L’accesso alle attività commerciali consentito ad un solo componente per nucleo familiare. Lunedì chiuse le scuole. Da martedì out i parchi gioco
TORINO - Allarme rosso. L’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, non cambia colore al Piemonte, ma la situazione, dati alla mano, sta peggiorando. Il presidente della regione, Alberto Cirio, ha deciso di inasprire le misure per ridurre le possibilità di incontri e di assembramenti. Sarà necessario per bloccare i contagi? Le persone, però, sono sfiancate da un anno di limitazioni e di disagi. Quanto riusciranno ancora a reggere psicologicamente ed economicamente? Tutte le misure saranno valide fino al 20 marzo incluso.
ECCO COSA CAMBIA
Da oggi, sabato 6 marzo, l’accesso alle attività commerciali sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di portare con sé minori, disabili o anziani). Inoltre si raccomanda fortemente per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio, rispetto all’asporto.
Al fine di limitare la possibilità di occasioni di assembramento, a partire da martedì 9 marzo, in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, aree skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici (fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità).
Intanto a partire da lunedì 8 marzo, in attuazione del Dpcm del 2 marzo, viene potenziata la didattica a distanza su tutto il territorio piemontese secondo due fasce di rischio.
LA SCUOLA
FASCIA DI RISCHIO 1
In tutti i comuni appartenenti ai seguenti distretti sanitari del Piemonte (21, in allegato l’elenco) è sospesa l’attività didattica in presenza, con attivazione della didattica a distanza al 100%, nelle scuole di ogni ordine e grado (ad eccezione di nidi e micronidi, dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori).
La misura si rende necessaria alla luce di quanto previsto dall’ultimo Dpcm nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta, con un tasso di incidenza uguale o superiore ai 250 casi ogni 100.000 abitanti o dove si è registrato un raddoppio dei nuovi casi nel corso dell’ultima settimana, rispetto al periodo precedente.
I 21 distretti individuati nelle province di Asti, Cuneo, Torino, Vercelli e Vco sono i seguenti: AT - Asti sud (Nizza M.to);
CN1 Nord-est (Fossano), CN1 - Nord-ovest (Saluzzo), CN1 - Sud-est (Mondovì), CN1 - Sud-ovest (Cuneo), CN2 - Alba, CN2 - Bra;
TO3 - Centro-Collegno, TO3 - Pinerolese-Pinerolo, TO3 - Sud-Orbassano;
TO4 - Chivasso-San Mauro, TO4 - Ciriè, TO4 - Cuorgnè, TO4 - Ivrea, TO4 - Settimo Torinese; TO5 - Carmagnola, TO5 - Moncalieri, TO5 - Nichelino;
VC - Vercelli;
VCO – Domodossola, VCO – Verbania.
FASCIA DI RISCHIO 2
Nel resto del territorio piemontese, alla luce della situazione di eccezionale peggioramento dimostrata dai numeri dei contagi in forte crescita e da una capillare presenza della variante inglese (che ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione), a partire da lunedì 8 marzo l’attività didattica proseguirà in presenza per nidi, micronidi, materne, elementari e prima media, mentre dalla seconda media in su - incluse scuole superiori e atenei universitari - le lezioni si svolgeranno in dad al 100% (sempre ad eccezione dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori).
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm