L'opera scultorea in mostra nel Salone delle Guardie Svizzere fa scalpore per il suo realismo
Così perfette da sembrare vere, ma in fondo lo scultore torinese Fabio Viale, ha abituato da tempo il mondo alla grandiosità delle sue opere. Sono Le Tre Grazie della mostra In Between ai Musei Reali, dove, nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale, il gruppo Amore e Psiche lascia il posto a questa nuova opera, composta da tre figure femminili con un riferimento esplicito sia al mito greco, sia al capolavoro di Canova. L’installazione ha come oggetto una scena che lo scultore vide alcuni anni fa durante uno dei suoi frequenti viaggi in Maghreb, immortalata nello scatto del compagno di viaggio Battista Fasano: tre donne sedute sotto una pensilina del bus a Ghardaia, città algerina di religione islamica, dove il tradizionale haik femminile è un’ampia e lunga veste bianca che avvolge tutto il corpo, lasciando scoperto soltanto un occhio. La femminilità e la presenza del corpo, dissimulate, sono rese plasticamente dal movimento e dalla volumetria, attraverso un virtuosismo tecnico capace di creare un gioco tra il pieno e il vuoto, donando potenza e leggerezza alle sculture.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm