prezzo 45 per 3 portate con generose grattate. Ma pop è anche il menu proposto dalla chef Laura Greco allieva di Ugo e responsabile della cucina torinese: un mix di ricette della tradizione proposte gourmet e piatti dal tocco originale. Ecco allora la battuta al coltello o un altro grande classico come l’uovo morbido su patata schiacciata come antipasto. Protagonista per il piatto principale è invece la pasta fresca preparata artigianalmente dalle sfogline di Plin il Pastificio della famiglia Alciati a Eataly Lingotto che segue le ricette di famiglia e in particolare quelle della mamma Lidia definita dal Los Angeles Times la Agnolotti Queen . I ravioli al Parmigiano Reggiano si sposano perfettamente con le lamelle di tartufo bianco. Un altro classico comfort food i tortellini in brodo viene proposto sempre con il tartufo per arricchirne ancora di più il gusto con un tocco di umami e renderli ancora più profumati al naso. Ma è con i dolci che chef Greco dà il meglio. La panna cotta il tipico dolce piemontese della tradizione incontra il re dell’autunno. E poi immancabile il gelato al fiordilatte mantecato al momento cremosissimo preparato secondo la ricetta di Ugo Alciati che ne fa un vero must anche nel suo ristorante Guido nella Tenuta di Fontanafredda. A renderlo ancora più goloso una generosa grattata di tartufo bianco. Due scelte quella della panna cotta e quella del gelato apparentemente insolite ma che in realtà sono perfette per l’occasione. Il gusto delicato di base latte di entrambe che rimanda al formaggio viene valorizzato al massimo dal tuber magnatum divenendo così la perfetta conclusione di un pasto. Il tartufo sarà anche protagonista di un’altra serata d’eccezione: martedì 29 novembre con A cena col produttore Ferdinando Principiano i vini naturali delle Langhe incontrano il tartufo bianco in un menu creato dalla chef Laura Greco per esaltare ancor di più i sapori della nostra terra. Si parte con una battuta al coltello di Fassona Piemontese Presidio Slow Food si prosegue con la polenta concia e si chiude con la panna cotta. Tutte e 3 le portate saranno abbinate alle bottiglie di Principiano e arricchite dal tartufo bianco per una cena dai gusti molto piemontesi.
15 novembre, 2022A Riale nella Val Formazza piemontese a 1.800 metri di altitudine dalle mani sapienti dello Chef Matteo Sormani nasce il panettone più alto d’Italia un gioiello artigianale genuino leggero e altamente digeribile arricchito dai profumi della montagna. Dalle 300 unità di 4 anni fa realizzate nella sua storica locanda Walser Schtuba Sormani è salito rapidamente fino oltre a 1.000 incontrando l’apprezzamento dei palati più esigenti. Oggi il suo panettone vola a nord verso le capitali europee come Berlino e Parigi e a sud fino in Sicilia dove restituisce gli agrumi utilizzati per la produzione dei canditi. Il panettone firmato Sormani infatti può essere assaporato nella locanda Walser Schtuba oppure ordinato a partire dal 15 novembre con il servizio delivery mantenendo intatta la freschezza del dolce per ordini: mail a [email protected] o telefonare al numero 339 3663 330 . Oltre alla versione classica è disponibile quella integrale con mele uvetta e cannella. Gli oltre 1.000 panettoni vengono prodotti nell’arco di un mese e mezzo. Si inizia a fine ottobre quando se ne sfornano 25 ogni 2 giorni e si arriva a dicembre con 55 al giorno. Circa 70 le ore per la produzione di ogni panettone dall’impasto alla cottura. Ma quello di Matteo Sormani è un progetto che dura tutto l’anno. A gennaio arrivano gli agrumi dalla Sicilia: 500 chili di arance e 200 di limoni. La polpa viene utilizzata per la produzione di estratti e paste mentre comincia la prima lavorazione delle bucce. Il procedimento di canditura avverrà in primavera e in autunno attraverso un lento processo che dallo scorso anno viene realizzato all’aria aperta una soluzione possibile solo in luoghi freschi e incontaminati che consente agli agrumi di arricchirsi delle note floreali del territorio. Questo è solo uno dei segreti di tanta bontà. A rendere il panettone di Riale una sintesi perfetta di qualità e gusto è il giusto dosaggio di ogni componente e l’impiego di ingredienti eccellenti a partire dal lievito madre un lievito storico che lo Chef Sormani conserva da 13 anni. L’acqua pura di cui sono ricche le Alpi Lepontine lo rende particolarmente dolce. La lavorazione inoltre sfrutta la temperatura dell’ambiente circostante per ottenere una lievitazione spontanea. Il risultato è un panettone delicato e soffice che rispetta tutte le caratteristiche organolettiche irrinunciabili del prodotto di qualità: visiva tattile olfattiva gustativa esperienziale. A fare la differenza anche il basso quantitativo di zucchero. Non sono un amante dello zucchero spiega lo chef . Trovo che l’eccessiva dolcezza stucchi il palato. Diminuendone la percentuale ottengo un panettone dal sapore più delicato che non stanca mai anzi non si riesce a smettere di mangiarlo. Provare per credere .
14 novembre, 2022