Il rilancio delle Ogr, l’innovazione e la tecnologia, la cultura come motore, la sostenibilità ambientale, i giovani e il futuro di Torino
TORINO - L’autore inglese J.A. Baker sosteneva che “la visione e l’azione possono cambiare il mondo”. Sicuramente hanno trasformato Torino, rendendola una città migliore, inclusiva, solidale, innovativa e culturalmente all’avanguardia. Massimo Lapucci, romano di nascita, ma torinese d’adozione, ha contribuito a velocizzare questo processo. O meglio, è stato uno dei protagonisti di questo processo di trasformazione a partire dal 2012, da quando è diventato segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Massimo Lapucci (foto Giorgio Perottino for Getty Images) ci ha aperto le porte del suo ufficio di via XX settembre a Torino e ci ha raccontato il suo punto di vista. È stata una chiacchierata molto interessante dove sono emersi visione e competenza, passione e programmazione. Idee e progettualità insomma. San Francesco d’Assisi aveva ragione: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
Luca Pasquaretta
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm