Molti Paesi in Europa hanno abolito il passaggio e presto lo potrebbe fare anche l'Italia
TORINO - Orologio alla mano anche per i torinesi. Questa notte alle 2 in punto le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti per il passaggio dall’ora solare a quella legale. Un rito che si ripete due volte all’anno, in autunno e in primavera, al quale, però, molti Paesi europei, soprattutto del Nord, si stanno ribellando. Secondo diverse analisi, infatti, il cambio dell’ora produrrebbe sulle persone disagi psicofisici non indifferenti ed è per questa ragione che si sta ragionando affinché si arrivi presto all’abolizione di questi due passaggi. In sostanza al Nord rimarrebbe l’ora solare, il Sud Europa, invece, si assesterebbe su quella legale. Nel 2018 il Parlamento Europeo ha cancellato l’obbligo del cambio dell’ora ma tutti auspicano che si raggiunga presto un accordo comune definitivo. Tanto per fare un po’ di storia, in Italia l’ora legale (istituita per sfruttare maggiormente la luce naturale e quindi a favore di un risparmio energetico) è entrata in vigore nel 1966 e la prima volta fu sperimentata nel 1916. Fra le curiosità, il primo a parlare di ora legale fu Benjamin Fanklin nel 1784.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm